millennials

IL FUTURO DELLA SINISTRA E’ NEI GIOVANI? AVETE FATTO MALE I CONTI - I RAGAZZI ITALIANI SONO I MENO “DE’ SINISTRA” DELL’EUROPA OCCIDENTALE - I NOSTRI UNDER 30 SONO EUROSCETTICI, POCO PROGRESSISTI SUL FRONTE DEI DIRITTI CIVILI E I MENO CONVINTI CHE GLI IMMIGRATI POSSANO RENDERE L'ECONOMIA PIU' FORTE 

Dino Amenduni per https://www.wired.it

 

LONDRA - MANIFESTANTI CONTRARI ALLA BREXIT

“I giovani sono più di sinistra, gli anziani sono più di destra”. È una frase che potrebbe essere un luogo comune, oppure una tendenza storicamente radicata e che oggi sembra avere anche qualche connotazione demografica oltre che anagrafica (basti pensare al comportamento di voto dei cittadini inglesi sulla Brexit o degli americani nella recentissima campagna elettorale per il Midterm). Eppure, questa frase che sembra descrivere una regola quasi universale nelle democrazie avanzate ha la sua autorevole eccezione nell’Europa occidentale: l’Italia.

 

LONDRA - MANIFESTANTI CONTRARI ALLA BREXIT

È ciò che emerge da una recente ricerca svolta nella seconda metà del 2017 e pubblicata dal Pew Research Center, autorevole think tank americano, che ha cercato di verificare la collocazione politica dei cittadini europei più giovani e più adulti proprio con l’obiettivo di verificare se le nuove generazioni sono più progressiste rispetto alla media. I paesi in esame sono Danimarca, Francia, Germania, Italia, Olanda, Spagna, Svezia e Regno Unito.

 

Il risultato è generalmente in linea con le aspettative: “Le persone più giovani nell’Europa occidentale […] tendono a essere più di sinistra, più progressisti nelle loro idee sociali e politiche, più recettivi nei confronti degli immigrati e più favorevoli nei confronti dell’Unione Europea”, scrivono Laura Silver e Courtney Johnson, le due ricercatrici del Pew che si sono occupate della divulgazione dei risultati della ricerca. In Italia però sono stati registrati alcuni dati che differiscono, e di molto, rispetto all’andamento generale.

millennials

 

In primo luogo, i cittadini sotto i 30 anni che si dichiarano di sinistra sono pari al 28%, ed è la stessa cifra rilevata tra gli over 50. I dati non sono così bassi in termini assoluti (di fatto gli adulti italiani sono i più “di sinistra” nell’Europa Occidentale), ma di certo sono in contraddizione con la tendenza generale.

 

Le altre tre tabelle pubblicate dal Pew Research Center mettono in luce questa tendenza più “conservatrice” dei giovani italiani in modo ancora più profondo. L’orientamento degli under 30 italiani rispetto ai diritti civili è sì più progressista rispetto a quello degli adulti (20 punti in più sul consenso rispetto alla possibilità che una coppia omosessuale adotti bambini, per fare un esempio), ma lo è largamente meno rispetto ai paesi oggetto della ricerca (58% in Italia contro il 73% della Germania, il 79% della Francia, l’84% del Regno Unito e addirittura il 90% della Spagna o della Svezia, nazione che pur aveva fatto registrare dati analoghi rispetto a quelli italiani sulla collocazione politica di giovani e adulti).

millennials3

 

I giovani italiani sono i meno convinti della possibilità che gli immigrati possano rendere la nostra economia più forte sia in termini assoluti (52%, con tutti gli altri paesi che registrano dati più alti di almeno 25 punti percentuale) sia in termini relativi nel confronto generazionale: gli adulti non sono poi così tanto più chiusi sulla specifica questione.

 

Il dato forse più clamoroso riguarda però l’orientamento nei confronti della permanenza del nostro paese all’interno dell’Unione Europea. Non solo gli italiani sono i cittadini più euroscettici in assoluto (come era già stato dimostrato da un recente aggiornamento dei dati dell’Eurobarometro del Parlamento Europeo, i quali indicavano addirittura un’Italia che si muoveva in direzione opposta rispetto alle altre comunità nazionali che compongono l’Europa politica), ma addirittura i giovani riescono ad avere ancora meno fiducia nell’Unione Europea rispetto agli adulti, seppur di pochissimo.

 

MILLENNIALS1

Ironia della sorte: il paese in cui i giovani sono più favorevoli all’Europa rispetto agli adulti è anche quello che ha deciso due anni fa di uscirne, spinto proprio dalla propensione euroscettica delle generazioni più anziane: è il Regno Unito, il cui attaccamento all’Europa è comunque molto superiore a ciò che il Pew registra per l’Italia.

 

Cosa possono suggerire questi dati?

Primo, che in Italia potrebbe non esserci alcun effetto di trascinamento pro-Europa e pro-Euro da parte dei giovani in vista della prossima campagna elettorale per le Europee del maggio 2019. Sarà molto difficile assistere a una polarizzazione generazionale come è accaduto nel caso della Brexit o come è possibile registrare negli Stati Uniti a favore dei democratici.

 

inguaribili millennial

Secondo, mobilitare l’elettorato più giovane per le campagne su temi “di sinistra” continua a essere una buona idea, ma i risultati potrebbero essere assai più modesti rispetto a ciò che si potrebbe ottenere con strategie simili in altri paesi dell’Europa occidentale.

 

Terzo, sembra che il fil rouge che potrebbe spiegare questa tendenza più conservatrice dei giovani italiani sia rappresentato dalla paura del futuro, del diverso e da una certa sensazione di abbandono che i giovani sentono di voler denunciare nei confronti delle istituzioni politiche, Europa in primis;

 

MILLENNIAL ANNOIATI

Premettendo questi dati, in che modo dovrebbero comportarsi le forze progressiste pr riguadagnare la fiducia dei giovani? La “sinistra” deve moderarsi per evitare di perdere il voto della parte più conservatrice dei giovani, o al contrario deve provare a radicalizzare la propria proposta, il proprio linguaggio, i processi di rinnovamento della propria classe dirigente per provare a guidare un processo di slittamento delle opinioni degli elettori più giovani verso posizioni più progressiste?

immigrati senza biglietto

 

Il tema è aperto, e non di facile soluzione, anche se alcune storie provenienti dalle elezioni di metà mandato negli Stati Uniti sembrerebbero invitare a un maggiore coraggio.

braccianti1 immigrati

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."