botti

A CAPODANNO NON FAMO ER BOTTO – STORIA E INUTILITÀ DI QUESTA TRADIZIONE DI FINE ANNO: CHI RICORRE AI FUOCHI DI FINE ANNO LO FA PER ESORCIZZARE LE PROPRIE PAURE. GLI ANTICHI LI USAVANO PER CONTRASTARE DEMONI E SPIRITI MALIGNI – OGGI, DICONO GLI ESPERTI, IN UNA SOLA NOTTE, I BOTTI ESPLOSI TRA POSILLIPO E CAPO DI SORRENTO RILASCIANO UNA QUANTITÀ DI DIOSSINA PARI A QUELLA PRODOTTA IN UN ANNO DA 120 INCENERITORI….

Marco Demarco per "Corriere della Sera"

botti vietati

 

I botti di Capodanno sono, per dirla con Elena Ferrante, una rovinosa «smarginatura». Un fenomeno da riportare nei margini. Materia per una spending review degli usi e dei costumi.

 

Guardiamo i fatti. Dovrebbero segnare il passaggio da un «prima» opaco a un «dopo» luminoso. Invece, proprio perché spostano tutto sulle aspettative piuttosto che sull' agire, il più delle volte accompagnano un trapasso illusorio, se non addirittura tragico.

È ciò che avviene nei capitoli centrali de L' amica geniale o nella fiction di Saverio Costanzo (andate a rivedere quelle scene su Rai play, sono di assoluta attualità simbolica).

 

BOTTI VIETATI 1

Il 31 dicembre del 1958, dunque, mentre i Carracci e i Solara si affrontavano a colpi di razzi e tric trac, «in mezzo ad esplosioni violentissime, nel gelo, tra fiumi che bruciavano le narici e l' odore violento dello zolfo», Lila avvertì che ogni margine di umanità stava cedendo, e che anche i suoi «diventavano sempre più molli e cedevoli». I Solara erano passati dalle botte a muro alle pistole.

 

Da espressione di gioia, e poi di potere, cioè di sfida, i petardi erano diventati preludio di violenza. Una metafora neanche tanto esagerata, se su Facebook, nella stessa Napoli, ma sessant' anni dopo, finisce una foto con una lei in minigonna di latex e pistola in pugno, stile Gomorra, e un lui sul balcone a brindare.

BOTTI VIETATI 4

 

Ambientalisti, animalisti, buonsensisti. Tutti dovremmo lasciare i botti illegali sulle bancarelle fuorilegge e moderare l' uso di quelli consentiti. Invece, dicono gli esperti, in una sola notte, i botti esplosi tra Posillipo e Capo di Sorrento rilasciano una quantità di diossina pari a quella prodotta in un anno da 120 inceneritori. Ma anche a Londra, nel 2000, i fuochi per le celebrazioni del millennio immisero nell' aria più veleni di quanti, in un secolo, ne avrebbe potuto produrre un ipotetico inceneritore europeo.

 

Ogni anno, poi, spaventati dal rumore che avvertono più degli umani, muoiono almeno 5.000 animali, e di questi, specifica il Wwf, circa l' 80% sono selvatici, soprattutto uccelli. Il che vuol dire che per il resto nel conto ci sono anche i nostri Trilli e Briciola. Tra gli umani, le cose vanno meglio.

 

BOTTI VIETATI 5

Ma non bene. Dal 2013 non si contano più morti, ma aumentano i feriti, e cresce il numero dei bambini coinvolti. A Milano, Brescia, Torino, Bolzano: gli ospedali vanno in tilt ovunque. E cioè avviene nonostante divieti e ordinanze. Del resto, può la sola legge frenare chi usa i petardi proprio per «smarginarla»?

 

Ovunque chi ricorre ai fuochi di fine anno lo fa per esorcizzare le proprie paure. Gli antichi li usavano per contrastare demoni e spiriti maligni. E i Romani legarono i rituali d' inizio del nuovo anno al dio Giano, in latino Ianus , da cui deriva il nome di gennaio, il primo dei mesi. Ma a Napoli c' è forse un di più.

 

BOTTI VIETATI

Quell' attaccamento all' ispirazione panica della natura che qui Ungaretti nota durante un suo viaggio nel Mezzogiorno sembra una costante nel tempo. Resta anche quando lo stesso popolo diventa prima democristiano e poi «di sinistra».

 

E nulla si è fatto per modificare le cose. Lo notò per primo Edmondo Berselli. Com' è - si chiese al tempo di Bassolino - che dal considerare le lacrime delle Madonne episodi di bigotteria a favore della Dc, nella campagna elettorale del 1948, si passò al San Gennaro «santo sociale», simulacro del Sud caldo, profondo e progressista? Non aveva letto Fabrizia Ramondino. Può succedere, spiegò, perché a Napoli le bombe alleate o nazifasciste venivano dal cielo e contro di esse ci si rifugiava sotto terra; mentre le scosse del terremoto venivano da sottoterra e ci si rifugiava all' aria aperta.

BOTTI VIETATI 2

 

Tradita dal cielo e dalla terra, la città ha continuato a invocare i miracoli contro la sorte, e a praticare i suoi esorcismi. In fondo, la città tradita non ha fatto altro che ispirarsi a uno dei personaggi di Voci di dentro di Eduardo. Nonostante non sia muto, infatti, zi' Nicola decide di non parlare più, perché ritiene che l' umanità abbia perduto ogni ritegno. Solo ogni tanto «parla» sparando tric trac. Ma perché i napoletani continuano a sparare?

 

BOTTI VIETATI 6

Per «fare i napoletani», direbbe La Capria. Per compiacersi e compiacere. O, forse, per rimuovere con la potenza dei fuochi quel senso di impotenza che viene quanto guardi la città. Ancora così bella, ma ancora così imperfetta.

Ultimi Dagoreport

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA? 

vincent bollore john elkann andrea pignataro

CHE NELLA TESTA DI JOHN ELKANN FRULLI L’IDEA DI VENDERE “LA REPUBBLICA”, NON È UN MISTERO. GIÀ UN ANNO FA SI SPETTEGOLÒ DI TRATTATIVE A TORINO CON UNA CORDATA DI IMPRENDITORI E BANCHE MILANESI - ELKANN, COSÌ CHIC E COSÌ SNOB, AVREBBE GRADITO LA PRESENZA NELLA CORDATA DI UN NOME INTERNAZIONALE. ED ECCO SPUNTARE L’IMPOSSIBILE: VINCENT BOLLORÉ, PATRON DI VIVENDI E DELLA DESTRA OLTRANZISTA FRANCESE – L’ULTIMA INDISCREZIONE ACCREDITA UNA VOGLIA DI CARTA AL BOLOGNESE ANDREA PIGNATARO, SECONDO MILIARDARIO D’ITALIA - VERO, FALSO, INVEROSIMILE? QUELLO CHE È CERTO È CHE LA CRISI MONDIALE DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA STA DIVENTANDO UN ‘’DRAMMA ECONOMICO’’, CON MINACCIA DI CHIUDERE LE FABBRICHE STELLANTIS, E LA LINEA ANTI-GOVERNATIVA DI “REPUBBLICA” È UNA FONTE DI GUAI, NON ESSENDO PER NULLA GRADITA (EUFEMISMO) DAI “VENDI-CATTIVI” DELLA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI….

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...