FRANCIA, INCUBO ISIS SENZA FINE - A PARIGI ASSASSINATA UNA COPPIA DI POLIZIOTTI DA UN SEDICENTE MILITANTE DELLO STATO ISLAMICO CHE POI E’ STATO UCCISO DALLE FORZE SPECIALI - IL KILLER ERA STATO GIA’ IN CARCERE PER TERRORISMO - LA RIVENDICAZIONE DELL’ISIS - -

Il killer si chiamava Larossi Abballa, 25 anni, arrestato nel 2013 e condannato a tre anni di reclusione perché parte di una rete jihadista tra la Francia e il Pakistan - Sano e salvo il figlio delle vittime, un bambino di tre anni - Hollande assicura: “Sarà fatta piena luce sulla natura di questo dramma abominevole”...

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PARIGI UCCISA COPPIA DI POLIZIOTTI PARIGI UCCISA COPPIA DI POLIZIOTTI

Da “repubblica.it”

 

Un poliziotto è stato ucciso a coltellate davanti alla sua casa a Magnanville, una cinquantina di chilometri a nord-ovest di Parigi, da un sedicente militante dello Stato islamico che poi si è asserragliato nell'abitazione della sua vittima. L'omicida è stato a sua volta ucciso dalle forze speciali, che all'interno della casa hanno trovato il cadavere della compagna dell'agente - anche lei poliziotta - e il figlio della coppia, un bambino di tre anni, sano e salvo.

 

L'agenzia Amaq, legata all'Is, ha rivendicato la responsabilità dell'azione. "Un combattente dello Stato islamico ha assassinato all'arma bianca un uomo del commissariato di polizia di Mureaux e sua moglie vicino a Parigi", ha scritto Amaq secondo Site, il centro di monitoraggio dei siti jihadisti. L'inchiesta è stata affidata all'antiterrorismo.

L'assassino e presunto affiliato del Califfato è stato identificato come Larossi Abballa, 25 anni, originario di Mantes-la-Jolie, una sessantina di chilometri a ovest di Parigi. La cosa grave è che nel 2013 era già stato condannato per la sua appartenenza a una rete jihadista tra la Francia e il Pakistan, hanno riferito oggi fonti concordanti. All'epoca Abballa, fermato con altre sette persone, fu condannato a tre anni di carcere, con sei mesi di sospensione, per "associazione a delinquere con fini di terrorismo", ha spiegato una fonte vicina al dossier.

Tutto è cominciato intorno alle 20.30. Il killer, la cui identità non è ancora nota, ha assassinato con nove coltellate Jean-Baptiste Salvint, 42 anni, vice comandante della polizia giudiziaria a Les Mureaux. Secondo alcuni testimoni, durante l'attacco ha urlato "Allah akbar" ("Allah è grande". Poi si è asserragliato nella casa del poliziotto. Le forze dell'ordine sono intervenute immediatamente: gli abitanti degli edifici adiacenti sono stati fatti allontanare, è stata interrotta l'erogazione di gas ed energia elettrica, tutte le strade sono state chiuse.

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È iniziata la trattativa con l'assassino, che ha detto di appartenere allo Stato islamico, e contemporaneamente è stato messo a punto un piano per l'assalto. Quando è stato chiaro che "il negoziato non poteva dare risultati, si è deciso di passare all'azione", ha spiegato il portavoce del ministero dell'Interno, Pierre-Henry Brandet. Ci sono state anche delle esplosioni. Entrate nella casa, le forze dell'ordine hanno ucciso il killer e hanno trovato il corpo della donna, funzionaria di polizia a Les Mureaux, e il bambino sotto shock ma fortunatamente illeso.

"Sarà fatta piena luce sulla natura di questo dramma abominevole", ha dichiarato il presidente francese François Hollande che ha convocato per stamattina una riunione all'Eliseo. Il duplice omicidio di Magnanville segue di due giorni il massacro di Orlando e riprecipita

la Francia nell'incubo del terrorismo iniziato con gli attentati del 13 novembre scorso a Parigi. Una minaccia, quella del terorrismo islamico, che fa da sfondo anche algi Europei di calcio, in corso proprio in Francia.

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