betty pack spia senza scrupoli

Tom Leonard per “Daily Mail”

 

Non c’era uomo che resistesse a Betty Pack, e segreto che lei non riuscisse ad estorcere.

Bellezza americana dagli occhi di smeraldo che mise il suo talento al servizio della Gran Bretagna, è stata la spia più di successo della storia, sebbene tra le meno decantate. Fece una guerra senza sosta contro i nazisti e i loro alleati, un amante alla volta: usava il letto come Bond usava la Beretta.

 

LIBRO BETTY PACK

Ora è la protagonista di una nuova biografia intitolata “The Last Goodnight” di Howard Blum, presto film di Hollywood, per cui la preferita sarebbe Jennifer Lawrence. Intelligentissima figlia di un marine decorato, Betty, nata Amy Elizabeth Thorpe, crebbe nei circoli politici di Washington DC e già a 14 anni era altamente promiscua.

 

 

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A 19 rimase incinta e non sapeva chi fosse il padre, quindi, per evitare lo scandalo, sposò Arthur Pack, diplomatico inglese con il doppio degli anni. Ottenne cittadinanza britannica, e tra i suoi amanti ci fu chi la presentò all’intelligence. Bella, intelligente e lasciva: era perfetta per essere parte della MI6.

 

 

Nel 1938 i Pack furono spediti in Polonia, obiettivo di Hitler. In breve, a Varsavia, Betty divenne amica di intellettuali e scoprì le collusioni con i nazisti. Ebbe amanti cui spillò determinanti informazioni, tipo il conte Michael Lubienski, che le raccontò delle negoziazioni con Hitler per evitare la guerra.

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Due volte a settimana, i suoi dispacci arrivavano a Londra. Lo stesso William Stephenson, spia che ispirò il James Bond di Ian Fleming, ammise che fu Betty a fornire i dettagli sul codice Enigma che poi fu decriptato e rivelò i piani tedeschi nell’Atlantico. Fu Betty a scoprire che i matematici polacchi lavoravano in segreto nella “Black Chamber”, e a spiegare come la macchina Enigma venisse usata.

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A Praga rubò importanti documenti dal quartier generale nazista. Fu poi spedita in Cile, per scoprire quali politici sudamericani avessero simpatie naziste. La M16 la spedì anche a Washington DC, nuova identità da giornalista, nome in codice “Cynthia”.

 

 

Lì fu amante di vari diplomatici: più erano vicini ai nemici della Gran Bretagna, meglio era. Ad esempio conquistò Alberto Lais, ex capo della intelligence italiana, anche lui spia, ma Betty riuscì ad estorcergli documenti che la sua patria voleva disperatamente: la flotta reale infatti vinse sugli italiani nella battaglia di capo Matapan.

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Betty morì di cancro alla gola nel 1963. Non mise mai in discussione i suoi metodi: «Provare vergogna? Nemmeno per sogno! I miei superiori dicono che ho salvato migliaia di vite. Mi sono fortemente impegnata. Le guerre non si vincono con metodi rispettabili».

 

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