INCUBO BREXIT - IL FINANCIAL TIMES PRENDE POSIZIONE: “SI DEVE VOTARE ‘REMAIN’. USCIRE DALL’UE SAREBBE PER LA GRAN BRETAGNA UN GRAVE ATTO DI AUTOLESIONISMO” - IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO EUROPEO TUSK: “DIFFICILE ESSERE OTTIMISTI CON QUESTI SONDAGGI” - L’ALLARME DEL FONDO MONETARIO

Il Fondo Monetario lancia l’allarme: “L’uscita del Regno Unito scatenerebbe un periodo di incertezza, bassa crescita e forte volatilità” - Tre multinazionali - Unilever, GE (General Electric) e Airbus - contro gli euroscettici della piattaforma referendaria britannica di 'Vote Leave', accusati di averne usato indebitamente il logo in manifesti di propaganda...

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DONALD TUSK DONALD TUSK

BREXIT: TUSK, DIFFICILE OTTIMISMO CON QUESTI SONDAGGI

 (ANSA) - "E' molto difficile per noi oggi essere ottimisti, conosciamo gli ultimi sondaggi" sulla Brexit. Così il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk in una conferenza stampa a Helsinki con il premier finlandese Juha Sipila, secondo quanto riferiscono i media belgi. "E' sempre 50-50, tutto resta possibile", ha però poi concesso, sottolineando che un'uscita di Londra dall'Ue in questo momento "non ha nessun senso" ed evocando "sette anni di limbo politico e incertezza".

 

BREXIT: FMI LANCIA ALLARME, RISCHIO INCERTEZZA, BASSA CRESCITA E VOLATILITA'

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(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Il referendum sull'eventuale uscita del Regno Unito dall'Unione europea del 23 giugno 'e' una prerogativa degli inglesi' e il Fondo monetario internazionale 'rispettera' l'esito del voto', ma una Brexit scatenerebbe 'un periodo di incertezza, piu' bassa crescita e forte volatilita'', mentre le autorita' del Paese discuteranno nuovi accordi con l'Europa. Lo ha detto Jerry Rice, direttore del dipartimento di comunicazione del Fondo monetario internazionale, durante il consueto briefing bisettimanale dell'istituto di Washington.

 

'Il Fmi non vuole suonare l'allarme, ma fare il proprio lavoro', spiegando cosa succede e comunicando adeguatamente, ha detto Rice, spiegando che 'questo e' quello che stiamo facendo'. Il responsabile della comunicazione del Fmi, ricordando che nel corso della giornata saranno pubblicati nuovi documenti riguardanti il Regno Unito (per esempio la di chiarazione conclusione della missione di monitoraggio Articolo IV) e rimandando a quelli le valutazione tecniche, ha spiegato che il Fmi 'fa lo stesso tipo di valutazioni per tutti i Paesi membri, con un lavoro oggettivo e imparziale, delineando i rischi economici qualora siano rilevati'. Rice ha ricordato che l'istituto 'esamina vari scenari e li delinea, mettendo in guardia su possibili rischi'.

 

BREXIT: FT PRENDE POSIZIONE, "SI DEVE VOTARE REMAIN"

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 (ANSA) - "Il voto deve essere Remain": uscire dall'Ue "sarebbe per la Gran Bretagna un atto gratuito di autolesionismo". Non ammette dubbi l'editoriale con il quale il Financial Times, voce autorevole della City di Londra, formalizza oggi la propria scelta di campo a favore del mantenimento dei legami del Regno Unito con Bruxelles e contro la Brexit in vista del referendum britannico in calendario il 23 giugno, tra una settimana esatta.

 

BREXIT: AZIENDE PRO-UE MINACCIANO QUERELA CONTRO VOTE LEAVE

BREXIT BATTAGLIA NAVALE TAMIGI 2 BREXIT BATTAGLIA NAVALE TAMIGI 2

 (ANSA) - Minaccia di azioni legali da parte di tre grandi aziende multinazionali - Unilever, GE (General Electric) e Airbus - contro gli euroscettici della piattaforma referendaria britannica di 'Vote Leave', accusati di averne usato indebitamente il logo in manifesti di propaganda fatti circolare in vista del voto Ue si'-Ue no del 23 giugno. I vertici delle tre società, tutti apertamente contrari alla Brexit, hanno denunciato l'accaduto come un'operazione condotta in "malafede".

 

BREXIT _ FARAGE BATTAGLIA NAVALE TAMIGI BREXIT _ FARAGE BATTAGLIA NAVALE TAMIGI

Lo si legge in una lettera aperta inviata a 'Vote Leave' da Paul Kahn, presidente di Airbus UK, Paul Polman, amministratore delegato di Unilever, e Mark Elborne presidente di GE UK and Ireland, resa nota dal Financial Times. "Siamo estremamente sorpresi e rammaricati che Vote Leave abbia incluso i nomi e i logo delle nostre aziende in volantini inviati a milioni di elettori britannici prima del referendum", si legge nella missiva. Le tre aziende ricordano che non è stato chiesto il loro permesso per un'azione che ha sconcertato clienti e dipendenti e "implica un nostro sostegno all'uscita dall'Ue".

BREXIT _ BOB GELDOF BATTAGLIA NAVALE TAMIGI BREXIT _ BOB GELDOF BATTAGLIA NAVALE TAMIGI

 

"Non e' questa - ribadiscono i tre executive - la nostra posizione: al contrario crediamo che - in termini di lavoro e investimenti - per la Gran Bretagna sia meglio restare in Europa". Di qui la minaccia di "misure legali" se queste forme di "propaganda" ingannevole "non cesseranno".

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