Lady Coratella per Dagospia
COLDIRETTI PRESENTA A EXPO UNO SPUMANTE CON ETICHETTA DI CRISTALLI SWAROVSKY
Coldiretti a Expo non sa più cosa inventarsi, tira fuori l'asso nella manica, spara un elenco di rarità e preziosi fra le "eccellenze" d'Italia: e fu subito casino. In mezzo ai grandi culatelli emiliani, all'aceto balsamico tradizionale, allo zafferano dell'Aquila (fra i migliori al mondo) e al bergamotto di calabria, Coldiretti ha pensato bene di infilare uno spumante con etichetta di cristalli Swarovsky e un'altra roba simile prodotta in Lombardia con polvere d'oro alimentare mischiata al vino. Da bere insieme, così, oro e vino.
COLDIRETTI PRESENTA A EXPO UNO SPUMANTE CON ETICHETTA DI CRISTALLI SWAROVSKY
Il concetto è simile a quello del celebre risotto con la foglia d'oro di Gualtiero Marchesi. Fu lui il primo, ma c'era già allora da chiedersi perché. Ovvero: perché devo mangiare o bere un metallo? Come se la polvere d'oro fosse buona o migliorasse la qualità del vino o del risotto. Una bella cagata, diciamolo!
Se alcune aziende vitivinicole, prima di puntare sulla qualità, preferiscono scelte di marketing all'ultimo grido, sono libere di farlo, ma non si capisce perché Coldiretti gli vada dietro. E queste sarebbero eccellenze? Eccedenze, direi, perché prevedo che resteranno sul groppone e non se le cagherà nessuno.
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Nel frattempo quelli del Prosecco doc hanno visto lungo. In seguito a svariate operazioni di marketing spinto e dopo aver annaffiato mezzo pianeta con le bolle trevigiane, hanno siglato un accordo coi cinesi della Shanghai Trade School. Il prosecco e il suo territorio diventeranno a breve materia di studio obbligatoria. Un' altra palla in rete per il Prosecco, mentre il metodo classico pensa ai lustrini e ai vini metallurgici.
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