francesca immacolata chaouqui

ECCO CHI È, CHI NON È, CHI SI CREDE DI ESSERE “LA PAPESSA” CHAOUQUI - LOBBYSTA, MADRE CALABRESE E PADRE EGIZIANO, UN PASSATO ALLO STUDIO LEGALE “ORRICK”, POI A “ERNST & YOUNG” PASSANDO PER LE SEGRETE STANZE VATICANE - DA RENZI A CARRAI, I SUOI RAPPORTI COL POTERE

1 - ASCESA E CADUTA DI LADY CURIA “IO TIRATA DENTRO MA DIRÒ LA VERITÀ”

Fabio Tonacci per “la Repubblica”

 

francesca chaouqui prende la comunione da monsignor vallejofrancesca chaouqui prende la comunione da monsignor vallejo

È convinta di uscire pulita da questa storia. E di esserci finita non per responsabilità sue, ma perché tirata dentro da altri. «Collaborerò con la gendarmeria vaticana per far emergere la verità. Collaborare non significa autoaccusarsi: sono estranea da tutto », si limita a far sapere attraverso il suo avvocato Giulia Bongiorno, nel giorno in cui tutto il mondo la addita come uno dei corvi della Santa Sede. Ma chi è veramente Francesca Immacolata Chaouqui, nata 33 anni fa a San Sosti in provincia di Cosenza, da madre italiane e padre marocchino?

 

FRANCESCA CHAOUQUI FRANCESCA CHAOUQUI

È tutto e niente, la Chaouqui. Di lei qualunque cosa è stata detta: che è una lobbista, protetta di Luigi Bisignani (con cui ha lavorato davvero), infiltrata dei servizi segreti americani, massona, vicina all’Opus Dei, millantatrice. Ora corvo. Voci che nascono da una domanda senza risposta: perché il Vaticano la chiamò nel 2013 a far parte della Cosea, la commissione che ha vagliato i conti dei dicasteri, di cui il suo ex amico monsignor Vallejo Balda era segretario? In quel momento lavorava ad Ernst & Young, ma nessuno la conosceva. «Mi hanno scelto perché sono brava», disse lei.

 

FRANCESCA CHAOUQUI  FRANCESCA CHAOUQUI

Di sicuro ora vanta un circolo di amicizie che pochi hanno, sia all’interno delle mura leonine, sia nell’attuale governo italiano. Una volta ha portato i genitori di Matteo Renzi a Santa Marta con la promessa di far incontrare loro Bergoglio. In quanto membro della Cosea, la Chaouqui aveva il pass per entrare ai locali della mensa, che sono al piano terra del palazzo dove risiede il pontefice.

 

Soltanto che papa Francesco non li potè (o non li volle) ricevere e la cosa creò non pochi imbarazzi. Ha provato ad avvicinare anche il sottosegretario Luca Lotti, senza trovare considerazione, poi è entrata nelle grazie di Marco Carrai, l’imprenditore toscano braccio destro del premier. Lei e suo marito, l’informatico Corrado Lanino, erano tra gli invitati al matrimonio di Carrai. Non solo: la moglie dell’imprenditore, Francesca Campana Comparini, ha voluto la Chaoqui tra i relatori del Festival delle religioni.

 

Francesca Immacolata ChaouquiFrancesca Immacolata Chaouqui

Francesca Chaoqui non ha più incarichi in Vaticano dal maggio 2014. Fino allo scorso maggio la vedevano sempre insieme a monsignor Vallejo Balda, poi però è successo qualcosa e i due si sono allontanati. Ha una sua società di public relation, la View Point Strategy, con clienti italiani e stranieri. Laureata in Giurisprudenza alla Sapienza di Roma, annovera nel curriculum tre anni passati nel grosso studio legale Orrick, Herrington & Sutcliffe.

 

Francesca Immacolata Chaouqui con Papa BergoglioFrancesca Immacolata Chaouqui con Papa Bergoglio

Appena entrata nel Cosea, fece subito rumore per una serie di tweet velenosi contro Benedetto XVI («È affetto da leucemia»), il cardinale Tarcisio Bertone («è corrotto») e l’ex ministro Giulio Tremonti («Gli hanno chiuso il conto allo Ior perché è gay»). Tweet che la donna non ha mai riconosciuto, sostenendo che fossero frutto di hackeraggio del suo profilo e di un ritocco col photoshop. È incinta di pochi mesi e sulla sua pagina Facebook scrive post contro i gay e le famiglie omogenitoriali («Abominevole pseudo amore di chi vuole un figlio per egoismo»).

 

Un secondo “caso Chaouqui” scoppia il 15 aprile 2014 quando organizza un party sulla terrazza della Prefettura degli Affari economici in via della Conciliazione durante la canonizzazione di Giovanni Paolo II in piazza San Pietro. Su quella terrazza Chaouqui faceva gli onori di casa e monsignor Balda distribuiva ai presenti la comunione in un bicchiere di cristallo. Bergoglio non gradì.

 

2 - LA «PAPESSA» CHE DAVA CONSIGLI A RENZI

Andrea Morigi per “Libero Quotidiano”

Francesca Immacolata Chaouqui Francesca Immacolata Chaouqui

 

Ambiziosa, esplosiva, controversa, Francesca Immacolata Chaouqui, 33 anni, aspirava a entrare in tutte le stanze più segrete del Vaticano. È riuscita a visitarne perfino le carceri. Vi ha trascorso soltanto una notte, quanto basta a consacrarla definitivamente come la «papessa». È il nomignolo che lei stessa diffondeva dal suo profilo Facebook, rispondendo ironicamente ai tanti denigratori che l' accusavano di essere una denigratrice.

 

Lei negava. Se dal suo profilo Twitter partivano strali contro l' allora segretario di Stato della Santa Sede, mons. Tarcisio Bertone o l' ex ministro dell' Economia italiano, Giulio Tremonti o rivelazioni tipo «Ratzinger ha la leucemia», rispondeva che le era stato hackerato l'account. In pratica, sostiene di essere stata vittima di una sottrazione d'identità.

 

Francesca Immacolata Chaouqui  Francesca Immacolata Chaouqui

Certo, la personalità della Chaouqui è complessa e si presta volentieri al gioco degli equivoci. Nata in Calabria, a San Sosti in provincia di Cosenza, da madre italiana e padre francese di origini marocchine che poi abbandonerà la famiglia. Si laurea in Giurisprudenza alla Sapienza di Roma e sposa un informatico, Corrado Lanino, che ha una lunga esperienza di lavoro proprio all' interno delle istituzioni vaticane.

 

Lei invece fa la lobbyista, anzi l' esperta di pubbliche relazioni per lo studio Orrick Herrington & Sutcliffe, dove segue con particolare interesse un cliente, il finanziere Alessandro Proto che tenterà di scalare diverse società per poi rivelarsi un bluff. A suo favore, promuove un' offerta per l' acquisizione del quotidiano Pubblico. L' affare va in porto il 13 febbraio 2013, il giorno precedente l' incarcerazione di Proto per aggiotaggio. A marzo, la Chaouqui passa alla Ernst & Young in Italia.

 

corrado lanino  francesca immacolata chaouquicorrado lanino francesca immacolata chaouqui

Nel frattempo, Papa Benedetto XVI si è dimesso. E la Chaouqui acquista notorietà con l'incarico conferitole da Papa Francesco, che la chiama nel luglio del 2013 a far parte della Cosea, la Commissione referente di studio e indirizzo sull' organizzazione delle strutture economiche e amministrative della Santa Sede, guidata dallo spagnolo monsignor Lucio Angel Vallejo Balda.

 

Francesca Immacolata Chaouqui Francesca Immacolata Chaouqui

Per pura coincidenza, il 25 agosto l' associazione americana Go-Topless la premia per aver posato per un servizio fotografico senza veli, benché rigorosamente in compagnia del marito. Evidentemente, il Vaticano non le basta. Il 24 ottobre 2014 comunica urbi et orbi via Twitter che sarà alla convention del Pd, per sostenere Matteo Renzi: «Io domani vado alla #Leopolda5 a cercare di costruire qualcosa, non al corteo ad urlare». Quale che sia stato il suo contributo, soddisfatta fa da cassa di risonanza alle parole dello stesso Renzi, di Luca Lotti, di Davide Serra, di Marianna Madia e di Beatrice Lorenzin.

 

Eppure continua a proclamare la sua incondizionata fedeltà al Pontefice. In un tweet del 14 luglio 2014 gli augura «buon viaggio a te che sei la persona più grande che conosca. Ti voglio bene, capo». Per le questioni più fastidiose, invece, si affida all' avvocato Giulia Bongiorno. Anche domenica l' ha nominata come suo difensore, dopo essere stata arrestata dalla gendarmeria vaticana per fuga di notizie.

 

FRANCESCA CHAOUQUI E MARCO CARRAIFRANCESCA CHAOUQUI E MARCO CARRAI

Una scelta oculata, visto che la Chaouqui è stata rilasciata per aver collaborato con la giustizia e per mancanza di estremi cautelari. In ogni caso, sottolinea la sua legale, «il fatto che il mio cliente stia collaborando non significa che si sita autoaccusando, ma semplicemente che sta fornendo materiale utile alle indagini». Anzi, il contributo che ha fornito alle indagini è stato «ritenuto apprezzabile», tanto che «è già tornata a casa e nei prossimi giorni chiarirà la sua posizione. Sono stati anche depositati dei documenti».

I PAPI SANTI TERRAZZA PREFETTURA BRUNO VESPA E FRANCESCA CHAOUQUI I PAPI SANTI TERRAZZA PREFETTURA BRUNO VESPA E FRANCESCA CHAOUQUI

 

Ne erano già stati depositati troppi, in realtà. E con le stesse modalità con le quali erano state diffuse le carte di Benedetto XVI. All' epoca del primo Vatileaks, nel 2012, fu accusato il maggiordomo pontificio Paolo Gabriele ma lo scopo reale era mettere in cattiva luce monsignor Georg Gaenswein, il segretario del Papa. Stavolta, nel mirino ci sono altri. Ma i mandanti sembrano essere sempre gli stessi.

 

 

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