CHI STUDIA PREOCCUPA – PARTE SUL WEB LA CROCIATA CONTRO I COMPITI A CASA: “SONO INUTILI E DANNOSI, I BAMBINI DEVONO GIOCARE” - TRA I DOCENTI C’È CHI METTE IN GUARDIA: “FATICARE E APPLICARSI È UN BUON ALLENAMENTO”

Laura Montanari per “la Repubblica

 

Monica lo ha annunciato su Facebook che intende scrivere una lettera alle insegnanti. Comincerà così: «Care maestre con la presente vi informo che non acquisterò il libro delle vacanze a mia figlia». Simone, ha postato su «Basta compiti» — il social gruppo ha raccolto oltre 4.500 iscritti — la foto della giustificazione che ha scritto sul diario di suo figlio: «Filippo non ha potuto finire i compiti in quanto impegnato in attività bambinesche».

TELEFONINI A SCUOLATELEFONINI A SCUOLA

 

Sta per arrivare al capolinea l’anno scolastico e sul web cresce un movimento che chiede al ministero e agli insegnanti di non dare compiti delle vacanze agli studenti. Su www.change.org c’è una petizione che conta 4.300 firme: genitori, maestri, pedagogisti, associazioni e pure dirigenti scolastici.

 

Invocano lo stop ai compiti nella scuola dell’obbligo per le seguenti ragioni: «sono inutili: le nozioni ingurgitate attraverso lo studio domestico per essere rigettate a comando (interrogazioni, verifiche...) hanno durata brevissima e non lasciano il segno».

 

SCIOPERO SCUOLASCIOPERO SCUOLA

A seguire: «sono dannosi perché procurano disagi, sofferenze soprattutto agli studenti già in difficoltà, suscitando odio per la scuola e repulsione per la cultura». Ancora: «costringono i genitori a sostituire i docenti», «vengono dati persino a chi fa il tempo pieno» denunciano. Il tema non è nuovo, se ne discuteva già negli anni Novanta, ogni tanto riaffiora, ma questa volta sembra avere una maggiore risonanza e trova adesioni anche nelle superiori dove secondo l’Ocse i quindicenni italiani passano una media di 9 ore la settimana contro le 4,6 della media europea. In Parlamento contro i compiti è stata anche presentata un’interrogazione al ministro Giannini.

 

COMPITI A CASACOMPITI A CASA

Tutto è ricominciato da una lettera aperta e da libro pubblicato qualche anno fa da Maurizio Parodi, dirigente scolastico genovese distaccato al Coordinamento Genitori Democratici (di ispirazione rodariana), titolo: «Basta compiti a casa non è così che si impara» (edizioni Sonda). Da lì è nato a ottobre un gruppo su Facebook, poi la petizione e un blog che è una miniera di documenti (bastacompiti.wordpress.com). «Abbiamo anche un gruppo chiuso su Facebook dove un’ottantina di insegnanti che già hanno rinunciato a sommergere i loro studenti di compiti, si confrontano» spiega Parodi.

 

«Sono contrario ai compiti, siano essi durante l’anno o nelle vacanze — interviene Francesco Tonucci dell’istituto di scienze e tecnologie della cognizione del Cnr — non rafforzano l’apprendimento e aumentano il divario fra gli studenti che vanno bene a scuola e a casa possono contare su una famiglia che li segue negli esercizi e quelli che invece vanno male e a casa sono lasciati soli. I bambini hanno bisogno di fare esperienze, non di stare su fogli e libri per interi pomeriggi, né di seguire corsi su corsi, dall’inglese alla danza dallo sport alla musica o di stare davanti allo schermo di un videogioco...».

COMPITI A CASACOMPITI A CASA

 

Finisce che non hanno niente da raccontare e «la loro infanzia si impoverisce ». C’è dell’altro: i nemici dei compiti fanno notare che «la Carta internazionale dei diritti dell’infanzia, riconosce al fanciullo il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età…». Un maestro della provincia di Varese, Walter Brandani, propone «il libro bianco delle vacanze» un insieme di fogli dove gli insegnanti possono dare suggerimenti agli alunni del tipo: «Incollate qui il colore del mare, descrivete l’emozione di una gita in montagna».

 

COMPITI A CASACOMPITI A CASA

Visionari? Rivoluzionari? Per ora restano una nicchia, la maggioranza della scuola italiana continua a sostenere l’utilità dei compiti: «Consolidano le conoscenze — spiega Giorgio Ragazzini ex dirigente scolastico e animatore di un blog sui problemi della scuola (Gruppo di Firenze) — mantengono in esercizio e non fanno perdere l’abitudine alla disciplina, sono un buon allenamento per concentrarsi. Chi li contesta pensa che i ragazzi siano incapaci di faticare, di applicarsi. Ma nel crescere queste cose saranno invece utili. Naturalmente con equilibrio».

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin giorgia meloni

DAGOREPORT - IL VERTICE DELLA CASA BIANCA È STATO IL PIÙ  SURREALE E “MALATO” DELLA STORIA POLITICA INTERNAZIONALE, CON I LEADER EUROPEI E ZELENSKY IN GINOCCHIO DA TRUMP PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L’UCRAINA – LA REGIA TRUMPIANA: MELONI ALLA SINISTRA DEL "PADRINO", NEL RUOLO DI “PON-PON GIRL”, E MACRON, NEMICO NUMERO UNO, A DESTRA. MERZ, STARMER E URSULA, SBATTUTI AI MARGINI – IL COLMO?QUANDO TRUMP È SCOMPARSO PER 40-MINUTI-40 PER “AGGIORNARE” PUTIN ED È TORNATO RIMANGIANDOSI IL CESSATE IL FUOCO (MEJO LA TRATTATIVA PER LA PACE, COSÌ I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE E AVANZARE) – QUANDO MERZ HA PROVATO A INSISTERE SULLA TREGUA, CI HA PENSATO LA TRUMPISTA DELLA GARBATELLA A “COMMENTARE” CON OCCHI SPACCANTI E ROTEANTI: MA COME SI PERMETTE ST'IMBECILLE DI CONTRADDIRE "THE GREAT DONALD"? - CILIEGINA SULLA TORTA MARCIA DELLA CASA BIANCA: È STATA PROPRIO LA TRUMPETTA, CHE SE NE FOTTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, A SUGGERIRE ALL'IDIOTA IN CHIEF DI EVITARE LE DOMANDE DEI GIORNALISTI... - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

TRA FRANCO E FRANCO(FORTE), C'E' DI MEZZO MPS - SECONDO "LA STAMPA", SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI PESA L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - CERTO, PUR AVENDO IL 30% DI MEDIOBANCA, I DUE IMPRENDITORI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE PERCHÉ NON HANNO REQUISITI DETTATI DALLA BCE (UNO FA OCCHIALI, L'ALTRO CEMENTO) - "LA STAMPA"  DIMENTICA, AHINOI!, LA PRESENZA DELLA BANCA SENESE, CHE I REQUISITI BCE LI HA TUTTI (E IL CEO DI MPS, LOVAGLIO, E' NELLE MANI DELLA COMPAGNIA CALTA-MELONI) - COSA SUCCEDERÀ IN CASO DI CONQUISTA DI MEDIOBANCA E DI GENERALI? LOR SIGNORI INDICHERANNO A LOVAGLIO DI NOMINARE SUBITO IL SOSTITUTO DI NAGEL (FABRIZIO PALERMO?), MENTRE TERRANNO DONNET FINO ALL'ASSEMBLEA DI GENERALI...

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?