È GERMANIA MA SEMBRA ITALIA! – UN’INTERA NAZIONE BLOCCATA DAGLI SCIOPERI DEGLI AEREI E DEI TRENI – DA UNA SETTIMANA PILOTI E MACCHINISTI SI DANNO LA STAFFETTA – PER LUFTHANSA È L’OTTAVO STOP DA APRILE

I macchinisti tedeschi hanno paralizzato il 70% del trasporto su binari e hanno causato danni per 10 milioni alla Deutsche Bahn. Chiedono un aumento del 5% in busta paga. I piloti hanno lasciato a terra 166mila passeggeri. Si oppongono all’innalzamento dell’età pensionabile…

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Tonia Mastrobuoni per “la Stampa

 

angela merkel al vertice di milano angela merkel al vertice di milano

Se una cosa del genere fosse successa in Italia, possiamo solo immaginare i titoloni sui giornali tedeschi, conditi da foto dei passeggeri inferociti e spiaggiati sulle moquette degli aeroporti. Teatro della staffetta incredibile che sta paralizzando da una settimana i trasporti via terra e via cielo, è invece la Germania, il Paese che ha fatto dell’efficienza una virtù nazionale.

 

I tabloid la chiamano il «ping-pong» per non dover ammettere che si tratta di un disastro organizzato: i sindacati coinvolti hanno candidamente ammesso che l’alternanza tra sciopero degli aerei e dei treni è concordata.

 
Da mercoledì scorso i macchinisti e i piloti tedeschi stanno orchestrando la loro astensione dal lavoro in modo tale che appena finisca lo stop dei treni ricominci quello degli aerei e viceversa. La motivazione? Per il bene dei viaggiatori: così si organizzano meglio, hanno dichiarato. Ma il governo è pronto a intervenire con una legge, come ha chiarito ieri un portavoce di Angela Merkel. L’obiettivo è introdurre il principio «un’azienda, un contratto». Proprio per evitare che alcune categorie di lavoratori formino sindacati ad hoc, magari minoritari ma capaci di paralizzare intere aziende.

angela merkel magna angela merkel magna


Al momento - dalle 13 di ieri fino alla mezzanotte di oggi - stanno scioperando i piloti di Lufthansa. Due terzi dei voli sono stati cancellati - 1510 su 2330 - e hanno colpito 166 mila passeggeri. Fino a domenica dovevano essere coinvolti soltanto i voli di corto e medio raggio, ma a sorpresa il sindacato dei piloti ha fatto sapere all’ultimo momento che avrebbero incrociato le braccia anche i colleghi delle tratte a lungo raggio. Il capo della rappresentanza dei piloti Vereinigung Cockpit (Vc), Markus Wahl, ha spiegato che «ampliamo lo sciopero per dare un segnale più forte». 


È già l’ottavo sciopero dei piloti da aprile, i danni per la compagnia di bandiera tedesca ammonterebbero secondo alcuni analisti già a circa 100 milioni di euro (calcoli di Equinet Bank). Vc sta tentando di bloccare l’aumento dell’età pensionabile: Lufthansa vorrebbe alzare l’asticella a 61 anni, in media i piloti si ritirano a 59 ma possono richiedere l’assegno previdenziale già a 55 anni.

sciopero dei piloti lufthansa sciopero dei piloti lufthansa


Il loro sciopero, tuttavia, segue quello dei macchinisti che nello scorso fine settimana ha paralizzato il 70% del trasporto sui binari in tutto il Paese, anche quello locale in molte città. Il capo del sindacato Gewerkschaft der Lokfuehrer (Gdl), Claus Weselski, ha annunciato già che la protesta potrebbe riprendere nel prossimo fine settimana. Sarebbe la sesta astensione dal lavoro in pochi mesi. In macchinisti incrociano le braccia perché chiedono un aumento in busta paga del 5%, ma il muro contro muro con la Deutsche Bahn, le ferrovie tedesche, è totale.

 

piloti lufthansa piloti lufthansa

Inutile, per ora, anche l’appello del ministro dei Trasporti Alexander Dobrindt, che ha ricordato ai macchinisti che stanno bloccando il principale mezzo di trasporto in Germania. Secondo Deutsche Bahn i danni sono già ben oltre i dieci milioni di euro.
 

Ma i due scioperi seguono una settimana già caotica, in cui piloti e macchinisti hanno recitato lo stesso copione. Mercoledì scorso si sono fermati i treni, giovedì sono rimasti a terra 100 aerei di Germanwings, la controllata di Lufthansa, creando disagi per 13 mila passeggeri. Il tabloid «Bild» parlava ieri di un Paese «in ostaggio» di due piccoli ma potentissimi sindacati.

 

Treni tedeschi Treni tedeschi

E il portavoce di Merkel, Georg Streiter, ha detto che «questi scioperi dimostrano che ci sono molti buoni motivi per fare una legge per l’unità tariffaria». In altre parole, il governo vuole costringere sindacati che concorrono nelle stesse aziende a un’unica trattativa contrattuale. Chi ha più iscritti, negozia.

 

 

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