marijuana soldi

FATTONI DI TUTTO IL MONDO, METTETE DA PARTE IL MITO DI AMSTERDAM: IN 20 ANNI LA METÀ DEI COFFEE SHOP HA CHIUSO - COLPA DELLA GENTRIFICAZIONE, DELLA CONCORRENZA INTERNAZIONALE DELLA MARIJUANA LEGALE E DEL CLIMA POLITICO - L’ASCESA DELLA DESTRA EUROSCETTICA HA SPENTO LE CANNE

Luciana Grosso per “Il Venerdì - la Repubblica”

 

Mellow YellowMellow Yellow

Giù la serranda e tutti a casa: sono bastati pochi minuti perché il più antico coffee shop di Amsterdam chiudesse i battenti per sempre. Si chiamava Mellow Yellow, aveva aperto esattamente mezzo secolo fa, nel 1967, ed era un luogo tra i più amati dai turisti (e dagli olandesi) affezionati al consumo libero di marijuana in quei tipici locali da cui sono banditi gli alcolici ma si può comprare e consumare erba.

 

Un sistema che tanto turismo ha portato ad Amsterdam e dintorni negli scorsi decenni, e che ora sembra stia perdendo un po' di smalto, sotto i colpi della crisi e di una politica nuovamente proibizionista. Un mix letale che ha portato il numero dei coffee shop a diminuire radicalmente, passando dai 350 che costellavano strade e canali della capitale nel 1995 ai circa 160 attivi oggi.

 

AmsterdamAmsterdam

Una crisi, quella della marijuana legale, tanto grave quanto inaspettata, alla base della quale c'è, in primo luogo, una certa disaffezione da parte del pubblico: oggi si stima che solo un turista su quattro sia interessato alla droga legale e ai locali dove è possibile consumarla, e la colpa è del fatto che, probabilmente, la marijuana non ha più il fascino di un tempo e, soprattutto, è legalmente acquistabile in molte altre parti del mondo e non più soltanto in Olanda.

 

A complicare le cose, poi, ci si è messa ormai da molti anni anche un' imponente opera di gentrificazione della capitale, che di speculazione immobiliare in speculazione immobiliare sta "ripulendo" la città, facendo sparire uno dopo l'altro i coffee shop e rosicchiando via spazio al quartiere a luci rosse (dal 2006 a oggi sono state spente circa 200 vetrine del sesso). Un processo simile a quello con cui, negli anni 90, Rudy Giuliani cambiò il volto di New York, facendo sparire droga e criminalità ma, al contempo, trasformando Manhattan in una specie di Gardaland per ricchi.

 

MARIJUANAMARIJUANA

Infine c'è la politica. In primavera l' Olanda voterà e i sondaggi danno in testa la formazione di estrema destra e anti europea Partito della Libertà, cosa che sta portando a una propagandistica stretta conservatrice e al lancio di una nuova legge che prevede che nessun coffee shop possa operare nel raggio di 250 metri di distanza da una scuola.

 

Proprio questo è stato il caso che ha portato alla chiusura del Mellow Yellow, ritenuto troppo vicino a una scuola, con buona pace del fatto che si trattasse di un istituto professionale per parrucchieri frequentato solo da maggiorenni. Sorte simile, a meno che non si trasferiscano altrove, potrebbe toccare presto anche ad altri 30 locali sparsi per la città.

 

marijuana 2marijuana 2

Se così fosse, il numero dei coffee shop diminuirebbe ancora di più, e presto Amsterdam potrebbe magari anche perdere uno dei suoi primati. Oggi la capitale è infatti una delle poche città olandesi che ancora consentono l'uso di marijuana libera, a differenza di molte altre, specie quelle al confine con Belgio e Germania, che hanno applicato il weed pass, una norma che vieta la vendita di stupefacenti ai cittadini europei non olandesi. In 20 anni la metà dei coffee shop ha chiuso. Colpa della gentrificazione e della concorrenza internazionale. Ma soprattutto del clima politico.

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