bruxelles attentati terroristi big

IDENTIFICATI I KAMIKAZE DELL’ATTENTATO A BRUXELLES: SONO I FRATELLI KHALID E IBRAHIM EL BAKRAOUI. IL TERZO UOMO, L’ARTIFICIERE DEL GRUPPO, SAREBBE NAJIM LAACHRAOUI - COME NEL CASO DEI FRATELLI KOUACHI, RESPONSABILI DELL’ATTACCO A CHARLIE HEBDO, E’ ANCORA UNA VOLTA IL FAMILISMO AMORALE A PARTORIRE TERRORISTI E STRAGISTI

1 - ATTACCO A BRUXELLES, IDENTIFICATI I KAMIKAZE DELL'AEROPORTO

Da www.repubblica.it

 

BRUXELLES ATTENTATI TERRORISTI BIG 1BRUXELLES ATTENTATI TERRORISTI BIG 1

Sono i fratelli Khalid e Ibrahim El Bakraoui i kamikaze che si sono fatti saltare in aria ieri all'aeroporto di Bruxelles. L'identificazione dei due é stata resa nota dalla polizia. Il terzo uomo - che compare nella foto con i due fratelli, attualmente ricercato - sarebbe l'artificiere del gruppo, secondo alcuni media locali.

 

L'uomo con il cappello nero e la giacca chiara,  sarebbe Najim Laachraoui, considerato l'artificiere di Parigi e identificato due giorni fa. Il suo dna era stato ritrovato sulle cinture esplosive utilizzate al Bataclan e allo Stade de france, il 13 novembre scorso. Perquisizioni, controlli in strada e Abitazioni private, posti di blocco. Per tutta la notte, le teste di cuoio, armi in mano, hanno battuto ogni angolo di Bruxelles per una caccia all'uomo che prosegue anche in queste ore.

uomo col cappello attentati a bruxellesuomo col cappello attentati a bruxelles

 

Secondo le ultime informazioni, che gli inquirenti stanno cercando di verificare, i tre uomini responsabili dell'attentato all'aeroporto sarebbero arrivati allo scalo con tre auto differenti: un taxi classico, una renault clio e un'audi s4 nera.

 

najim laachraouinajim laachraoui

Ma è la testimonianza di un tassista a rivelarsi molto preziosa, nelle ore immediatamente successive agli attacchi. L'uomo avrebbe riconosciuto due dei tre attentatori, per averli portato egli stesso fino all'aeroporto. Si tratta dei due uomini con una maglia e un guanto nero, ripresi dalle telecamere dello scalo, considerati i kamikaze di Zeventem. Il tassista, secondo quanto si è appreso, avrebbe riferito agli inquirenti l'indirizzo in cui ha caricato i due attentatori, affermando di essere rimasto sorpreso dal numero di bagagli che avevano con loro. L'uomo avrebbe anche costretto i due clienti a lasciare delle valige a casa.

Perquisizioni, controlli in strada e abitazioni private, posti di blocco. Per tutta la notte, le teste di cuoio, armi in mano, hanno battuto ogni angolo di Bruxelles per una caccia all'uomo che prosegue anche in queste ore.

 

Secondo le ultime informazioni, che gli inquirenti stanno cercando di verificare, i tre uomini responsabili dell'attentato all'aeroporto sarebbero arrivati allo scalo con tre auto differenti: un taxi classico, una renault clio e un'audi s4 nera.

 

khalid el bakraouikhalid el bakraoui

Ma è la testimonianza di un tassista a rivelarsi molto preziosa, nelle ore immdiatamente successive agli attacchi. L'uomo avrebbe riconosciuto due dei tre attentatori, per averli portato egli stesso fino all'aeroporto. Si tratta dei due uomini con una maglia e un guanto nero, ripresi dalle telecamere dello scalo, considerati i kamikaze di zeventem. Il tassista, secondo quanto si è appreso, avrebbe riferito agli inquirenti l'indirizzo in cui ha caricato i due attentatori, affermando di essere rimasto sorpreso dal numero di bagagli che avevano con loro. L'uomo avrebbe anche costretto i due clienti a lasciare delle valige a casa.

ibrahim el bakraouiibrahim el bakraoui

Una testimonianza che avrebbe dato il via a ispezioni e perquisizioni e avrebbe permesso di ritrovare all'aeroporto una terza bomba inesplosa. Alle rivelazioni del tassista sarebbe anche legata la grande operazione di polizia iniziata ieri e proseguita tutta la notte a schaerbeek. Durante le perquisizione sono stati ritrovati un ordigno esplosivo con all'interno chiodi, prodotti chimici e una bandiera dell'isis, mentre in serata all'aeroporto di bruxelles è stato rinvenuto altro esplosivo, costringendo le autorità a isolare nuovamente tutta la zona, per consentire agli artificieri di mettere al sicuro l'area.

 

2 - CARRELLI, GUANTI, VALIGIE ESPLOSIVE CACCIA AL TERZO UOMO COL CAPPELLO

attentati bruxelles terroristi 1attentati bruxelles terroristi 1

Giuseppe Guastella per il “Corriere della Sera”

 

Tutti e tre hanno i volti giovani incorniciati dalle barbe incolte, segno distintivo dei musulmani più osservanti, e i due che indossano i maglioni, neri come la tetra bandiera dell’ Isis, hanno la mano sinistra foderata da un guanto: sono gli attentatori che ieri hanno seminato la morte nell’aeroporto di Bruxelles così come li ha ripresi una telecamera di sorveglianza qualche attimo prima delle esplosioni.

attentati bruxelles 8attentati bruxelles 8

 

Due si sono fatti saltare in aria alle 7.50 uccidendo undici persone tra i passeggeri in attesa nell’atrio delle partenze; del terzo non si sa ancora nulla, la polizia lo sta cercando, come per ora non si sa niente neppure del kamikaze fattosi esplodere alle 9.11 nella stazione Maelbeek della metropolitana facendo un’altra strage, venti i morti, a due passi dalle sedi europee.

 

Che facessero parte di una o di più cellule terroristiche legate allo Stato Islamico pare che non ci siano dubbi. Lo «certifica» anche l’agenzia di stampa Amaq affiliata all’Isis che, subito dopo le due stragi che hanno insanguinato Bruxelles, ha diffuso in rete un comunicato in cui parla di «combattenti» che «hanno portato a termine una serie di attentati con cinture esplosive e ordigni» colpendo la capitale di «una nazione che partecipa alla coalizione contro lo Stato Islamico», aggiunge, per poi «rivelare» ciò che gli inquirenti già sapevano, ma dimostrando di avere notizie di prima mano, che i tre kamikaze avevano addosso proprio delle cinture esplosive.

attentati bruxelles 7attentati bruxelles 7

 

Un’azione terroristica che è maturata nello stesso brodo di coltura del terrore fondamentalista che ha partorito gli attentati che a novembre fecero 130 vittime a Parigi e che potrebbe avere una qualche connessione anche con l’arresto di venerdì scorso proprio a Bruxelles di Salah Abdeslam, che dopo essere finito in manette ha dichiarato di essere pronto a collaborare con gli investigatori belgi a patto di non essere estradato in Francia.

 

attentati bruxelles 6attentati bruxelles 6

Tra le due azioni terroristiche le coincidenze sono parecchie, a partire dai guanti neri dei due kamikaze dell’aeroporto Zaventem. Qualche giorno fa un rapporto consegnato dall’antiterrorismo al ministro dell’Intero francese segnalava che sui resti degli arti di due dei kamikaze di Parigi erano stati trovati i fili elettrici d’innesco dei detonatori delle bombe assicurati all’epidermide con strisce di nastro adesivo. E i guanti neri potrebbero essere serviti ai due attentatori dell’aeroporto proprio per nascondere i fili e il detonatore.

 

Stessa anche la tecnica delle cinture esplosive imbottite di chiodi e di bulloni che, scagliati come proiettili micidiali, hanno ucciso e ferito decine di persone. Ordigni che potrebbero avere imparato a costruire o su Internet oppure durante periodi di permanenza nei campi di addestramento dell’Isis in Siria. Gli insegnamenti dello Stato Islamico, però, vanno oltre la fabbricazione delle bombe o l’uso delle armi. Parecchie pubblicazioni reperibili in rete già dai tempi di Al Qaeda, infatti, spiegano ai «martiri» come confondersi tra gli occidentali per evitare di destare sospetti, ad esempio vestendosi all’occidentale, appunto.

 

 

said e cherif kouachi da ragazzisaid e cherif kouachi da ragazzikouachi coulibalykouachi coulibaly

L’immagine dei tre attentatori di Zaventem sembra confermare che i tre abbiano seguito questo consiglio. Un’altra coincidenza è rappresentata dalla sorte del terzo kamikaze dell’aeroporto (quello con cappello scuro e giaccone bianco) che, così come fece a novembre Salah Abdeslam, parrebbe aver abbandonato la sua cintura esplosiva senza innescarla e, di conseguenza, senza suicidarsi. Le indagini accerteranno se si è trattato di una mancata esplosione dovuta ad un difetto di fabbricazione dell’ordigno oppure, come è stato nel caso di Abdeslam, di un ripensamento dell’ultimo momento che avrebbe fatto fare marcia indietro al kamikaze facendogli preferire la via della fuga, anche se non proprio onorevole secondo i principi dell’Isis, a quella della morte.

said kouachisaid kouachi

 

Il borgomastro di Zaventem, Francis Vermeiren, ieri sera ha dichiarato che i tre attentatori «sono arrivati in taxi con delle valigie con all’interno le loro bombe» che, come si vede nella foto, hanno messo sui carrelli. Due delle bombe sono sicuramente esplose, l’ultima no: «Il terzo ha messo anche lui la valigia su un carrello ma deve aver avuto paura», ha detto il borgomastro. È su di lui che si stanno concentrando le ricerche della polizia, ha confermato il procuratore generale del Belgio Frédéric Van Leeuw in una conferenza stampa.

attentati bruxelles 3attentati bruxelles 3

 

Perquisite anche numerose abitazioni in vari distretti. In una a Schaerbeek, è stato scoperto un ordigno esplosivo contenente chiodi pronto a fare un’altra strage oltre a prodotti chimici del tutto simili a quelli impiegati nella fabbricazione di bombe artigianali, ma non per questo meno devastanti. Su tutto campeggiava una bandiera dello Stato Islamico.

cherif kouachicherif kouachi

attentati 9attentati 9

 

attentati bruxelles 4attentati bruxelles 4ATTENTATI  A BRUXELLESATTENTATI A BRUXELLESattentato all aeroporto di bruxelles   3attentato all aeroporto di bruxelles 3attentato all aeroporto di bruxelles   4attentato all aeroporto di bruxelles 4attentato all aeroporto di bruxelles   2attentato all aeroporto di bruxelles 2attentato all aeroporto di bruxelles   14attentato all aeroporto di bruxelles 14attentato all aeroporto di bruxelles   12attentato all aeroporto di bruxelles 12attentati bruxelles 2attentati bruxelles 2

 

Ultimi Dagoreport

cdp cassa depositi e prestiti giovanbattista fazzolari fabio barchiesi giorgia meloni giancarlo giorgetti dario scannapieco francesco soro

DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO PALAZZO CHIGI PER PASSARE DA AMATO E LETTA A TALE GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI, UN TIPINO CHE FINO AL 2018, RICOPRIVA IL RUOLO DI DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA ALLA REGIONE LAZIO? - CHE È SUCCESSO A CASSA DEPOSITI E PRESTITI (CDP), HOLDING PUBBLICA CHE GESTISCE I 300 MILIARDI DI RISPARMIO POSTALE DEGLI ITALIANI, PER RITROVARCI VICEDIRETTORE GENERALE, CON AMPIE DELEGHE, DAL PERSONALE E GLI INVESTIMENTI ALLA COMUNICAZIONE, IL 43ENNE FABIO BARCHIESI, CHE ORA ASSUME ANCHE LA CARICA DI AD DI CDP EQUITY, LA PIÙ IMPORTANTE SOCIETÀ DEL GRUPPO? - COME SI FA A RICOPRIRE DI RUOLI NEVRALGICI DI POTERE L’EX FISIOTERAPISTA DI MALAGO' CHE NON HA MAI RICOPERTO IL RUOLO DI AMMINISTRATORE NEMMENO NEL SUO CONDOMINIO, CHE BALBETTA UN INGLESE APPENA SCOLASTICO E HA ALLE SPALLE UNA LAUREA IN ECONOMIA OTTENUTA, PRESSO LA SELETTIVA UNIVERSITÀ TELEMATICA UNICUSANO, A CUI SI AGGIUNGE UNA CATTEDRA, A CONTRATTO, ALLA LINK, L’ILLUSTRISSIMA UNIVERSITÀ DI VINCENZO SCOTTI? - ALL’ANNUNCIO DELLA NUOVA CARICA DI BARCHIESI, LO SCONCERTO (EUFEMISMO) È PIOMBATO NELLE STANZE DEL MEF, PRIMO AZIONISTA DI CDP, MENTRE PER LE FONDAZIONI BANCARIE L’ULTIMA PRESA DI POTERE DEL DUPLEX FAZZO-BARCHIESI, IN SOLDONI, E' “IL PIÙ GROSSO SCANDALO POLITICO-FINANZIARIO MAI VISTO NEL BELPAESE...”

maurizio landini giorgia meloni

IL SESSISMO È NELLA CONVENIENZA DI CHI GUARDA – LA SINISTRA DIFENDE LANDINI CHE HA DEFINITO “CORTIGIANA” GIORGIA MELONI: PENSATE COSA SAREBBE SUCCESSO NEL "CAMPO LARGO" E NEI GIORNALI D'AREA SE L’AVESSE DETTO SALVINI DI UNA BOLDRINI QUALSIASI. AVREMMO AVUTO PAGINATE SUL SESSISMO DEL BIFOLCO PADANO. MA IL SEGRETARIO DELLA CGIL È "UN COMPAGNO CHE SBAGLIA", E ALLORA VA DIFESO: “È SOLO UN EQUIVOCO” – NON CHE LA DESTRA DIFETTI DI IPOCRISIA: GIORGIA MELONI SI INDIGNA PER "CORTIGIANA" EPPURE E' LA MIGLIORE ALLEATA DI TRUMP, UNO CHE SI VANTAVA DI "AFFERRARE TUTTE LE DONNE PER LA FICA”

flavio cattaneo ignazio la russa giorgia meloni carlo calenda matteo salvini

DAGOREPORT - IL CONTESTO IN CUI È ESPLOSO LO SCONTRO-CON-SCAZZO TRA CARLO CALENDA, E L’AD DI ENEL, FLAVIO CATTANEO, HA COLPITO GLI HABITUÉ DEI PALAZZI ROMANI - IL DURO SCAMBIO NON È AVVENUTO IN UN TALK DE LA7, BENSÌ A UN GALLONATISSIMO CONVEGNO DI COLDIRETTI, LA FILO-GOVERNATIVA ASSOCIAZIONE CHE RAGGRUPPA 1,6 MILIONI DI IMPRENDITORI AGRICOLI (LA PRIMA USCITA PUBBLICA DI MELONI PREMIER FU A UN CONVEGNO COLDIRETTI) - L’INVITO AL CALENDA FURIOSO, DA MESI SMANIOSO DI ROMPERE LE OSSA A CATTANEO, È STATO “LETTO” NEI PALAZZI ROMANI COME UN SEGNO DI “DISTACCO” TRA LA STATISTA DELLA SGARBATELLA E L’AD DI ENEL, IL CUI MANDATO SCADE LA PROSSIMA PRIMAVERA DEL 2026 – E QUANDO IN UN SUCCESSIVO TWEET CALENDA COINVOLGE I GRAN MENTORI DELL'INARRESTABILE CARRIERA DI CATTANEO, LA RUSSA E SALVINI, SI ENTRA IN QUEL LUNGO E SOTTERRANEO CONFLITTO DI POTERE CHE FECE SBOTTARE ‘GNAZIO: “GIORGIA VUOLE CONTROLLARE TUTTO: PALAZZO CHIGI, IL SUO PARTITO, QUELLI DEGLI ALTRI, MA È IMPOSSIBILE’’ -  ORA IL DESTINO CINICO E BARO VUOLE CHE SUL CAPOCCIONE DI CATTANEO, OLTRE ALLA MANGANELLATA DI CALENDA, SIA ARRIVATO UNO SGRADITO OSPITE, UN NON IDENTIFICATO SPYWARE CHE L’HA SPIATO NOTTE E DÌ... - VIDEO - LA VIGNETTA ANTI-CALENDA DI "OSHO": "A PROPOSITO DE UTILI, VOLEMO PARLA' DELL'UTILITÀ DI AZIONE?"

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO