ospedali

LA GRANDE FUGA DAGLI OSPEDALI: TRA BLOCCHI DELLE ASSUNZIONI E NUMERI CHIUSI NELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE NEI PROSSIMI DIECI ANNI RISCHIANO DI SPARIRE 40MILA SPECIALISTI (SOPRATTUTTO CHIRURGHI, GINECOLOGI, PEDIATRI, INTERNISTI, SPECIALITÀ DELLE QUALI NON SI PUÒ FARE A MENO)

OSPEDALIOSPEDALI

Paolo Russo per “la Stampa”

 

Dopo una passeggera crisi di vocazione i ragazzi hanno ripreso a fare a spinte per entrare nelle facoltà di medicina, ma tra blocchi delle assunzioni e numeri troppo chiusi nelle ancora più ambite scuole di specializzazione nei prossimi dieci anni dai nostri ospedali rischiano di sparire 40mila camici bianchi.

 

Una desertificazione di ambulatori e corsie che, insieme agli altri 16mila medici di famiglia mancanti da qui a sette anni, rischia di mandare in tilt il nostro sistema di assistenza sanitaria. Anche perché a mancare all' appello saranno soprattutto chirurghi, ginecologi, pediatri, internisti, specialità delle quali non si può fare a meno.

 

sala operatoriasala operatoria

A lanciare l' allarme sulla fuga dagli ospedali d' Italia è uno studio condotto dall' Anaao, il più forte sindacato di categoria, pronto allo sciopero sotto le feste se il governo non metterà sul piatto proposte concrete per arginare il problema e soldi per rinnovare un contratto fermo al palo da sette anni.

 

Intanto i numeri dello studio parlano chiaro: tra il 2021 e il 2015 dalle attuali circa diecimila uscite l' anno si passerà a oltre 5.600 pensionamenti, perché attaccheranno il camice al chiodo i dottori figli del baby boom. Così in un decennio andranno in quiescenza 47.300 specialisti ospedalieri più 8.200 universitari e specialisti ambulatoriali. In tutto un esodo di 55.500 medici.

LISTE DI ATTESA OSPEDALELISTE DI ATTESA OSPEDALE

 

E siccome vige il parziale blocco delle assunzioni, che consente di sostituire solo un camice bianco su quattro, significa che all' appello mancheranno appunto 40mila dottori. Nemmeno a dire che a contenere le perdite serviranno gli stanziamenti dell' ultima legge di stabilità, visto che servono a stabilizzare settemila precari che già lavorano e non ad assumere nuova forza lavoro. Lo stesso dicasi delle tremila assunzioni programmate lo scorso anno dal Governo, quasi tutte ferme al palo perché la maggioranza delle regioni si è guardata bene dal presentare i dati sui propri fabbisogni.

 

Così nei nostri ospedali i medici iniziano a scarseggiare e a mettere sempre più capelli bianchi. Già oggi quasi la metà di loro, per l' esattezza il 48,7%, ha più di 55 anni, con gli ultrasessantenni sopra quota 20% mentre i giovani tra i 30 e i 34 anni sono appena l' 1,7%. «Medici più anziani di noi in Europa non li ha nessuno e nel mondo siamo secondi dietro solo ad Israele», rimarca il Vice segretario nazionale vicario dell' Anaao, Carlo Palermo, tra i curatori dell' indagine ancora inedita. E non trovando sbocchi in Italia sempre in maggior numero ripiegano il camice in valigia ed emigrano all' estero.

 

intervento chirurgicointervento chirurgico

A richiedere la documentazione per poter esercitare oltre confine erano solo in 369 nel 2009, sono diventati 1.836 lo scorso anno. «Ognuno di loro è costato sui 150mila euro per la formazione, è come dire che regaliamo 1.800 Ferrari l' anno agli altri Paesi», sottolinea Palermo.

 

Ma carenza e invecchiamento della nostra classe medica non sono solo colpa dei blocchi delle assunzioni imposti dalla finanziarie degli ultimi anni. A fare il resto c' è anche un «imbuto formativo», che a fronte di richieste d' ingresso sempre più pressanti e pensionamenti sempre più massicci continua a lesinare con il contagocce i posti disponibili nelle scuole di specializzazione. Oggi le porte si aprono a 6.100 laureati in medicina mentre ce ne sarebbe bisogno di 7.900 l' anno.

 

Come dire che continuando di questo passo in un decennio, qualora si tornasse pure ad assumere a piene mani, mancherebbero pur sempre quasi 20mila neo-specializzati a rimpiazzare chi esce.

 

OSPEDALE SAN CAMILLOOSPEDALE SAN CAMILLO

Intanto già ora quelli che ci sono non bastano. La riprova viene dalle oltre settemila segnalazioni sul mancato rispetto dello stop ai turni massacranti imposto dalla direttiva europea sull' orario di lavoro. Denunce che minacciano ora di avviare altrettanti ricorsi.

Ultimi Dagoreport

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...