IMAM-MASANTISSIMA! PARLA L’IMAM ACCUSATO DI ESSERE IL CAPO DELLA CELLULA AL QAEDA IN SARDEGNA: “QUANDO PARLAVO DI ‘AL QAEDA’ INTENDEVO ‘LA BASE’ DEI FEDELI, E’ STATO UN ERRORE DI TRADUZIONE. CONTATTI CON BIN LADEN? PARLAVO DI USAMA, UN MIO AMICO, NON OSAMA”

Paolo Berizzi per “la Repubblica”

 

Muhammad Hafiz Zulkifal Muhammad Hafiz Zulkifal

Parla Muhammad Hafiz Zulkifal. Di Al Qaeda. Della jihad. Degli attentati. Di Osama Bin Laden. Dei soldi spediti in Pakistan e del Corano. «Sono un predicatore radicale, non un terrorista. Se lo fossi non userei certo il mio telefono e il mio computer per ordinare le barbarie di cui sono accusato. Ci sono stati degli equivoci, errori di traduzione. Ora spiego tutto », dice in questa intervista a Repubblica.

 

È la sua difesa. Una cella singola con tappeto per pregare. Isolato dagli altri detenuti. Sorvegliato a vista. L’Antiterrorismo non ha dubbi: pachistano di Swabi, 43 anni, in Italia dal ‘97, seguitissimo imam di Bergamo e Brescia, tunica bianca e barba lunga tinta di rosso, è lui, Zulkifal, il capo della cellula italiana di Al Qaeda (18 persone) con basi tra Sardegna e Lombardia. Lui e Sultan Wali Khan, imam di Olbia.

 

Muhammad Hafiz Zulkifal Muhammad Hafiz Zulkifal

Le accuse per Zulkifal sono: costituzione e organizzazione di associazione terroristica internazionale; finanziamento della stessa organizzazione che è responsabile della strage al mercato di Peshawar a ottobre 2009 (oltre 100 morti nel giorno della visita di Hillary Clinton) e di numerosi attentati. E poi duplice omicidio (come mandante) e trasporto di valuta all’estero. L’imam risponde nostre domande attraverso il suo avvocato, Omar Hegazi, del Foro di Bergamo, specializzato in diritto dell’immigrazione e impegnato nel campo dei diritti civili.

 

Quando i poliziotti la arrestano all’alba, sorride. Perché?

«Ero e sono tranquillo. So di non avere fatto niente di male. Non avevo ancora letto la richiesta di arresto. All’inizio pensavo fosse un controllo legato alla mia richiesta di cittadinanza. I poliziotti non mi hanno detto che si trattava di terrorismo. Sono un imam, non organizzo attentati».

 

In cosa consiste la sua attività di imam?

«Insegno la lingua araba. E l’Al Qaeda del Corano».

ARRESTI AL QAEDAARRESTI AL QAEDA

 

Scusi? Come Al Qaeda del Corano?

«Al Qaeda, in arabo — e non in lingua pashtu — significa “la base”. Ha un riferimento letterario diretto a una sorta di libro-bigino che spiega la corretta interpretazione del Corano e la giusta fonìa delle parole del Profeta. Una fonìa differente può modificare il significato delle parole. Lo insegno anche ai bambini della scuola coranica».

 

ARRESTI AL QAEDAARRESTI AL QAEDA

Vuole dire che nelle telefonate e negli sms intercettati lei si riferiva a Al Qaeda ma non intesa come organizzazione terroristica?

«Sì. L’unica lingua conosciuta dall’interprete della Procura di Cagliari è il pashtu. Da qui, forse, è nato l’equivoco. In arabo Al Qaeda non ha il significato che gli è stato dato 15 anni fa dai media occidentali. Lo stesso Bin Laden non ha mai usato il termine “Al Qaeda”».

 

Lei parla di equivoci, ma ci sono intercettazioni inequivocabili.

«Se nella mia veste di imam organizzavo maswara di Al Qaeda, e cioè delle riunioni fatte da religiosi e da insegnanti del Corano per discutere le interpretazioni da dare al nostro testo sacro, è normale che ne parlassi al telefono. Qui il significato di Al Qaeda non c’entra nulla con il terrorismo. Né con la politica».

blitz in sardegna contro cellula al qaedablitz in sardegna contro cellula al qaeda

 

Non parlava di politica nelle sue prediche?

«No. La sharia ( la legge del Corano, ndr) vieta di parlare di cose terrene in un luogo sacro come è la moschea. Parlavo solo della sharia e della jihad».

 

In che termini, della jihad?

«La jihad è un sacrificio quotidiano verso il Corano. Che è sempre pace e amore. È adesione radicale ai dettami del Corano. Ma non c’è violenza. Io sono contrario alla violenza».

 

La accusano di avere finanziato i mujaheddin, e di avere ordinato un duplice omicidio (una coppia di pachistani “infedeli” fatti sgozzare, un giallo ancora da chiarire).

«I soldi che raccoglievo, e che in parte mandavo all’estero, erano legati alla mia duplice attività di imam e di mediatore finanziario e trader. Ero il punto di riferimento per molte transazioni. Gli investitori mi affidavano soldi per l’acquisto di beni che vendevo: poi restituivo l’importo pattuito. Ho iniziato in Sardegna commerciando abbigliamento».

 

blitz in sardegna contro cellula al qaeda blitz in sardegna contro cellula al qaeda

E il duplice omicidio?

«Mai ordinato di uccidere nessuno (il legale di Zulkifal parla di «vuoto probatorio»). Forse mi hanno parlato di una donna adultera e ho commentato che questo la legge islamica non lo accetta».

 

Come funziona il sistema di collette della comunità pachistana? E a cosa servivano i soldi raccolti?

«La hawala (il sistema informale di trasferimento di valori all’estero) è utilizzata da 1,5 miliardi di musulmani nel mondo. È prescritta dalla legge islamica. Prevede sia un prestito di denaro che un trasferimento. A tasso zero. I soldi raccolti tra la comunità servono per la costruzione della moschea, i pellegrinaggi, gli aiuti alle famiglie povere, ai bambini. È tutto documentabile ».

 

blitz in sardegna contro cellula al qaeda  blitz in sardegna contro cellula al qaeda

Dalle indagini emerge altro: lei ha diffuso un video nel quale si inneggia ai martiri della jihad mentre si vedono i cadaveri di guerriglieri del gruppo terroristico Sepah-e-Sehaba.

«Quel video non è mio. Ripeto: sono contrario alla violenza».

 

Negli sms che le inviavano si parla di bombe, attentati, morti, soldi. Può spiegare?

«Io non ho mai parlato di bombe e attentati. È possibile che, tra le tante persone che mi chiamavano, qualcuno mi parlasse di attentati avvenuti in Pakistan. Di morte parlo spesso, certo, è la via a cui ci porta Allah. E anche di shahid (martiri) parlavo. Per me significa “testimoni di fede”. Anche io sono un shahid».

 

Lei ha detto che è stato Osama Bin Laden a mandarla in Italia, che eravate come fratelli.

blitz in sardegna contro cellula al qaeda   blitz in sardegna contro cellula al qaeda

«Anche qui c’è un equivoco sul nome. Parlavo spesso di Usama, che è un mio amico ed è come un fratello. Nel mondo islamico siamo tutti fratelli».

 

Secondo la Procura lei è un capo terrorista: cosa risponde?

«I terroristi si nascondono e si coprono la faccia. Io non mi sono mai coperto, mai cambiato il modo di vestirmi, mai tagliato la barba. Se fossi un terrorista mi sarei camuffato in mille modi. E non avrei usato il mio telefono e il mio pc».

 

Che cosa pensa dell’Is?

«Non lo conosco, so solo che sta facendo del male a molta gente».

 

blitz in sardegna contro cellula al qaeda     blitz in sardegna contro cellula al qaeda ARRESTI AL QAEDAARRESTI AL QAEDAARRESTI AL QAEDAARRESTI AL QAEDA

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...