giulio e francesca maria occhionero

I FRATELLI OCCHIONERO HANNO "SCHEDATO L'INTERO SISTEMA DEL POTERE ITALIANO” - UNA RETE CHE I DUE HANNO CERCATO DI COPRIRE: DURANTE LE PERQUISIZIONI, FRANCESCA MARIA HA DISTRUTTO UNA SMART CARD DAVANTI AGLI OCCHI DELLA POLIZIA E HA DIGITATO PIÙ VOLTE LA PASSWORD SBAGLIATA PER ACCEDERE A UN PC COSÌ DA BLOCCARNE IL CONTENUTO). I DUE VENIVANO INFORMATI DA QUALCUNO DELLE EVOLUZIONI DELL'INCHIESTA NEI LORO CONFRONTI: ALLA VIGILIA DEGLI ARRESTI GIULIO STAVA PER TRASFERIRSI ALL'ESTERO - LA FOTO DI OCCHIONERO CON L'EX AMBASCIATORE USA MEL SEMBLER

1. "SCHEDATO L'INTERO SISTEMA DEL POTERE ITALIANO”

Marco Mensurati e Fabio Tonacci per Repubblica.it

 

giulio occhionerogiulio occhionero

L'intero sistema di potere italiano era tenuto sotto controllo da un "gruppo di soggetti" al servizio di "interessi oscuri ed illeciti". Da anni. A questa inquietante conclusione è giunta la procura di Roma che questa mattina ha arrestato due fratelli, Giulio e Francesca Maria Occhionero, con le accuse di "procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato; accesso abusivo a sistema informatico; e intercettazione illecita di comunicazioni informatiche".

 

Il telefononino di Renzi. Negli anni, almeno dal 2011, i due fratelli hanno hackerato e rubato dati, documenti e informazioni, "anche riservate", dalle caselle postali di decine e decine di politici. Tra gli obiettivi c'è anche l'ex premier Matteo Renzi, a cui avrebbero bucato direttamente la casella del suo account Apple matteorenzi@me (da cui si può accedere al contenuto riservatissimo dello smartphone) e l'attuale presidente della Banca centrale europea Mario Draghi.

 

francesca maria occhionerofrancesca maria occhionero

Ma non solo. Nell'elenco delle vittime degli Occhionero, gli investigatori del Cnaipic della polizia Postale hanno trovato di tutto, dal comandante della Guardia di Finanza, il generale Saverio Capolupo all'arcivescovo monsignor Gianfranco Ravasi. E poi i massimi esponenti di tutti i centri di potere del paese, politici, professionisti, sindacalisiti, imprenditori, costruttori.

 

Il sistema. L'indagine prende il via nel marzo del 2016 quando l'addetto alla sicurezza dell'Enav, Francesco Di Maio si insospettisce per una mail ricevuta dalla casella di un noto professionista romano il professor Ernesto Staiano, con il quale l'Ente dell'aviazione non aveva mai avuto nulla a che fare.

 

Di Maio l'ha fatta analizzare: l'indagine ha mostrato che l'indirizzo Ip del computer che aveva mandato il messaggio sospetto apparteneva a "un nodo di uscita della rete di anonimazione Tor" e che l'indirizzo del professor Staiano faceva parte di una serie di indirizzi di noti studi professionali "agganciati" con il phishing.

MEL SEMBLER GIULIO OCCHIONERO  MEL SEMBLER GIULIO OCCHIONERO

 

 

La mail in questione ovviamente conteneva un virus, un malware denominato EyePiramid, in grado di inoltrare presso un altro server localizzato negli Stati Uniti tutto il contenuto del dispositivo infettato. In questo modo, in sostanza, gli Occhionero erano in grado di fare una copia del contenuto dei vari apparecchi e di sapere cosa l'utente stava digitando sulla tastiera.

 

"Una volta installato - scrive il Gip Maria Paola Tomaselli - il malware non solo garantisce all'attaccante il totale controllo del sistema infettato ma permette la totale sottrazione di documenti e di altre informazioni, incluse quelle riservate, prima che la vittima possa accorgersene".

 

Cyber SecurityCyber Security

Schedati 18.327 nomi. Le successive analisi sul malware riscontrato non solo hanno condotto gli investigatori ai due fratelli Occhionero, ma hanno anche schiuso uno scenario da allarme rosso, perché nei server dei due - che evidentemente archiviavano ogni dettaglio rubato -  c'era, dossierata, l'intera mappatura sinottica del potere italiano: dal 2011 all'agosto del 2016, i due avevano schedato i computer di 18.327 target, ottenendo in 1793 casi anche le password (infezioni andate a segno) e dunque i relativi dati personali e riservati. Che venivano "rubati" e poi archiviati con metodo spionistico suddividendoli sotto 122 campi di interesse ("politica", "affari", "massoneria"). I target venivano anche geolocalizzati. Nell'archivio c'è anche l'indirizzo mail da cui è partito l'attacco. Nel caso di Renzi, ad esempio, il "last sender" è statoantoniaf@poste.it.

cyber security cyber security

 

I legami con la P4. Le vittime erano principalmente di due categorie: 1) membri della massoneria (di cui Giulio Occhionero era membro); 2) politici. Ed è proprio analizzando la prima categoria che gli inquirenti hanno avuto l'ennesima sorpresa di questa indagine: "I dati carpiti dalle macchine compromesse venivano inviati in automatico a quattro indirizzi mail che risultavano emersi già nell'inchiesta della P4, dei pm Woodcock e Curcio nel 2011.

 

Su tali indirizzi veniva fatto dossieraggio illecito con modalità del tutto analoghe". In quelle indagini non si riuscì ad arrivare all'identità di chi era dietro all'EyePiramid. Obbiettivo che è stato invece raggiunto dal pm Eugenio Albamonte grazie alla collaborazione con l'Fbi: era in America infatti che i due Occhionero facevano perdere le proprie tracce, grazie ad appositi servizi di occultamento dell'identità.

henry john woodcockhenry john woodcock

 

L'indagine a questo punto dovrà rispondere ad alcune domande: come è stato possibile bucare con tanta facilità account e apparecchi che lo Stato dovrebbe garantire come inattaccabili? Che cosa è stato trafugato, quali documenti, quali informazioni? Che tipo di utilizzo ne veniva fatto? Chi era il destinatario finale di tutto quel materiale?

Mentre per il filone "massonico" gli inquirenti sono orientati a credere che Occhionero volesse solamente acquisire informazioni per consolidare la sua posizione (appartiene alla Loggia del Goi del Lazio) meno chiara è la pista sul versante politico. Gli investigatori mantengono il massimo riserbo, ma nel capo di imputazione si parla esplicitamente di "notizie concernenti la sicurezza dello stato".

 

DRAGHI RENZIDRAGHI RENZI

La talpa. Il sistema creato dai fratelli Occhionero, dunque, era enorme. Tanto che il Gip si rifiuta di credere che i due fratelli facessero tutto. "Il ricorrere di alcuni indizi probatori lascia intendere che questa vicenda non sia il frutto dell'isolata iniziativa dei due ma che si collochi in un contesto più ampio", un contesto a cavallo tra politica, massoneria e finanza.

 

 

Una rete di potenti che i due Occhionero hanno cercato disperatamente di coprire (durante le perquisizioni, Francesca Maria ha distrutto una smart card davanti agli occhi della Polizia e ha digitato più volte la password sbagliata per accedere a un pc così da bloccarne il contenuto) e dalla quale hanno ottenuto protezione. Il gip parla apertamente di una "rete di contatti che consente agli arrestati di acquisire informazioni riguardo al presente procedimento penale". I due, insomma, venivano informati da qualcuno delle evoluzioni dell'inchiesta nei loro confronti, tanto che alla vigilia degli arresti Giulio stava cercando di trasferirsi all'estero.

saverio capoluposaverio capolupo

 

2. PREMIATA DITTA FRATELLI OCCHIONERO

Maria Antonietta Calabrò per http://www.huffingtonpost.it/

Una dei due arrestati, la signora Francesca Maria Occhionero, è cittadina americana (nata a Medford), essendo nata negli States, e lì è cresciuta con la famiglia d'origini. Entrambi i fratelli sono residenti a Londra. L’ingegnere nucleare Giulio era pronto a lavorare a Londra per importanti istituzioni finanziarie.

 

La società dei due arrestati, Westlands Securities (della quale fanno parte i server per la gestione del malware utilizzato) ha lavorato come consulente per il governo americano in alcune infrastrutture del porto di Taranto. Anche i server in cui venivano accumulati i dati erano negli Stati Uniti. Ma è stato proprio grazie alla collaborazione dell’Fbi che è stata impedita la distruzione del materiale. Ed è stata già avviata rogatoria negli Stati Uniti per recuperarlo.

ALFREDO  DANESI GIULIO OCCHIONERO ALFREDO DANESI GIULIO OCCHIONERO

 

Ultimi Dagoreport

luca zaia matteo salvini francesco acquaroli conte bonelli schlein fratoianni matteo ricci

DAGOREPORT - DALLA RIFORMA ELETTORALE AL RIMPASTO DI GOVERNO, IL FUTURO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È APPESO COME UN CACIOCAVALLO AL SUO PRIMO TEST CRUCIALE: LE REGIONALI – SCATENEREBBE UNO SCONQUASSO NELLA LITIGIOSA COALIZIONE DI GOVERNO SE FRATELLI D'ITALIA DOVESSE PERDERE LE MARCHE, DOVE LA RICONFERMA DEL MELONIANO ACQUAROLI E' INCERTA - A QUEL PUNTO, A NOVEMBRE, LA MELONA VORRÀ ASSOLUTAMENTE IMPORRE UN CANDIDATO ALLA FIAMMA NEL VENETO LEGHISTA - LA DUCETTA HA BEN RAGIONE DI PRETENDERLO: MALGRADO IL SUO 28-29%, ATTUALMENTE FDI GOVERNA SOLO IN TRE REGIONI: MARCHE, ABRUZZO E LAZIO - PER FARCELA, LA DUCETTA DOVRA' CONVINCERE LUCA ZAIA AD APPOGGIARE, COL 40% DI CONSENSI DI CUI GODE LA SUA LISTA, IL SUO CANDIDATO ALLA PRESIDENZA - NEL CASO IN CUI IL "DOGE" NON ACCETTI LA PROPOSTA, A QUEL PUNTO, GIÀ TAGLIATO FUORI DA SALVINI, LE AMBIZIONI DI ZAIA DI RICOPRIRE UN DOMANI LA PRESIDENZA DELL'ENI O MAGARI LA CARICA DI MINISTRO DOVRA' RIPORLE NEL CASSETTO DEI SOGNI...

stefano belingardi clusoni belen rodriguez

DAGOREPORT - LA ''FARFALLINA'' DI BELEN È TORNATA A BATTERE. DOPO UN’ESTATE TURBOLENTA DI SCAZZI E POLEMICHE, PER LA "SCIO-GIRL" ARGENTINA È ARRIVATO UN NUOVO E AITANTE  BELLIMBUSTO - LUI È STEFANO BELINGARDI CLUSONI, ARCHITETTO MILANESE CHE, CON IL SUO STUDIO "BE.ST", NEGLI ULTIMI ANNI HA RIDISEGNATO LO SKYLINE DELLA CITTÀ MENEGHINA - GALEOTTO UN LOCALE IN SARDEGNA, DOVE I DUE SONO STATI PIZZICATI A BACIARSI CON PASSIONE, INCURANTI DEGLI SGUARDI INDISCRETI - A CONFERMARE LA LIASON È LA STESSA BELEN CON UN CAROSELLO DI FOTO SU INSTAGRAM SULLE SUE "HERMOSAS VACACIONES” -DALLO SCAZZO CON IL BENZINAIO ALLE PATATINE LANCIATE IN UN LOCALE: L’ESTATE IRREQUIETA DELL'EX DI CORONA E DE MARTINO - VIDEO

stefano de martino striscia la notizia antonio ricci gerry scotti la ruota della fortuna pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - PIER SILVIO, QUESTA VOLTA, HA VINTO. PIAZZARE LA “RUOTA DELLA FORTUNA” NEL VUOTO PNEUMATICO DELLA PROGRAMMAZIONE ESTIVA, È STATA UNA MOSSA SCALTRA ALL’INSEGNA DI UN SOLO IMPERATIVO: FIDELIZZARE IL PUBBLICO DEI TELE-MORENTI - L’OPERAZIONE È RIUSCITA, IL PAZIENTE È ANCORA IN VITA, MA È SOLO IL PRIMO ROUND DI UNA GUERRA ANCORA MOLTO LUNGA: GIÀ IN SOVRAPPOSIZIONE, IERI SERA, “AFFARI TUOI” ERA LEGGERMENTE IN VANTAGGIO SUL PROGRAMMA DI GERRY SCOTTI, E LA SCELTA DI FAR RIPARTIRE LA TRASMISSIONE DI DE MARTINO DI MARTEDÌ, ANZICHE' DI LUNEDI', HA LASCIATO INTERDETTI GLI ADDETTI AI PALINSESTI - COMUNQUE VADA IL DUELLO NEI PROSSIMI DUE MESI, “PIER DUDI”, ALLA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, ERA STATO CATEGORICO: "'STRISCIA LA NOTIZIA' INIZIERÀ A NOVEMBRE. ANCHE SE CIÒ CHE VA IN ONDA, E NON SARÀ COSÌ, DOVESSE FARE UN TRILIONE DI ASCOLTI" - GLI ESORDI CON MARIA DE FILIPPI, IL FLOP ALL'''ISOLA DEI FAMOSI'' CONDOTTA DALLA MARCUZZI, PRESTA CHE LO SBOLOGNA E LA RISCOSSA CON CASCHETTO (E TANTI ''PACCHI'' A MO' DI CULO): L'IRRESISTIBILE ASCESA DI STEFANO DE MARTINO, ALFIERE DI RAI-MELONI, CHE SOGNA IL FESTIVAL DI SANREMO - VIDEO

vladimir putin kim jong un xi jinping donald trump

DAGOREPORT – L’UNICO RISULTATO REALE OTTENUTO DA TRUMP NEI PRIMI 8 MESI DEL SUO SECONDO MANDATO È STATO RIABILITARE PUTIN: APPLAUDENDOLO IN ALASKA, HA RILEGITTIMATO LA MALCONCIA RUSSIA COME POTENZA MONDIALE, RAFFORZANDO LA FIGURA DEL “MACELLAIO DI MOSCA” (COPYRIGHT BIDEN) - DOPO TANTO PENARE E PROMESSE SCRITTE SULLA SABBIA, TRUMP SPERAVA DI OTTENERE ALMENO UNA TREGUA AEREA SULL’UCRAINA. E INVECE “MAD VLAD” HA FATTO SPALLUCCE E, TUTTO GAUDENTE, SI E' SCAPICOLLATO IN CINA ALLA CORTE DEL SUO VERO PADRONE, XI JINPING  – DISPIACE PER TRAVAGLIO MA LA RUSSIA NON HA ANCORA VINTO LA GUERRA: L’AVANZATA IN UCRAINA È SOLO PROPAGANDA. TRANNE DUE REGIONI E QUALCHE VILLAGGIO CONQUISTATO IN DONBASS, IN REALTÀ IL FRONTE È IMMOBILE DA MESI (A MOSCA NON BASTANO LE TRUPPE NORDCOREANE, ORA E' COSTRETTA A RECLUTARE IN PATRIA, DOPO I GALEOTTI, ANCHE LE DONNE IN CARCERE) – LA PRESSIONE SU PUTIN DEL MEDIATORE ERDOGAN E DI MODI PER UNA TREGUA IN UCRAINA - IL LEADER INDIANO, INCAZZATO CON “MAD VLAD” CHE LODA E IMBRODA XI E GLI FA FARE LA FIGURA DELL’AMICO SFIGATO, FA PRESENTE CHE L'ALLEANZA DELLO SCO E' SOLO ''TATTICA MA NON STRATEGICA'. MA UN DOMANI CHISSA'... 

trump meloni minzolini il giornale

DAGOREPORT - AVVISATE LA “TRUMPETTA” MELONI: L’ATTACCO PIÙ FEROCE AL BULLO DELLA CASA BIANCA LO SFERRA “IL GIORNALE” DIRETTO DAL SUO BIOGRAFO, ALESSANDRO SALLUSTI – L’ARTICOLO LO FIRMA QUEL VECCHIO VOLPONE DI MINZOLINI: “TRUMP HA SOSTITUITO IL CEMENTO DEI VALORI DI LIBERTÀ E DI DEMOCRAZIA CON IL DENARO, IL BIECO INTERESSE, LOGORANDO L'UNITÀ IDEALE DI QUESTA PARTE DEL MONDO” – “UNA TRAGEDIA PER CHI CREDE ANCORA NELL'OCCIDENTE. SOLO L'UNITÀ EUROPEA, LA DISPONIBILITÀ DELLE DEMOCRAZIE DEL VECCHIO CONTINENTE AD ASSUMERSI RESPONSABILITÀ MAGGIORI RISPETTO AL PASSATO, PUÒ FAR APRIRE GLI OCCHI ALL'ALLEATO” - L'ESATTO CONTRARIO DI QUELLO CHE VUOLE LA "PON PON GIRL" ITALIANA DI TRUMP, STRENUAMENTE CONTRARIA AI “VOLENTEROSI" (QUANTO DURERA' LA PRESENZA DELLA FIRMA DI MINZO SU "IL GIORNALE"?)

merz emmanuel macron

DAGOREPORT – ’STO CANCELLIERE TEDESCO È PROPRIO BRAVO A DARE UNA MANO ALLA GEOPOLITICA BALLERINA DI GIORGIA MELONI - L'HA IMPARATO A SUE SPESE MACRON, CHE AVEVA RIVOLTO ALLO SPILUNGONE CRUCCO DUE RICHIESTE: IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO DI PALESTINA. INVITO RISPEDITO AL MITTENTE: ''NON CI SONO I PRESUPPOSTI" – LA SECONDA: LA DISPONIBILITÀ DELLA GERMANIA A INVIARE SOLDATI “BOOTS ON THE GROUND” CON I VOLENTEROSI DI FRANCIA E GERMANIA IN UCRAINA A SALVAGUARDIA DELLA FUTURA TREGUA - PRIMA MERZ AVEVA APERTO, POI CON UNA GIRAVOLTA COME NEANCHE ROBERTO BOLLE, HA CAMBIATO IDEA, BATTIBECCANDO CON LA SUA CONNAZIONALE URSULA VON DER LEYEN, DIVENTATA GUERRAFONDAIA - COSI' LA DUCETTA, UNA VOLTA SCHIZZATA DA MACRON, PER NON FINIRE ISOLATA, SI ERA ATTACCATA ALLA GIACCHETTA DI MERZ, SI E' RITROVATA SBROGLIATA LA MATASSA CHE LA VEDE IN CONFLITTO COL DUO DEI ''VOLENTEROSI''...