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Se avete desideri di nicchia, può essere complicato trovare un buon porno che li realizzi. Gli entusiasti del “vanilla sex”, sesso blando, hanno un mondo di scopate da consultare su internet, ma gli utenti con richieste insolite si rivolgono più che altro a degli specialisti: le cam girls e i cam boys.
Lavorano da casa e si esibiscono in spettacoli privati. Uno show tipico include lo spogliarello e la masturbazione, come una video-conferenza ma con il vibratore invece del
“powerpoint”. Per qualche soldo in più l’esperienza diventa uno a uno, e le richieste si fanno più strane.
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Christy Berrie racconta di un cliente che voleva di più di una normale dominazione: «Voleva che umiliassi il suo piccolo pene in diretta, davanti a 100 persone. Un altro mi ha chiesto di mettere la bocca in primo piano e di sorridere, perché lo eccitavano i miei grossi denti». A Tansy Blue è successo qualcosa di ancor più bizzarro: «Un ragazzo mi ha chiesto di fare una sessione esterna con la mia macchina. La telecamera doveva essere puntata sui peli delle mie ascelle e io dovevo provare ad accendere la macchina senza riuscirci. La sessione finiva con me che facevo partire la macchina».
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Miss Mog lavora come modella fetish: «Ho un cliente che paga per parlare sempre della stessa cosa, cioè di quanto vorrebbe comprare un mio vecchio abito in PVC da aggiungere alla sua collezione. La conversazione finisce qui. Un altro voleva indossare un enorme paio di mutandoni della nonna e riempirlo con vari tipi di cibo. Io dovevo istruirlo su come usare ketchup, crema pasticciera e il resto. Per il finale gli ho chiesto di infilarsi una banana nel culo e lui l’ha prima sbucciata. Un casino, ma tante risate».
Gli slip sono spesso protagonisti. Una cam girl che vuole restare anonima racconta: «Un cliente mi ha chiesto di mettere un paio di mutandine molto elastiche che potessi tirare su fino alle spalle o alla testa. Lo avrei fatto ma non ne ho trovate di abbastanza resistenti. Per un altro mi sono rifiutata di fare nuvole con borotalco in polvere. Voleva masturbarsi mentre ero imbiancata, ma avrei tossito tutto il tempo e avrei dovuto passare la giornata a passare l’aspirapolvere».
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E, a proposito di aspirapolvere, Sageness ha un cliente proprio fissato: «Paga per una sessione privata in cui io indosso jeans e mi passo un miniaspirapolvere sulla fica. Oppure mi chiede di andare a un autolavaggio e di riprendermi mentre sto seduta in macchina e me lo passo sull’inforcatura». E’ la più pulita della fantasie fetish, ma la più sporca? C’è da sbizzarrirsi: «Ho un cliente che ama urinarsi e defecarsi addosso. Gli devo imporre di farlo e poi di chiamare l’uomo della pizza a domicilio. Deve temere che lo trovi in quella condizione». C’è poi il cliente che ha chiesto alla ragazza di massaggiarsi i capelli con una mistura di pesce marcio e vernice.
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Nimue Allen, che gestisce anche un sito BDSM, ha clienti piuttosto esigenti: «Un ragazzo voleva fingere che fossi una gigantessa pronta a mangiarlo. Gli ho detto quanto fosse minuscolo e insignificante e che lo avrei consumato in un sol boccone, ma lui era più eccitato dal fatto che mangiassi la telecamera e facessi rumori di masticazione. Un altro voleva che cantassi in playback e mi ha mandato il link di un’opera su “You Tube”. La musica si ripeteva, si rallentava sempre di più e la mia voce pure. Lo eccitava il contrasto fra una bella donna e una voce bassa».
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Infine c’è la storia di The Phone Tart”, alla quale un ventenne supplicò di dire: “Yabba dabba doo, scopami i piedi!”. La richiesta poi è cresciuta, con versi di scimmia e voci di altri cartoni animati. Le è stato anche chiesto di ricreare una cerimonia di nozze con un uomo che indossava i tacchi alti di sua madre. Insomma si scopre che per fare “camming” bisogna essere davvero creativi e pronti all’improvvisazione.
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