FACCI CONTRO SAVIANO: “CARMINE SCHIAVONE NON ERA UN ORACOLO DOTATO DI CARISMA MA UN MAIALE DI CAMORRISTA CHE HA AMMAZZATO OLTRE 50 PERSONE”

“Così su tutta la stampa nazionale, senza accenni ai 7-8 ergastoli che Schiavone avrebbe preso se non si fosse pentito, senza menzioni per i 50-70 omicidi eseguiti e per gli oltre cinquecento che ha commissionato: questo sinché non si mise nelle mani dell’unico Stato al mondo che poteva consentirgli un programma di protezione ventennale”…

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Filippo Facci per “Libero Quotidiano”

 

filippo facci filippo facci

È morto un maiale di camorrista: è stato il mio primo pensiero alla notizia della morte di Carmine Schiavone (domenica) e si perdoni se non si reprime, qui, la tentazione di metterlo nero su bianco.

 

Perché è morto un assassino, mandante di assassini, cassiere della camorra, fornitore all’ingrosso di droga, estorsore, schiavista di prostitute, truffatore, mescolatore si sabbia da aggiungere al cemento (con cui hanno costruito ponti e strade) e seppellitore di rifiuti tossici, avvelenatore di falde acquifere, organizzatore di bische clandestine, a lungo latitante, pentito solo dopo l’arresto e il carcere duro - o meglio: dopo che fu esautorato da capo camorrista perché aveva un’amante, e il codice dei casalesi non lo consente - e infine calunniatore sistematico dello Stato e dei suoi servitori.

roberto saviano roberto saviano

 

A leggere i giornali di ieri, invece, sembrava che fosse morto un oracolo: secondo il pm Francesco Curcio (La Stampa) Schiavone «sarà ricordato per aver raccontato il traffico di rifiuti tossici», ma «è stato decisivo» anche per molto altro; Roberto Saviano invece ha scritto (Repubblica) che è morto «un personaggio ambiguo, contraddittorio, immorale, carismatico» a cui lo scrittore deve la scoperta che i casalesi l’avevano messo nel mirino.

 

CARMINE SCHIAVONE CARMINE SCHIAVONE

Grazie Schiavone, camorrista con una sua etica: «Nei territori controllati dal clan chi ruba dev’essere punito, chi tocca le minorenni va evirato: una legge ancestrale violenta ma guidata dal buonsenso», ha scritto Saviano. Grazie, Schiavone.

 

E via così su tutta la stampa nazionale, senza accenni ai 7-8 ergastoli che Schiavone avrebbe preso se non si fosse pentito, senza menzioni per i 50-70 omicidi eseguiti e per gli oltre cinquecento che ha commissionato: questo sinché non si mise nelle mani dell’unico Stato al mondo che poteva consentirgli un programma di protezione praticamente ventennale, finito nel 2013: dopo di che è passato alla sfilata mediatica.

CARMINE SCHIAVONE CARMINE SCHIAVONE

 

È così che abbiamo potuto sapere che spendeva 20-30 milioni di lire al mese per la casa e per lo yacht e “bunga bunga” vari. È così che si è infilato in decine e decine di talkshow, compresa quella vergognosa puntata di Servizio Pubblico (dicembre 2013) in cui Schiavone ricicciò la faccenda della sepoltura di scorie nucleari in Campania che naturalmente non si sono mai trovate, le stesse balle che aveva già raccontato alla Commissione parlamentare d’inchiesta nell’ottobre 1996. Carmine Schiavone ha aiutato a delineare il fenomeno camorristico e ha fatto arrestare un sacco di gente: ecco, l’abbiamo detto.

 

CARMINE SCHIAVONE CARMINE SCHIAVONE

Ma per i dettagli sulle sue benemerenze rivolgetevi ad altri giornali, oppure a tutte quelle tv che l’hanno trasformato in editorialista con gli occhiali da sole (anche se era noto dove vivesse e che faccia avesse, oltretutto non era nemmeno più scortato) dando spazio alle sue cazzate sulle stragi di Stato da ascoltare con rispettosa attenzione: capitò persino a me, e me ne vergogno ancora oggi.

 

Nel gennaio 2014 ero in diretta televisiva su La7 ed ero seduto vicino a lui: stava raccontando la solita favola della mafia antica e buona contrapposta a una mafia moderna e cattiva, quella che oggi ammazza i bambini. Schiavone stava vantandosi che lui, esponente della mafia antica e buona, a suo tempo fece evirare un tizio. In studio, solo Antonio Ingroia si permise di eccepire: io avrei voluto prendere Schiavone e appenderlo al muro, almeno zittirlo, ma vedevo una persona anziana e temevo il trash televisivo.

CARMINE SCHIAVONE CARMINE SCHIAVONE

 

Così alla fine non dissi niente. Esattamente come, per creanza, avrei dovuto fare oggi: perché di fronte alla morte eccetera, giusto? E pazienza se la morte da rispettare è quella di Schiavone e non quella dei centinaia che ha ucciso o fatto ammazzare, questo prima di “pentirsi” e uscirsene di galera 800 anni prima del tempo. È morto un maiale di camorrista, pace all’anima sua, e inferno per le famiglie di quelli che per un maiale sono morti.

CARMINE SCHIAVONE CARMINE SCHIAVONE

 

 

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