DAGO SALVAVITA! - IL DOTTOR MASSIMO FINZI: “L’APNEA NOTTURNA E’ UNA CONDIZIONE NELLA QUALE LA NORMALE RESPIRAZIONE, DURANTE IL SONNO, SI INTERROMPE PIÙ VOLTE. NE CONSEGUE UNA CRONICA STANCHEZZA DURANTE IL GIORNO, CATTIVO UMORE, PRESSIONE ALTA, ARITMIE CARDIACHE, RISCHIO DI ICTUS E INFARTO CARDIACO” - TRE TIPI DI APNEA, ECCO COSA FARE PER CURARLA…

-

Condividi questo articolo


Massimo FINZI Massimo FINZI

Massimo Finzi per Dagospia

 

Che cosa si intende per apnea notturna? Si tratta di una condizione nella quale la normale respirazione, durante il sonno, si interrompe più volte o si riduce in maniera molto significativa. Queste pause si possono ripetere più volte anche nella stessa ora con durata variabile.

 

La registrazione elettroencefalografica dimostra che il sonno ne viene profondamente disturbato: diventa più leggero e si riduce la fase REM (la fase sognante, l’ultima e più importante delle 5 fasi del sonno). Ne consegue una cronica stanchezza durante il giorno con sonnolenza e talora veri e propri colpi di sonno improvvisi che compromettono la sicurezza dell’esercizio di attività che richiedono vigilanza come ad esempio la guida di un autoveicolo.

 

APNEA NOTTURNA APNEA NOTTURNA

Se la persona affetta da apnee notturne vive sola è difficile che si accorga del disturbo perché questo insorge durante il sonno; spesso infatti è il “partner di letto”, magari svegliato dal rumore di russamento, ad accorgersi per primo del problema e a riferirlo al medico.

 

Durante la fase di apnea si riduce la concentrazione di ossigeno e l’organismo reagisce con la produzione di “ormoni dello stress” che disturbano il sonno, hanno un effetto negativo sul tono dell’umore, elevano la pressione, aumentano la frequenza cardiaca, scatenano aritmie cardiache, aumentano il rischio di ictus e infarto cardiaco, peggiorano il metabolismo degli zuccheri scatenando un diabete latente o aggravandone uno già in atto.

 

Vengono distinti tre tipi di apnea notturna:

APNEA NOTTURNA APNEA NOTTURNA

 

1)  quella ostruttiva caratterizzata dall’ostruzione per collasso delle vie respiratorie durante il sonno. Il sintomo che l’accompagna quasi sempre è un forte russamento anche se russare non è sinonimo di apnea. Negli bambini l’ingrossamento delle tonsille e delle adenoidi rappresentano la causa più frequente, negli adulti l’obesità, le malformazioni del palato molle, le gravi deviazioni del setto nasale, i voluminosi polipi nasali, alcune malformazioni del collo ecc.

 

2) quella centrale: nel nostro cervello esiste un centro che regola l’attività respiratoria. Disturbi circolatori, o fenomeni compressivi, o alterazioni metaboliche (diabete), o effetti negativi di alcuni farmaci possono alterare la trasmissione degli impulsi nervosi che partono da tale centro e che attivano i meccanismi respiratori. La mancanza di russamento caratterizza questo tipo di apnea.

APNEA NOTTURNA APNEA NOTTURNA

 

3) Quella mista nella quale sono presenti elementi ostruttivi e centrali.

 

Quando nasce il sospetto di una apnea notturna l’esame di elezione per formulare una diagnosi di certezza è la polisonnografia.

 

Grazie all’applicazione di appositi sensori, questo esame è in grado di registrare l’attività cerebrale notturna, i movimenti degli occhi (la fase REM del sonno è caratterizzata dai movimenti rapidi degli occhi), la regolarità e la frequenza del battito cardiaco, la pressione, il valore della saturazione di ossigeno, il flusso di aria nel naso, i fenomeni di russamento e i movimenti della gabbia toracica. Grazie a questo esame è possibile escludere o confermare la diagnosi e il tipo di apnea.

 

Nelle apnee di tipo ostruttivo va rimosso, ove possibile, l’ostacolo meccanico (adenoidi, tonsille, deviazioni del setto, polipi) e ove presente l’eccesso ponderale.

L’approccio alle apnee notturne deve essere multidisciplinare nel senso che debbono concorrere le competenze di vari specialisti soprattutto internista, neurologo, otorino, pneumologo.

 

APNEA NOTTURNA APNEA NOTTURNA

Nei soggetti che non possono giovarsi della rimozione dell’ostacolo si deve ricorrere al trattamento notturno a ventilazione positiva (CPAP: Continuous Positive Airway Pressure): si tratta di un apparecchio che eroga aria ad una pressione idonea a mantenere pervie le vie respiratorie.

Malgrado il progresso tecnico che ha permesso la produzione di apparecchi sempre più perfezionati non tutti i pazienti tollerano la applicazione della maschera respiratoria e il rumore generato dal compressore.

APNEA NOTTURNA APNEA NOTTURNA

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

VANNACCI, MA LI MORTACCI! - È BUFERA NELLA LEGA PER LE CONTINUE MINCHIATE DEL GENERALE AL CONTRARIO, CHE LA DISPERAZIONE DI SALVINI HA CANDIDATO ALLE EUROPEE. OGGI L’INCURSORE PARACADUTATO È ARRIVATO A PROPORRE LE CLASSI SEPARATI PER I DISABILI (FREGANDOSENE CHE IL MINISTRO DELLA DISABILITÀ È LEGHISTA). UNA PROPOSTA TALMENTE ALLUCINANTE DA FAR SBIANCARE PURE CEI E FDI. MA IL PEGGIO DEVE ANCORA ARRIVARE: I LEGHISTI SONO INFATTI CONVINTI CHE UNA VOLTA ELETTO… - ANCHE QUEL SEMOLINO DI GIANCARLO GIORGETTI PRENDE POSIZIONE: "VANNACCI NON È DELLA LEGA. NON CONDIVIDO LE SUE AFFERMAZIONI"

DAGOREPORT - BUM! QUANDO LA PITONESSA STRIZZAVA I CERVELLI! - SU UN ANTICO NUMERO DEL RINOMATO MENSILE DI ARREDAMENTO "AD", SPICCA UN SERVIZIO NEL QUALE SI LEGGE: "DANIELA E PAOLO SANTANCHÈ […] LEI È UNA PSICHIATRA CHE LAVORA NELLA COMUNICAZIONE, LUI È UN CHIRURGO DELLE DIVE" - PARE CHE PER UN CERTO PERIODO, VANTANDO UN’INESISTENTE LAUREA IN PSICOLOGIA, DANIELONA ABBIA RICEVUTO, NELLO STESSO STUDIO MILANESE DELL’ALLORA ANCORA MARITO PAOLO SANTANCHE’, PAZIENTI CHE NON ACCETTAVANO IL PROPRIO ASPETTO - SAREBBE ANCHE L’UNICO PERIODO IN CUI LA PITONESSA AVREBBE USATO IL PROPRIO COGNOME CON TANTO DI TARGA SULLA PORTA, ''DOTTORESSA GARNERO, PSICOLOGA''...