CI VOLEVA IL MONOPOLIO DEI TRAGHETTI PER RIANIMARE I VOLI AEREI PER LA SARDEGNA - ORA LA NAVE COSTA IL DOPPIO DELL’AEREO E CON LE TARIFFE IMPOSTE DA “MOBY”, IN QUATTRO ANNI, IL NUMERO DEI PASSEGGERI È CROLLATO DEL 40%

La ex compagnia pubblica Tirrenia è stata divorata dalla balena blu di Moby e l’armatore napoletano Vincenzo Onorato gestisce autonomamente tutte le rotte. Senza gli equilibri tipici di un mercato in concorrenza, potrà stabilire le tariffe e gli sconti - Salvo che l’Antitrust non fermi l’acquisizione della Tirrenia (operazione da 100 milioni di euro)…

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VINCENZO ONORATO VINCENZO ONORATO

Nicola Pinna per “la Stampa”

 

Le poltroncine degli aerei non bastano più. E sulle navi dirette in Sardegna il numero dei passeggeri è crollato del 40%: 2 milioni e 300mila viaggiatori in meno nel giro di 4 anni. Le ragioni? L’aumento delle tariffe praticate dagli armatori: su questo sono tutti d’accordo. Sugli scenari futuri possono fare previsioni gli esperti di economia, ma nel frattempo il traffico marittimo per l’isola è nelle mani di una sola persona.

 

TRAGHETTI MOBY TRAGHETTI MOBY

La ex compagnia pubblica Tirrenia è stata divorata dalla balena blu di Moby e l’armatore napoletano Vincenzo Onorato gestisce autonomamente tutte le rotte. Senza gli equilibri tipici di un mercato in concorrenza, potrà stabilire le tariffe e gli sconti. Salvo che l’Antitrust non sia d’accordo con le preoccupazioni della Regione Sardegna e che non fermi l’acquisizione della Tirrenia (operazione da 100 milioni di euro) da parte del suo principale concorrente.

 

L’amministratore della nuova Tirrenia, quella nata tre giorni fa in uno studio notarile di Milano, si chiama Massimo Mura. Sostituisce Ettore Morace, è uomo di fiducia di Onorato e fino a pochi giorni fa si occupava degli affari di Moby al porto di Olbia. Dopo la polemica sul monopolio dei mari e l’aumento (ulteriore?) dei prezzi si limita a dare una stringatissima rassicurazione, già smentita dal listino on line: «Le tariffe Tirrenia passeggeri resteranno immutate: non hanno subito e non subiranno aumenti».

TIRRENIA NAVIGAZIONE jpeg TIRRENIA NAVIGAZIONE jpeg

 

Ad approfittare del caro traghetti sono state subito le compagnie aeree. Prima di tutto quelle low cost, ma anche Meridiana e Alitalia che gestiscono le rotte in continuità territoriale. Durante l’estate il numero dei collegamenti si moltiplica e quest’anno i due vettori italiani hanno scelto di dirottare verso la Sardegna un numero ancora maggiore di aerei. Da giugno a settembre in cabina ci saranno quasi 200mila posti in più. Solo Alitalia e Meridiana trasporteranno un milione di persone nei tre aeroporti sardi.

 

Per spendere poco scegliendo le low cost tutti sanno quali sono le condizioni: prenotare con largo anticipo e ridurre al minimo il bagaglio. Ma rispetto ai prezzi delle navi, anche con le altre compagnie aeree è possibile risparmiare parecchio.

NAVE CAREMAR jpeg NAVE CAREMAR jpeg

 

E se il viaggio in traghetto da Genova a Porto Torres arriva a 1360 euro, un volo Alitalia Roma-Alghero (stesso periodo) costa la metà. «L’incremento del traffico aereo negli ultimi mesi è davvero considerevole e per questo è stato necessario richiedere alle compagnie di mettere a disposizione più biglietti», spiega l’assessore regionale ai Trasporti, Massimo Deiana.

 

Un’altra immagine che riflette le conseguenze del caro traghetti è quella che viene fuori dagli affari di chi affitta le auto. Per assicurarsi un’utilitaria dopo l’arrivo in Sardegna è necessario prenotare con larghissimo anticipo. «Il caro-traghetti ci ha avvantaggiato ma paradossalmente la cosa mi preoccupa, perché il fenomeno danneggia il mercato turistico– commenta Guglielmo Coronas, titolare di un autonoleggio all’aeroporto di Olbia – Stamattina un turista mi ha raccontato che per portare in Sardegna la sua auto avrebbe dovuto sborsare 1800 euro. Tra biglietto aereo e auto a noleggio per 15 giorni ha speso la metà».

 

 

 

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