isis baghdadi al afri

CAMBIO DI VERTICE ALL’ISIS? SECONDO IL “GUARDIAN”, AL BAGHDADI È PARALIZZATO PER UNA FERITA ALLA SPINA DORSALE - IL NUOVO LEADER POTREBBE ESSERE ABU ALAA AL AFRI, UN TURKMENO EX QAEDISTA CHE HA COMBATTUTO IN AFGHANISTAN

Guido Olimpio per il “Corriere della Sera”

 

Abu Alaa al Afri Abu Alaa al Afri

Ma davvero il Califfo è in gravi condizioni e semiparalizzato? Il quotidiano britannico The Guardian ne è convinto ed ha aggiunto dettagli sul ferimento del leader durante un raid della coalizione il 18 marzo. Nella ricostruzione del giornale il capo dell’Isis è stato colpito mentre si trovava su un convoglio nella regione di Al Baaji, ad ovest di Mosul, in Iraq. Un corteo di veicoli sarebbe stato centrato da missili lanciati da caccia alleati.

 

Un evento che però il Pentagono non ha confermato, forse perché non in possesso di elementi precisi e certi. Subito dopo l’attacco, Abu Bakr al Baghdadi è stato trasferito dai suoi uomini in un rifugio dove è stato in seguito curato da un paio di medici fatti arrivare da Mosul. Sembra che il Califfo abbia subito danni irreparabili alla spina dorsale, che hanno costretto il movimento a designare un nuovo leader: Abu Alaa al Afri, mentre arriva la notizia che l’Isis avrebbe ucciso almeno 300 prigionieri yazidi (600 secondo fonti curde).

Abu Alaa al AfriAbu Alaa al Afri

 

Al Afri è un personaggio che è «nato» qaedista, ha combattuto in Afghanistan ed ha fatto parte del Consiglio dei mujaheddin, una delle formazioni più agguerrite contro la presenza Usa. Di origini turkmene, ex insegnante, Al Afri — come Al Baghdadi — è stato catturato e detenuto in un campo di prigionia gestito da iracheni e statunitensi.

 

Tornato libero, è rientrato nei ranghi conquistando una posizione di rilievo. Lo definiscono un bravo oratore ma anche un militante dalle grandi doti tattiche, un uomo in grado di gestire situazioni difficili. Il suo nome era emerso anche dopo l’uccisione dei due precedenti capi dello Stato islamico, nel 2010. In seguito all’eliminazione di Abu Omar al Baghdadi e Al Masri, era stato indicato da Osama come possibile nuovo responsabile del movimento.

 

abu bakr al baghdadiabu bakr al baghdadi

Carismatico e grande organizzatore, Al Afri è considerato da molti esperti come il vero gestore dell’Isis mentre Abu Bakr al Baghdadi avrebbe assunto più che altro un ruolo di guida spirituale. Fonti irachene sostengono anche che il nuovo (presunto) leader vedrebbe con favore una riconciliazione con i qaedisti siriani di Al Nusra, così come una revisione della catena di comando, dividendo le cariche in modo più equo tra combattenti stranieri e locali.

 

Proprio la storia dello Stato islamico insegna che la decapitazione del gruppo incide solo in parte. Gli Usa e gli iracheni hanno ucciso uno dopo l’altro i dirigenti che hanno preso il posto di Al Zarkawi, ma la fazione ha tenuto ed è rinata. Per due ragioni: l’ideologia è più forte del singolo; la persecuzione dei sunniti non è mai finita e dunque c’è sempre la spinta ad appoggiare chi li difende con le armi. 

Abu Bakr al Baghdadi (2)Abu Bakr al Baghdadi (2)Abu Bakr al BaghdadiAbu Bakr al Baghdadi

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?