1. NAVIGANDO A SESSO E COCAINA: L'IMPRENDITORE TORINESE, STEFANO BERTONA, E L'AVVENENTE AMANTE RUSSA TROVATI CADAVERI NEL LORO YACHT DI 12 METRI IN COSTA BRAVA
2. PIU’ CHE A UN OMICIDIO PER RAPINA SI PENSA A UN LETALE COCKTAIL DI ALCOL E DROGA ASSUNTO DALLA COPPIA DURANTE UN GIOCO EROTICO PARTICOLARMENTE SPINTO
3. LA “ RUSSA MALEDETTA” LO STAVA ROVINANDO STANDO A QUANTO RACCONTANO GLI AMICI
4. IL FRATELLO ED EX SOCIO GIORGIO LO CONFERMA: "E' STATA QUELLA RUSSA A ROVINARLO" 
5. LA MOGLIE E I DUE FIGLI HANNO DOVUTO SCOPRIRLO DAI PRIMI MESSAGGI VIA FACEBOOK

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YACHT COSTA BRAVA GIALLO YACHT COSTA BRAVA GIALLO

Andrea Acquarone e Roberto Pellegrino per “il Giornale”

 

Un viaggio, per lui di lavoro, attraverso il Mediterraneo ormai pronto per le vacanze. Un mini yacht, ma con ogni lusso, ideale per non dare nell' occhio, e poi noleggiare ai ricchi festaioli di Ibiza. E una compagna, un' amante giovane e disinibita con cui provare trasgressioni ed eccessi, lontano dalla routine familiare.

 

Stefano Bertona, 45enne imprenditore torinese, residente ad Almesa, socio unico della Priority Yachts, azienda di Genova che produce accessori per navi a sei zeri e che organizzava escursioni con due mezzi off-shore, quel viaggio non lo ha, però, finito come avrebbe voluto.

 

 

Domenica sera è stato trovato morto nel suo Manò Marine (battezzato «Ma no? Ma sì!

LEILA LEILA

»), un off-shore di 12 metri ormeggiato a Roses, famosa località balneare catalana della Costa Brava. Accanto a lui, il cadavere di una ragazza, Leila, avvenente russa di 28 anni che Stefano, sposato e con due figli, frequentava da tre anni. Non l' unica, ma la «preferita». Soprattutto, «la maledetta» che lo stava rovinando.
 

YACHT SPAGNA GIALLO COSTA BRAVA YACHT SPAGNA GIALLO COSTA BRAVA

Almeno stando a quanto racconta chi conosceva la coppia. Il fratello Giorgio, stesso mestiere, prima socio e poi separatosi proprio a causa della «vita dissipata di Stefano», lo dice senza sapere ancora della tragedia. Incredibile ma vero. Trascorse 48 ore dal ritrovamento dei corpi nessuno aveva ancora pensato - tra consolati in Spagna, Interpol e polizia - ad avvisare la famiglia. Ancora alle 8 di ieri sera, mentre su diversi siti Internet già comparivano i nomi delle vittime, alla Farnesina nessuno sapeva nulla dell' accaduto.

 

«Siete voi del Giornale i primi ad avercelo detto», l' amaro commento di Giorgio Bertona, attualmente in Bulgaria. «Scandaloso, ho chiamato il consolato in Spagna ma risponde sempre la segreteria telefonica...». La moglie Arianna, figli e madre hanno dovuto scoprirlo dai giornali web e dai primi messaggi di cordoglio arrivati via facebook. Alla faccia della cooperazione, dell' Europa unita, dello scambio di informazioni tra servizi...
 

STEFANO BERTONA STEFANO BERTONA

Per la cronaca, l' imprenditore era partito da Genova venerdì per approdare con la «fidanzata» sabato sera a Roses, prima tappa di un viaggio itinerante che avrebbe compreso anche Ibiza, le Isole Baleari e le Azzorre e che si sarebbe dovuto protrarre fino a fine settembre.
 

Al suo arrivo il porticciolo turistico era in overbooking, così l' imbarcazione dell' italiano ha trovato posto in una zona più periferica, in attesa di riavere dalla capitaneria un ormeggio più centrale.

 

Secondo quanto ha riferito il sindaco della cittadina, Montserrat Mindán, sabato verso le 23 la coppia si è recata a cena in un ristorante del porto e da lì si è persa ogni traccia dei due. Nel pomeriggio di domenica la macabra scoperta quando un addetto del porto, salito sul mini yacht per informare che il posto si era liberato, ha trovato i cadaveri.
 

SPAGNA GIALLO COSTA BRAVA SPAGNA GIALLO COSTA BRAVA

Per ora un giallo sul quale indaga la polizia di Girona. Dal poco che è trapelato, sembra che le cause della morte non siano da attribuire a un omicidio, ma sia più probabile che i due abbiano assunto un massiccio cocktail di alcol e stupefacenti durante un gioco erotico particolarmente spinto.

 

Soltanto l' autopsia, che sarà eseguita nelle prossime ore, potrà chiarire il mistero. Giorgio, il fratello maggiore che si trova sul mar Nero, anche lui in navigazione, sta rientrando in Italia. E parla come chi, avesse da tempo brutti presagi. «Negli ultimi mesi la vita di mio fratello aveva preso una pessima strada e ci riempiva di preoccupazioni - racconta al telefono sconvolto ma lucido -. Ho deciso di non affiancarlo più nel lavoro e di aprire una nuova azienda, proprio perché Stefano aveva perso la testa.

STEFANO BERTONA STEFANO BERTONA

 

Per lui esisteva soltanto il divertimento, il lusso, il bere, la droga e questa Leila, conosciuta tre anni fa a Genova, in azienda. Per lei ha buttato tanti soldi e con lei ha fatto la fine che ha fatto. Non so proprio come dirlo a mia madre, poverina, lei non potrà reggere a questa notizia».

LEILA LEILA

 

Giorgio, tace, poi aggiunge: «È stata quella russa a rovinarlo. Lui la riempiva di regali e promesse di guadagno e di bella vita. E perdipiù non era l' unica...».

 

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