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FORMICOLIO, QUESTO SCONOSCIUTO – TUTTI L’HANNO PROVATO ALMENO UNA VOLTA: ORA A CAUSA DEGLI SMARTPHONE È IN AUMENTO, PERCHÉ I NERVI DEL BRACCIO SOFFRONO GIÀ DOPO QUALCHE MINUTO DI CHIAMATA – QUASI SEMPRE IL FORMICOLIO SI RISOLVE IN POCHI SECONDI. ALTRE VOLTE INVECE PUÒ ESSERE UN CAMPANELLO D’ALLARME PER DISTURBI PIÙ SERI. ECCO QUANDO PREOCCUPARSI...

Antonio Caperna per “il Messaggero”

 

formicolio 8

È una sensazione che in tanti hanno sperimentato almeno una volta nella vita, le statistiche dicono tra l' 8 e il 25% della popolazione italiana. È il formicolio, quella sensazione passeggera di chi si addormenta su un braccio o è in una posizione scorretta con le gambe.

 

Tutto si risolve in pochi secondi con lievi scossette elettriche e la transitoria compressione del nervo scompare. Altre volte però, se perdura nel tempo, il formicolio può essere un campanello di allarme per disturbi più seri (anche se non gravi) come il tunnel carpale o problemi al gomito dovuti a prolungate telefonate al cellulare senza l' utilizzo dell' auricolare.

 

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Il tunnel carpale è caratterizzato da senso di intorpidimento, dolore alla mano e in particolare a tre dita, per un intrappolamento del nervo mediano nel canale del carpo a livello del polso.

 

È una delle neuropatie periferiche più frequenti, secondo l' American Academy of Neurology che colpisce nella vita almeno una persona su dieci, soprattutto tra i 45-60 anni. È frequente anche durante la gravidanza, tanto che, nei casi più gravi, si consiglia di operarlo prima del parto per permettere alla mamma di accudire meglio il neonato.

 

L' AURICOLARE

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Lo stress da telefonino, invece, mette a dura prova il nervo del braccio con fastidi e difficoltà di movimento, che possono estendersi anche alle dita. «Il nervo ulnare comincia a soffrire già dopo pochi minuti di chiamata, meglio allora alternare le due mani o usare l' auricolare.

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Conoscere la causa è già una forma di terapia, perché si sta più attenti nei casi semplici», spiega Luca Padua, docente di neurologia e responsabile dell' unità di Neuroriabilitazione ad alta intensità del Policlinico Gemelli di Roma, e autore di uno studio ad hoc.

 

«L' allarme deve scattare quando il formicolio dura per giorni e la compressione del nervo è tale da determinare un danno o c' è una degenerazione come accade per la compressione da parte di un' ernia sul nervo sciatico, per l' artrosi o in caso di sclerosi multipla, dove il formicolio è uno dei primi segnali a comparire».

 

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Se i formicolii sono bilaterali e simmetrici a mani e piedi è probabile una polineuropatia sensitiva, legata all' utilizzo di chemioterapici oppure al diabete. «In quest' ultimo caso il formicolio non è correlato alla gravità della malattia prosegue Padua - quindi può colpire anche in forma leggera, tanto da esser il primo sintomo che porta alla richiesta di una curva glicemica e alla diagnosi di diabete».

 

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Altre cause di formicolio possono essere la carenza di vitamina E, vitamina B, infiammazione dei nervi per malattie infettive come Herpes Zoster o epatite, abuso di alcol e alla sindrome delle gambe senza riposo che porta a muoverle in modo irrefrenabile soprattutto di notte.

 

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«È importante ricordare che i formicolii a un braccio o una gamba, accompagnati da mancanza di forza compaiono anche nel caso di ictus aggiunge - e in questo caso bisogna intervenire tempestivamente».

 

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