monte san giusto

“HA UCCISO IL LADRO? CI HA SOLO DIFESO” – IL PAESE DI MONTE SAN GIUSTO, NEL MACERATESE, SI SCHIERA CON IL CARABINIERE INDAGATO PER OMICIDIO COLPOSO - "TROPPI FURTI, ORA ABBIAMO DECISO DI REAGIRE. RAZZISTI NOI? MA GUARDATEVI INTORNO" - I COMMENTI AL BAR: "AL POSTO DELL’APPUNTATO AVREI FATTO LA STESSA COSA"

MONTE SAN GIUSTOMONTE SAN GIUSTO

Marco Imarisio per il Corriere della Sera

 

Anche lo striscione che sventola sulle mura del centro storico ha qualcosa di antico. La richiesta di avere più carabinieri e meno ladri è accompagnata dal disegno delle due categorie. I primi sono rappresentati con il cappello a pennacchio, gli altri hanno sembianze da Banda Bassotti. Come si faceva una volta.

Monte San Giusto è uno di quei posti dove la ferocia e i dilemmi della vita moderna non sembrano avere diritto d' asilo.

 

Le botteghe nelle vie strette, le piccole chiese e il palazzo comunale che è la copia più piccola del municipio di Urbino, lo rendono uno di quei paesini da idillio dell' Italia profonda e di mezzo. «Siamo un' isola felice ai margini del grande caos nostrano» dice il sindaco Andrea Gentili. «Almeno ci illudevamo di essere così».

 

È successo la notte del 25 febbraio. Nei giorni precedenti c' erano stati alcuni furti in casa. I carabinieri in borghese vedono un ragazzo che corre velocemente verso una Fiat Bravo. Gli urlano di fermarsi.

 

Secondo la versione dei militari, lui mette in moto e punta verso di loro a grande velocità.

L' appuntato capo pattuglia viene strattonato dal collega che lo vuole togliere dalla traiettoria. E in quel movimento dalla sua pistola parte un colpo, uno solo. Un calibro 9 parabellum che prima trapassa la lamiera e poi colpisce alla testa l' uomo al volante. Si chiama Klodjan Hysa, ha 34 anni.

 

Morirà dopo due giorni di agonia. La magistratura ha ordinato una perizia balistica.

Nel bagagliaio della Bravo vengono trovati una mazza da baseball, un piede di porco, oggetti trafugati da alcune case della zona.

 

CARABINIERICARABINIERI

Sul bancone del bar Vogue la petizione con le firme degli abitanti ha ormai assunto la dimensione di un libro. Tra carta e online, sono ormai state superate le 2.500 adesioni, su un totale di 7.900 residenti. «Al posto dell' appuntato avrei fatto la stessa cosa» racconta Oriano Lattanzi, il titolare. «I furti sono la cosa peggiore, perché oltre ai soldi ti portano via anche i ricordi. Quell' uomo ci ha difeso da un ladro». È nata come una iniziativa per contribuire alle spese per la difesa del militare, nel frattempo indagato per omicidio colposo ed eccesso di legittima difesa.

 

Ma è subito diventata altro, con la creazione del comitato cittadino «Difendiamo i tutori dell' ordine». Manifestazioni spontanee, pioggia di solidarietà su Facebook all' appuntato, che ha 47 anni, da quindici lavora a Monte San Giusto, e ieri ha ripreso servizio. Naturalmente è arrivata anche la Lega Nord, con l' immancabile post di Matteo Salvini e un presidio davanti a caserma e municipio.

 

MONTE SAN GIUSTO 1MONTE SAN GIUSTO 1

«Sono due cose diverse. Noi non c' entriamo nulla con la politica, vogliamo starne lontani». Giuseppe Sardini, direttore commerciale di un' azienda di pelletteria, chioma bianca e completo elegante, è il promotore del comitato. Sostiene anche di essere il proprietario dell' ultimo appartamento che Hysa avrebbe cercato di ripulire. «Per fortuna c' era mio figlio, che ha acceso le luci e lo ha messo in fuga. È uno stillicidio continuo. Vivere così è inaccettabile, per questo abbiamo deciso di reagire. La solidarietà verso il carabiniere è il primo passo».

 

E il secondo? «Le ronde armate». Il mite sindaco Gentili, rappresentante di commercio, tessera del Partito democratico, eletto in una lista civica di centrosinistra, invita alla calma collettiva e ricorda in un sospiro i tempi non lontani in cui nella sua ormai ex isola felice «si viveva con la chiave nella porta». Poi sono arrivati i furti in casa, che vanno a ondate, di paese in paese.

 

L' ultima ha raggiunto Monte San Giusto con una notevole intensità, 12 casi in quindici giorni, tra febbraio e marzo. Il tappo è saltato subito, come se da tempo non reggesse più alla pressione. Anche il comando regionale dei Carabinieri ha capito che la faccenda ha preso una china scivolosa. Il generale Salvatore Favarolo ha ringraziato per la solidarietà mettendo in chiaro però che non ce n' è alcun bisogno. E intanto ha spedito in paese un paio di marescialli in più.

 

CARABINIERICARABINIERI

«Chi? Razzisti noi? Ma guardatevi intorno». Sardini risponde alle accuse dei pochi dissidenti indicando le lunghe fila di lavoratori di ritorno dai calzaturifici della zona. Sono tutti immigrati di origine pakistana, la maggior parte dei 1.400 cittadini stranieri che hanno residenza a Monte San Giusto.

 

«Passerà» sospira il sindaco. Ma questa settimana di tensione in un paesino adagiato sul fiume Chienti, in uno dei punti più belli delle civilissime Marche, può essere preso come un segno della radicalizzazione degli animi e dei tempi.

 

«A me fa rabbia vedere i picchetti della Lega Nord sotto il mio ufficio» conclude Gentili.

«La sicurezza è un tema che appartiene a tutti. Se restiamo fermi, ipergarantisti e benpensanti, lasciamo spazio al loro populismo». Che i buonisti stiano zitti, ha intimato Salvini commentando la morte di Klodjan Hysa. Qualunque sia il significato da dare all' aggettivo, nel piccolo mondo antico di Monte San Giusto non fiata nessuno.

 

Ultimi Dagoreport

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DIGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONI – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…