romeo lotti renzi

1. COSA ASPETTA IL MINISTRO E BRACCIO ESECUTIVO DI RENZI, LUCA LOTTI, A DIMETTERSI? 2. IL CONSIGLIERE ECONOMICO DI PALAZZO CHIGI, FILIPPO VANNONI, AI PM HA DETTO: “FU LUCA LOTTI A DIRMI CHE C'ERA UNA INDAGINE SU CONSIP, DICENDOMI DI STARE ATTENTO; RICORDO CHE IL PRESIDENTE RENZI MI DICEVA DI "STARE ATTENTO" A CONSIP”. QUINDI ANCHE MATTEO SAPEVA?

Renato Mongillo - Carlo Russo e Raffaele ManziRenato Mongillo - Carlo Russo e Raffaele Manzi

Fiorenza Sarzanini e Giovanni Bianconi per il “Corriere della Sera”

 

I buoni uffici del «faccendiere» Carlo Russo dovevano servire, nelle intenzioni di Alfredo Romeo, per arrivare a Tiziano Renzi e oltre. Fino al cuore del potere politico dal quale cercava appoggi: l'allora sottosegretario alla presidenza del Consiglio Luca Lotti. Pure attraverso di lui - stando alle intercettazioni delle sue «fluviali conversazioni» - l'imprenditore partenopeo intendeva condizionare l' amministratore delegato di Consip Luigi Marroni; perché lo stesso Russo gli aveva fatto intendere che le possibilità di ottenere l' appalto pubblico tanto agognato passava da lì.

 

LA STRATEGIA

INCHIESTA CONSIP - I PIZZINI DI ALFREDO ROMEOINCHIESTA CONSIP - I PIZZINI DI ALFREDO ROMEO

Il 7 settembre scorso, nell'ufficio romano di Romeo, i due parlano della necessità di organizzare un incontro con Marroni. «Dobbiamo blindarlo per bene... - dice Russo - Non è stato abbastanza bravo da controllare... però vedrà che insomma... sistemiamo». Quindi tornano a parlare della necessità di incontrare Marroni. «Lo vediamo insieme», propone Russo, che aggiunge: «Il triangolo è quello, insomma».

 

Secondo i carabinieri del Noe che hanno ascoltato il dialogo e riferito ai magistrati, «il triangolo a cui fa riferimento il Russo fa capo a Tiziano Renzi, Luigi Marroni e al sottosegretario Luca Lotti, storico braccio destro di Matteo Renzi». Romeo domanda: «Il triangolo è quello quindi che ci ha creato problemi a noi?», ma Russo lo rassicura: «Assolutamente no....».

tiziano renzi luca lottitiziano renzi luca lotti

 

Dai discorsi registrati risulta che più volte Romeo ha sollecitato un incontro con Lotti, ma non c'è riscontro che sia avvenuto. A parte l'invito prospettato a Russo nel suo ristorante napoletano, illustrando all'ex deputato Italo Bocchino la strategia per la gestione del rapporto con Tiziano Renzi e Russo, l'imprenditore dice: «A tutela di tutti e due ... soprattutto sua... facciamo in questo modo... affronta una volta al mese... un caffè, faccio la mia parte poi lei mi aiuti e non si preoccupi.... due sono le cose dobbiamo fare: di relazioni ...un caffè con lui e uno con Lotti a casa sua... (frase bisbigliata), tra .... il primo mese, e poi andiamo avanti».

 

VANNONI AMMONITO

Alfredo Romeo esce dal carcereAlfredo Romeo esce dal carcere

Nell'indagine della Procura di Roma, comunque, Lotti non ha al momento alcun ruolo nel presunto traffico di influenze illecite contestato a Renzi sr e Carlo Russo in favore di Romeo. L'ex sottosegretario oggi ministro dello Sport è invece indagato per la fuga di notizie che mise in allarme in vertici della Consip, e che secondo i carabinieri arrivò fino a Matteo Renzi, poiché se ne parlava «nelle stanze della presidenza del Consiglio dei ministri frequentate da Lotti, quasi alla stregua di chiacchiere da bar».

 

INCHIESTA CONSIP - I PIZZINI DI ALFREDO ROMEOINCHIESTA CONSIP - I PIZZINI DI ALFREDO ROMEO

Luigi Marroni, interrogato dai pm napoletani prima che l'inchiesta venisse trasferita nella Capitale, ha riferito che l'allora consigliere economico di Palazzo Chigi Filippo Vannoni lo avvertì che aveva il telefono sotto controllo. Sentito a sua volta dagli inquirenti, Vannoni con un po' di fatica ha fatto il nome di Lotti. Prima ha detto di avere ricordi vaghi, e di rammentare solo che Lotti lo aveva informato «che c'era un' indagine dell'autorità giudiziaria su Consip».

Ammonito due volte sull'obbligo di dire la verità per non rischiare l'accusa di false dichiarazioni al pm, ha ammesso: «Effettivamente fu Luca Lotti a dirmi che c'era una indagine su Consip, dicendomi di stare attento; ricordo che il presidente Renzi mi diceva solo di "stare attento" a Consip».

CARLO RUSSOCARLO RUSSO

 

Questa ricostruzione è già stata smentita da Lotti, che appena saputo dell' indagine a suo carico s' è precipitato dai pm di Roma (ai quali i napoletani avevano appena trasmesso il fascicolo) per smentire tutto e sostenere che lo stesso Vannoni lo avvertì, subito dopo la sua testimonianza, di aver fatto il suo nome: «Ha ammesso di aver mentito e quando ho chiesto il perché si è scusato in modo imbarazzato, ottenendo una mia reazione stizzita».

 

GLI SMS A TIZIANO

TIZIANO RENZITIZIANO RENZI

L'indagine sulla fuga di notizie prosegue, in parallelo a quella sul traffico di influenze dove hanno rilievo i rapporti tra gli altri due vertici del triangolo citato da Russo: Marroni e Tiziano Renzi. Testimoniati, fra l'altro, dal messaggio telefonico che l'amministratore di Consip inviò al padre dell'ex premier il 30 luglio scorso, quando si seppe della suo proscioglimento dall'accusa di bancarotta: «Caro Tiziano sono proprio contento per te (e per tutti) d' Elba (presumibilmente voleva scrivere "della", ndr ) conclusione!! Un abbraccio Luigi». E Tiziano Renzi rispose: «Grazie davvero».

 

CARLO RUSSOCARLO RUSSO

Per il proscioglimento dell'amico esulta via Facebook anche Russo, che il 3 agosto ne parla con Romeo: «Ha visto ora abbiamo avuto anche la bella notizia del.... son cadute tutte le accuse». L'imprenditore si congratula e domanda se «possiamo fare qualcosa di utile...», offrendogli ospitalità in un albergo di Ischia di alcuni parenti: «Se deve fare le vacanze che ne so...»; e di fronte alle titubanze di Russo spiega che non sarebbe lui a comparire come titolare dell' hotel: «I miei cugini sono una cosa...diversa da me».

 

2 - "TIZIANO L' HO INCONTRATO". ROMEO, 2 PIZZINI SUI SOLDI

Estratto dell’articolo di Marco Lillo per il “Fatto quotidiano”

 

TIZIANO E MATTEO RENZITIZIANO E MATTEO RENZI

[…] Il Noe scrive che Romeo mentre è intercettato dice chiaramente che ha incontrato Tiziano Renzi, padre dell' ex premier. La conversazione è del 6 dicembre 2016 e l'incontro - se esiste - non si sa quando sia avvenuto. Romeo ne parla con un amico il giorno dopo la perquisizione nei suoi uffici.

La Procura di Napoli con mossa astuta consegna a Romeo un decreto nel quale c'è scritto che lo ha intercettato con un virus spia fino a febbraio e intanto lo ascolta con la microspia in ufficio.

 

Il 6 dicembre in via della Pallacorda va in scena esattamente il film ipotizzato dai pm Henry John Woodcock e Celeste Carrano che ascoltano quanto segue: "Romeo cerca di ricostruire i giorni in cui sono stati intercettati e di ricordare di cosa abbiano discusso". Poi Romeo afferma "Renzi l' ultima volta che l'ho incontrato".

 

ALFREDO ROMEO ALFREDO ROMEO

Secondo il NOE "questa frase assume straordinario valore e consente di inchiodare alle sue responsabilità Tiziano Renzi in quanto dimostra che effettivamente Romeo e Renzi si siano incontrati". Inchiodare forse è un po' troppo ma è effettivamente un elemento importante. Renzi è Tiziano perché "Romeo ha sempre cercato di conoscere Matteo senza però riuscirvi".

 

Alfredo Mazzei, esponente del Pd di Napoli, amico di Romeo, uomo che teneva per lui i rapporti con il mondo renziano, fornisce una possibile conferma: "Romeo mi raccontò che Russo aveva organizzato un pranzo o una cena in un ristorante di Roma a cui, oltre che allo stesso Russo, vi era il Tiziano Renzi. Romeo mi disse che era rimasto colpito da quell' incontro per la spregiudicatezza dei suoi interlocutori e per i temi e i toni utilizzati e dalle modalità dell' incontro in quanto era avvenuto in un ristorante e Romeo era entrato da una porta di servizio portato, credo, da Carlo Russo". […]

 

Ultimi Dagoreport

urbano cairo sigfrido ranucci la7 fiorenza sarzanini

DAGOREPORT - SIETE PRONTI? VIA! È PARTITA LA GRANDE CAMPAGNA ACQUISTI (A SINISTRA!) DI URBANO CAIRO - IL COLPACCIO SU CUI LAVORA URBANETTO: PORTARE A LA7 SIGFRIDO RANUCCI E L’INTERA SQUADRA DI “REPORT”, A CUI TELE-MELONI STA RENDENDO LA VITA IMPOSSIBILE - IL PROGETTO È GIÀ PRONTO: PRIMA SERATA DI LUNEDI', SECONDE SERATE CON "REPORT-LAB", COINVOLGENDO SITO, SOCIAL E L'EDITRICE SOLFERINO - MA NON FINISCE QUI: CAIRO VUOLE RIPOSIZIONARE IL “CORRIERE DELLA SERA”: ESSERE LA GAZZETTA DI FAZZOLARI NON PORTA ALL'EDICOLA NUOVI LETTORI, CHE PREFERISCONO L'ORIGINALE: "IL GIORNALE", "LIBERO", "LA VERITA'": MEGLIO RITORNARE AL CENTRO-SINISTRA. IN ARRIVO GIOVANI GIORNALISTI BEN DISTANTI DAL MELONISMO...

mara venier gabriele corsi

PERCHÉ GABRIELE CORSI HA MOLLATO “DOMENICA IN”? LA SUA PRESENZA AL FIANCO DI MARA VENIER ERA STATA FRETTOLOSAMENTE ANNUNCIATA DA ANGELO MELLONE, DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI RAI. E INVECE, SOLO DUE GIORNI FA, CORSI HA ANNUNCIATO DI ESSERSI TIRATO INDIETRO - COSA È SUCCESSO? LA RAI AVEVA TENTATO DI COMMISSARIARE LA "ZIA MARA", PIAZZANDOLE ACCANTO I "BADANTI" NEK E CORSI. MA L'ARZILLA 74ENNE, FORTE DI BUONI ASCOLTI, HA FATTO TERRA BRUCIATA AI SUOI DUE "VALLETTI", USANDO L’ARMA DA FINE DEL MONDO: “SE IO MOLLO AD AGOSTO CHI CI METTETE?". E COSÌ, UNA VOLTA VISTO IL SUO SPAZIO RIDOTTO A QUALCHE MINUTO DI UN QUIZ, IL CONDUTTORE SI È CHIAMATO FUORI (NEK ERA GIÀ SCAPPATO A "THE VOICE") - LA VENIER HA TENTATO DI DISSIPARE I DUBBI SULLE SUE “COLPE” POSTANDO UNA STORIA IN CUI SI INSINUAVA CHE CORSI AVESSE MOLLATO PER I SOLDI (POCHI). MA A SMENTIRE LA SUA VERSIONE È STATO IL MANAGEMENT DEL CONDUTTORE…

antonio spadaro papa leone xiv robert prevost

FLASH! – SPADARO DI FUOCO! IL GESUITA, ORFANO DI BERGOGLIO, , OGGI SU ''LA STAMPA”, SPACCIA COME SUA ''INTERVISTA INEDITA'' UNA VECCHIA CONVERSAZIONE PUBBLICA CHE L'ALLORA CARDINALE ROBERT FRANCIS PREVOST TENNE A NEW LENOX, IN ILLINOIS, IL 7 AGOSTO 2024 - IL GESUITA HA PRESO IL TESTO SBOBINATO E L’HA INFRAMEZZATO CON DOMANDE SUE: UN CAPOLAVORO DI AUTO-PROMOZIONE DEGNO DI UN VERO INFLUENCER... - LA PRECISAZIONE DELLA CASA EDITRICE EDB: "SOLLEVIAMO DA OGNI RESPONSABILITA' PADRE SPADARO CIRCA OGNI FRAINTENDIMENTO TRA LA STAMPA E LA CASA EDITRICE" - VIDEO

tommaso labate mario giordano

DAGOREPORT - VA AVANTI IL PROGETTO DI PIER SILVIO BERLUSCONI DI “RIEQUILIBRARE” POLITICAMENTE LE RETI MEDIASET (TROPPO SOVRANISMO FA MALE ALL'AUDIENCE): L'ULTIMO ARRIVATO E' L’ACERBO TOMMASO LABATE, IN ODORE DI SINISTRA DEM, A CUI È STATO AFFIDATA LA PRIMA SERATA DEL MERCOLEDÌ - LA SUA SCELTA HA FATTO INVIPERIRE MARIO GIORDANO, SBATTUTO ALLA DOMENICA SERA CON IL SUO “FUORI DAL CORO”. E, GUARDA CASO, GIORDANO È DIVENTATO IMPROVVISAMENTE OSTILE AL GOVERNO MELONI: “NON STA DANDO LE RISPOSTE CHE SI ASPETTAVANO GLI ITALIANI, SEMBRA UN GOVERNO MELONI-FORLANI”

antonio tajani pier silvio marina berlusconi forza italia

DAGOREPORT: CHE CE FAMO CON FORZA ITALIA? È IL DUBBIO CHE ASSILLA I FRATELLI BERLUSCONI: MOLLARE AL SUO DESTINO IL PARTITO FONDATO DA "PAPI" O NE CAMBIAMO I CONNOTATI, A PARTIRE DAL "MAGGIORDOMO" DI CASA MELONI, ANTONIO TAJANI? -CON PIER SILVIO CHE SCALPITA PER SCENDERE IN POLITICA ALLE POLITICHE 2027, I DUE FRATELLI HANNO COMMISSIONATO UN SONDAGGIO SUL BRAND BERLUSCONI IN CHIAVE ELETTORALE. RISULTATO: L’8% DEI CONSENSI DI CUI È ACCREDITATO IL PARTITO, LA METÀ, CIOÈ IL 4%, È RICONDUCIBILE AL RICORDO DI SILVIO BERLUSCONI - ALTRO DATO: SE SCENDESSE IN CAMPO “UN” BERLUSCONI, I CONSENSI DI FORZA ITALIA CRESCEREBBERO FINO QUASI A RADDOPPIARSI - QUEL CHE COLPISCE È CHE IL PARTITO RACCOGLIEREBBE PIÙ VOTI CON PIER SILVIO LEADER DI QUANTI NE CONQUISTEREBBE CON MARINA - (SE SCENDE IN CAMPO, O PIER SILVIO PRENDERA' PIU' VOTI DI MELONI, STRAPPANDOLI A FDI E LEGA, E FARA' IL PREMIER OPPURE LO VEDREMO CHE PRENDERA' ORDINI DALLA DUCETTA...)

orazio schillaci gemmato meloni ministero salute

DAGOREPORT – ALLA SALUTE DI GIORGIA! IL FEDELISSIMO DELLA MELONI, IL SOTTOSEGRETARIO MARCELLO GEMMATO, È DESTINATO A ESSERE PROMOSSO A VICEMINISTRO DELLA SALUTE – MA A FRENARE LA SUA NOMINA È IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI, CHE NUTRE DUBBI SUL POSSIBILE CONFLITTO D’INTERESSI DEL SOTTOSEGRETARIO, TITOLARE DI UNA FARMACIA IN PUGLIA – BASTA VEDERE IL PROVVEDIMENTO CHE HA FATTO FELICI I FARMACISTI: ORA POSSONO VENDERE CON RICCHI MARGINI DI GUADAGNO UNA SERIE DI FARMACI CHE PRIMA ERANO NELLA CATEGORIA “ASSISTENZA DIRETTA” ED ERANO DISTRIBUITI DAGLI OSPEDALI – LA DUCETTA HA CAPITO CHE ANCHE MATTARELLA POTREBBE STORCERE IL NASO DAVANTI ALLA NOMINA DI GEMMATO, E PER ORA PRENDE TEMPO…