sesso

DOTTORE, MI AIUTI, NON MI TIRA PIÙ - NEGLI ULTIMI CINQUE ANNI GLI ITALIANI IN FILA DAL SESSUOLOGO SONO AUMENTATI DEL 15% - E NON PERCHÉ I PROBLEMI A LETTO SIANO AUMENTATI MA PERCHÉ GLI UOMINI HANNO SMESSO DI NASCONDERSI

Vera Schiavazzi per “la Repubblica

 

visita medica visita medica

La coppia è in crisi? Il desiderio se ne è andato? Niente paura: da soli o col partner si va dal sessuologo, convinti che abbia la cura per ogni patologia. I sessuologi in Italia sono 1500, la domanda nei loro confronti è aumentata del 15 per cento negli ultimi cinque anni, così come i disturbi lamentati più comunemente (più 40 per cento nel calo di desiderio degli uomini, più 25 per cento nel vaginismo, per citare i due esempi più vistosi).

 

Nel privato, le terapie durano in media sei mesi, con una visita ogni due settimane. E la richiesta continua, posto che dopo il Viagra e i suoi simili, dopo che perfino il punto G è stato fotografato e diffuso sulle riviste scientifiche, gli italiani — come i francesi, i belgi e i tedeschi — si sono convinti che non servano lunghe psicoanalisi alla ricerca di sé, ma una visita dal medico giusto. Nascono “Settimane del benessere sessuale” con consulenze gratuite (la prima è stata nello scorso settembre), ma anche “Secs cathedra” (nel gennaio del 2015 all’Università di Tor Vergata si aprirà la prima).

 

Peccato che questi medici super— richiesti non abbiano ancora, in Italia, un corso di laurea tutto loro, ma debbano cavarsela attraverso master e studi sperimentali, e solo alla fine entrare a far parte di una o di un’altrasocietà di colleghi. La fiducia nei sessuologi è, anche, un’ottima ragione di guerra tra scuole: medici e ricerca, psicologi e terapie mirate, all’inseguimento di una professione che di per sé ha un nome assai promettente.

coppia sessocoppia sesso

 

Il sessuologo, del resto, è anche il medico anti—infedeltà. Su 16 milioni di italiani che potrebbero soffrire di un disturbo sessuale, almeno 80.000 sarebbero le coppie a rischio di rottura per problemi irrisolti nati in camera da letto, mentre i matrimoni non consumati sarebbero 20.000 e la mancanza di un’attività sessuale giudicata da entrambi soddisfacente sarebbe all’origine di un quinto delle separazioni legali.

 

Andare a consultare un esperto, dunque, è un modo come un altro per assicurare al compagno, o alla compagna, che si vuol fare di tutto per restare insieme, compreso raccontare a un estraneo le proprie vicende private, sottoporsi a anamnesi e confessioni, tornare a casa e mettere in pratica ciò che ci è stato raccomandato in studio.

 

«La nostra federazione — spiega Roberta Rossi dell’Istituto italiano di sessuologia clinica — cerca di integrare biologico e psicologico. Alla Settimana del benessere abbiamo avuto grandi risposte un po’ in tutta Italia. Dieci anni fa, il nostro pubblico era fatto prevalentemente di donne.

sesso in autosesso in auto

 

Poi sono arrivati gli uomini, quelli che a mano a mano capivano che il Viagra può risolvere alcuni problemi ma non certo un calo di desiderio, e che, comunque, ogni farmaco deve essere accompagnato da una coppia che deve mediare i problemi e le terapie».

 

E Rossi rivela un fatto ormai apparentemente ovvio per molti sessuologi: «Negli uomini, il calo di desiderio si accompagna a un disturbo sociale, al fatto che molti uomini non riescono più a interagire con ruoli e relazioni cambiate nei confronti delle donne. Apparentemente, nella coppia tutto pare funzionare, ma il sesso rivela che non è così. Farmaci come il Viagra lavorano sull’erezione, non sul desiderio. E fino a dieci o quindi anni fa erano gli uomini quelli desideranti, ora non lo sono più».

 

Tutto cambia. Non solo gli uomini non sanno più se e che cosa desiderare, ma anche donne non più giovani e dalla cultura “liberata” lamentano disturbi col vaginismo, un dolore che può inibire le relazioni e che apparentemente non ha più nulla a che fare con quel “disturbo mediterraneo” che i medici erano abituati a curare in un paese dove il retaggio cattolico e l’idea del sesso come peccato poteva spiegare tutto.

 

sesso e internet 3sesso e internet 3

Oggi invece a ritrovarsi bloccati sono coppie intorno ai 40 che, mossi dal desiderio di avere un figlio, si decidono ad affrontare problemi con i quali convivevano da anni. «In molte coppie problemi sessuali anche gravi, che di fatto inibiscono una relazione completa, si sopportano per anni — dice Roberto Bernorio, ginecologo e sessuologo milanese — Poi, dopo questi lunghi periodi di “sessualità pigra”, scatta l’orologio del figlio e si cerca una soluzione semplice e rapida».

 

Giorgio Nardone e Matteo Rampin hanno appena finito il volume “Quando il sesso diventa un problema” (per Ponte alle Grazie, in libreria a gennaio), e raccontano il loro approccio di psicoterapeuti per aiutare i pazienti a ristabilire il punto di equilibrio indispensabile al sesso: il controllo mentale e la capacità di lasciarsi andare alle relazioni. «Quello che il terapeuta deve cercare di fare è cambiare i meccanismi del paziente che non funzionano, e impediscono proprio le reazioni, dall’erezione all’orgasmo, che invece si vorrebbero provare».

 

sesso anale lezioni 44sesso anale lezioni 44

Ecco perché accade che il sessuologo “vieti”, per un certo periodo, alle coppie di avere relazioni complete, partendo prima dagli approcci più semplici, come uno scambio di carezze, per poi arrivare via via al sesso completo. I tempi sono “brevi”, nel senso che durano alcuni mesi, ma non fulminei: «Nel giro di sei mesi, con un approccio funzionale, si riesce a venire a capo della maggior parte dei problemi frequenti, a cominciare dal vaginismo, oggi molto diffuso a qualunque età», dice Giuseppina Barbero, sessuologa a Torino.

 

E la sessuologia sembra destinata a restare in gran parte senza farmaci, anche se, in altre “scuole” sessuologiche, gli ormoni anti—vecchiaia sono considerati comunque importanti: «Il testosterone può essere d’aiuto nel contrastare l’invecchiamento. Anche se non è una medicina, in senso generale, per risolvere quel calo del desiderio maschile che molti aspiranti sessuologi dicono essere in aumento — spiega Emanuele Jannini, alla guida sella Società italiana di andrologia medica e medicina della sessualità — e che a me sembra piuttosto costruito a tavolino».

 

MOLTI PREFERISCONO FACEBOOK AL SESSOMOLTI PREFERISCONO FACEBOOK AL SESSO

Jannini ama la concretezza dei problemi, e qualche anno fa ha anche dimostrato con tanto di foto e pubblicazioni l’esistenza del “punto G” per le donne. Ma sopra ogni altra cosa, desidera che la sessuologia diventi una normale materia universitaria, e anche per questo sta per lanciare il suo Secs Cathedra a Tor Vergata: «Lo faremo vicino ai dormitori degli studenti e aperto a tutti, dai professori agli assistenti agli allievi. Solo raccogliendo le confidenze dei pazienti e dimostrando come si può essere assistiti, a partire dal campus, affermeremo la sessuologia per qualcosa di diverso da ciò che è oggi in Italia dove corsi e master sono tutti rigorosamente privati.

 

Un peccato, perché nella ricerca scientifica l’Italia è già oggi all’avanguardia ». Lauree o master che siano, la sessuologia italiana sembra alla vigilia di una grande crescita: dai corsi specifici per i medici di base, varati lo scorso aprile, fino ai centri pubblici di ascolto. «C’è anche chi arriva lamentandosi di non provare più gli orgasmi di un tempo e vuole essere rassicurato. Ma la maggior parte dei pazienti — assicura Roberta Rossi — ha bisogno di cure autentiche».

 

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?