1. NEI DOCUMENTI RESI PUBBLICI DALL’ARCIDIOCESI DI CHICAGO, SU SESSANT’ANNI DI ABUSI PERPETRATI DA 36 SACERDOTI, CI SONO ORRORI E PERVERSIONI DA TORCERE LE BUDELLA 2. IL REVERENDO THOMAS KELLY ABUSAVA DI UN RAGAZZINO, TRA GLI 11 E I 16 ANNI, COSTRINGENDOLO A RICEVERE SESSO ORALE E A TRASCORRERE LA NOTTE IN CANONICA 3. PADRE RUSSELL ROMANO È STATO ACCUSATO DI AVER CONDOTTO LA SUA VITTIMA IN UN “DRIVE–IN” PER GUARDARE UN FILM PORNOGRAFICO E DI AVERGLI DATO DELL’ALCOL. IL RAGAZZINO S’E’ RISVEGLIATO, IN MACCHINA, ACCANTO AL RELIGIOSO: ERANO NUDI ENTRAMBI 4. PADRE JOHN O’BRIEN PORTÒ UNA 17ENNE NELLA SUA STANZA IN PARROCCHIA, LA FECE STENDERE SUL LETTO, SI SDRAIÒ SU DI LEI, SI MASTURBO' FINO A EIACULARE SUL SUO CORPO 5. I PRETI ACCUSATI DI MOLESTIE E PEDOFILIA VENIVANO TRASFERITI IN ALTRE PARROCCHIE PER “METTERE A TACERE” LE VOCI SUL LORO CONTO. MOLTI DI LORO SONO RIUSCITI AD ARRIVARE ALLA PENSIONE E SONO MORTI SENZA AVER MAI DOVUTO RISPONDERE DEI LORO CRIMINI

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Angela Vitaliano per “il Fatto quotidiano”

DIOCESI DI CHICAGO DIOCESI DI CHICAGO

 

Il reverendo Thomas Kelly avrebbe abusato di B.G. costringendolo a essere oggetto di sesso orale in ripetute occasioni, in un periodo di età fra gli 11 e i 16 anni. La vittima denuncia anche di aver trascorso spesso la notte nella canonica, afferma che padre Kelly lo portava regolarmente al cinema o a cena e gli faceva anche consumare alcol”.

 

Sono letture difficili, non solo per la quantità, oltre 15 mila pagine, quelle dei documenti resi pubblici dall’arcidiocesi di Chicago relative alle denunce per atti di pedofilia a carico di 36 preti che, perlomeno in un’occasione, si sono resi responsabili di abusi sessuali nei confronti di minori.

 

I DOCUMENTI SUGLI ABUSI DEI PRETI A CHICAGO I DOCUMENTI SUGLI ABUSI DEI PRETI A CHICAGO

I fascicoli pubblicati “volontariamente”, come viene chiarito nel sito dell’arcidiocesi di Chicago, vanno ad aggiungersi a quelli già pubblicati a gennaio e relativi agli altri 30 religiosi identificati nel novembre del 2014. Non sono stati ancora pubblicati i carteggi relativi ai reverendi Daniel J. McCormack e Edward J. Maloney, sui quali ci sono attualmente dei processi in corso per chiarire con precisione le rispettive responsabilità.

 

La pubblicazione dei documenti è stata decisa dal cardinale Francis George, che si è trovato a gestire, in maniera non sempre cristallina, uno degli scandali più ampi sulla pedofilia che ha rappresentato un vero e proprio terremoto per la chiesa cattolica negli Usa.

 

“NON CANCELLARE IL PASSATO, MA RIDARE FIDUCIA”

George, ormai prossimo alla pensione, dopo essere stato in carica dal 1997, ha dichiarato in un comunicato stampa “non possiamo cambiare il passato ma speriamo di ricostruire la fiducia attraverso un dialogo onesto e aperto”.

Cardinale Francis George Cardinale Francis George

 

La pubblicazione degli atti fa parte di un accordo raggiunto con il procuratore generale di Chicago Jeff Anderson che includeva anche il pagamento di 130 milioni di dollari per risarcimenti alle famiglie dei 352 bambini vittime di molestie sessuali dal 1950 fino allo scorso anno.

 

“Per oltre 10 anni sono stato un parrocchiano attivo alla Saints Faith, Hope and Charity di Winnetka – scrive a nome degli altri genitori un uomo, in una nota inviata all’arcidiocesi per denunciare l’enorme difficoltà creata dalla presenza di padre Thomas Swade, uno dei preti accusati di atti di pedofilia, nei luoghi frequentati dai bambini – e se il reverendo Swade vuole ancora venire nella nostra parrocchia, dopo aver realizzato l’impatto che la sua sola presenza produce sui nostri bambini, allora io metto in dubbio il suo valore di cristiano. E prego affinché voi non consentiate che tutto ciò continui oltre perché certamente non vorrei trovarmi a mettere in dubbio anche la vostra fede”.

pedofilia pedofilia

 

TRASFERIMENTI DI RELIGIOSI PER METTERE A TACERE

I documenti, infatti, mostrano anche con estrema chiarezza come i preti accusati di molestie e atti di pedofilia, venissero regolarmente trasferiti da una parrocchia all’altra al solo scopo di “mettere a tacere” le voci sul loro conto. Molti di loro, infatti, sono riusciti persino ad arrivare alla pensione e sono morti senza aver mai dovuto rispondere di atti che dai documenti appaiono assolutamente intollerabili e immorali.

CARDINALE FRANCIS GEORGE CARDINALE FRANCIS GEORGE

 

“Padre Russell Romano è stato accusato di fare gesti inappropriati e avances nei confronti della vittima E.J.”, si legge, ad esempio in uno dei file. Approfondimenti su questa segnalazione, rivelarono poi che padre Romano aveva condotto la vittima in un “drive–in” per guardare un film pornografico, gli aveva fornito dell’alcol durante questa e molte altre occasioni; la vittima si era svegliata poi nuda al fianco di Romano che era egualmente nudo. Un altro incidente simile si verificò quando la vittima aveva compiuto 18 anni o era più grande”. I dettagli relativi agli atti di pedofilia perpetrati da padre Russell a danno delle sue vittime, includono anche la condivisione di riviste pornografiche, la pratica di sesso orale e di masturbazione.

 

REATI SU BAMBINI E RAGAZZINE MINORENNI

Ci sono, naturalmente, anche ragazze a denunciare atti di molestia come quelli a carico di William John O’Brien, che secondo il racconto della vittima “la incontrò, la salutò e la baciò sulle labbra. Le chiese anche che tipo di mutandine indossasse. Quando la vittima aveva 17 anni, padre O’Brien la condusse sul suo letto nella sua stanza in parrocchia la fece distende e si sdraiò su di lei iniziando poi a masturbarsi fino a eiaculare su tutto il suo corpo”.

PEDOFILIA PEDOFILIA

 

I documenti fanno comprendere in maniera dolorosa il profondo senso di rabbia che ancora accompagna le vittime di quei racconti atroci e che non sono, oggi, per niente “impressionate” dal gesto dell’Arcidiocesi.

 

“L’arcidiocesi si comporta come se stesse facendo chissà quale grande cosa, ma la mia domanda è perché hanno impiegato tanto tempo? La loro segretezza ha permesso il perpetuarsi del crimine con la conseguenza che molti altri bambini sono stati violentati”, lo dice Peggy Hough di Evanston che subì abusi dal reverendo Eugene Burns sin da quando aveva solo 8 anni.

 

Dal file relativo a Burns si evince che il prete fu trasferito ripetutamente fino a ritirarsi, per poi morire nel 2005. “Cinque mesi fa ho per errore aperto una lettera non indirizzata a me, ma ad una delle ragazze del dormitorio.

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La lettera era firmata “con amore Rick”, ma era chiaramente scritta dal reverendo Richard Theisen”, questo quanto si legge in una lettera inviata al vescovo O’Donnel, da una persona che aveva “scoperto” la relazione fra il prete e una ragazza della scuola. O’Donnel risponde che lo scambio di missive era stato “provvidenza divina” e che lui aveva parlato con il “giovane prete” convincendolo a porre fine immediatamente al suo comportamento.

 

CONFESSIONE DI OMOSESSUALITÀ “MOLTO ATTIVA”

 “Secondo la vittima I.G., padre David Braun abusò di lui sessualmente quando aveva 13 anni. Il 2 novembre 1963, un agente di polizia chiamò in centrale per avvisare che padre David Braun era stato fermato per atti osceni nei confronti di un ragazzo. Il prete ha confermato senza fornire spiegazioni. Braun ha raccontato di aver dato un passaggio al ragazzo, di avergli offerto un bicchierino di whisky e una birra ma di non averlo toccato” Padre Braun, secondo i documenti, confessò poi, in seguito a un altro “incidente”, di essere omosessuale ed “estremamente attivo” con giovani ragazzi che “raccoglieva” per strada con la scusa di un passaggio.

 

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