ITALIA SOTT'ACQUA - BASILICA DI SAN MARCO ALLAGATA: DANNI AL PAVIMENTO IN MOSAICO - "E' COME SE IN 24 ORE FOSSE INVECCHIATA DI 20 ANNI" - INZUPPATI DUE ARAZZI DI MIRÒ DA DUE MILIONI DI EURO – ANCHE PIER SILVIO BERLUSCONI E SILVIA TOFFANIN TRA LE PERSONE ISOLATE A PORTOFINO. INFERNO A RAPALLO - VIDEO

-

Condividi questo articolo


Da corriere.it

 

basilica san marco basilica san marco

L’acqua della laguna ha allagato ieri anche il corpo principale della Basilica di San Marco a Venezia bagnando qualche decina di metri quadri del millenario pavimento a mosaico in marmo di fronte all’altare della Madonna Nicopeia e inondando completamente il Battistero e la Cappella Zen.

 

L’acqua ha raggiunto i 90 centimetri sopra il pavimento mosaicato del Nartece, bagnando i monumentali portoni in bronzo bizantini, le colonne, i marmi. Lo rende noto il Primo Procuratore di San Marco, Carlo Alberto Tesserin. Che dice: «In un solo giorno la Basilica è invecchiata di vent’anni, ma forse questa è una considerazione ottimista».

 

Un danno idraulico alle toilette di palazzo Zaguri provocato dall’eccezionale acqua alta di Venezia ha allagato il secondo piano della mostra «Da Kandisky a Botero, tutti in un filo». allestita da Venice Exhibition. Una catena umana notturna ha permesso di pulire e asciugare due arazzi di Miro’ da un milione di euro, inzuppati esposti per ore all’umidità dell’acqua salsa. «Alcune sale dovevano ancora essere allestite al primo, al secondo e al terzo piano — spiega il patron Mauro Rigoni — e alcuni arazzi erano purtroppo appoggiati sul pavimento.

venezia tuffi piazza san marco venezia tuffi piazza san marco

 

Ad avere la peggio i due arazzi di Mirò perché erano i più vicini alle toilette del secondo piano, purtroppo hanno fatto a tempo ad inzupparsi quasi per metà». «Gli arazzi molto preziosi di Mirò ciascuno del valore di oltre mezzo milione di euro — spiegano gli organizzatori — sono stati inviati d’urgenza all’arazzeria Scassa di Asti, realizzatrice di tutti gli arazzi esposti su commissione dei grandi artisti del Novecento, per un restauro a tempo di record prima che i devastanti danni della salsedine possano intaccare i colori sgargianti del maestro spagnolo. Speriamo di poterli salvare ed esporre. Non potevamo immaginare un danno simile».

 

PIER SILVIO BERLUSCONI

Da www.corriere.it

Ci sarebbe anche la famiglia di Pier Silvio Berlusconi tra quelle isolate a Portofino per la frana della strada provinciale. All’interno del castello Bonomi-Bolchini ci sarebbero infatti Pier Silvio, la compagna Silvia Toffanin, i due figli e il personale di servizio. Il castello si trova esattamente a metà dei cedimenti strutturali della strada provinciale che collega Santa Margherita a Portofino.

pier silvio berlusconi pier silvio berlusconi

Lo yacht danneggiato

Anche lo yacht di proprietà di Pier Silvio Berlusconi è tra le barche gravemente danneggiate o affondate all’interno del porto di Rapallo. Si tratta di un Custom line lungo 37 metri costruito ad Ancona dai cantieri Ferretti per il vicepresidente esecutivo e amministratore delegato di Mediaset. L’imbarcazione di lusso era costata tra i 5 ed i 6 milioni di euro (anche se quando uscì la notizia della sua realizzazione circolarono valori molto più alti) e si chiama «Suegno». Lo stesso nome della precedente imbarcazione top di gamma della famiglia Berlusconi riacquistata, nel frattempo, dagli stessi cantieri navali. Pier Silvio Berlusconi ha sempre nutrito una forte passione per le barche di lusso a motore.

Scenario apocalittico

rapallo yacht rapallo yacht

Lo scenario drammatico in cui è rimasta coinvolta la barca di Pier Silvio si è presentato stamani agli occhi dei rapallesi: decine di superyacht, motoscafi e barche a vela di tutte le dimensioni appaiono schiantate sulla scogliera del lungomare, intorno a quella dell’antico castello, simbolo della città, e sulla spiaggia. La diga del porto turistico Carlo Riva della città ligure ha ceduto ieri a causa della violenza della mareggiata e le preziose imbarcazioni, di proprietà di alcuni dei più noti imprenditori italiani e stranieri, hanno rotto gli ormeggi finendo a terra. A quanto risulta, la diga ha ceduto ieri pomeriggio e nelle ore successive le barche hanno iniziato a muoversi verso la riva opposta del golfo rapallese spinte dalle onde e dal vento.

porto rapallo devastato porto rapallo devastato porto rapallo porto rapallo

 

pier silvio berlusconi yacht pier silvio berlusconi yacht pier silvio berlusconi yacht pier silvio berlusconi yacht

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING... 

FLASH! - FACILE FARE I PATRIOTI CON LE CHIAPPE ALTRUI – INDOVINATE CHE AUTO GUIDA ADOLFO URSO, IL MINISTRO CHE PER DIFENDERE L'ITALIANITÀ HA “COSTRETTO” ALFA ROMEO A CAMBIARE NOME DA “MILANO” A “JUNIOR”? UN PRODOTTO DELL’INDUSTRIA MADE IN ITALY? MACCHÉ: NELLA SUA DICHIARAZIONE PATRIMONIALE, SPUNTANO UNA VOLKSWAGEN T-CROSS E UNA MENO RECENTE (MA SOSTENIBILE) TOYOTA DI INIZIO MILLENNIO. VEDIAMO IL LATO POSITIVO: ALMENO NON SONO DEL MARCHIO CINESE DONFGENG, A CUI VUOLE SPALANCARE LE PORTE...

DAGOREPORT – ANCHE I DRAGHI, OGNI TANTO, COMMETTONO UN ERRORE. SBAGLIÒ NEL 2022 CON LA CIECA CORSA AL COLLE, E SBAGLIA OGGI A DARE FIN TROPPO ADITO, CON LE USCITE PUBBLICHE, ALLE CONTINUE VOCI CHE LO DANNO IN CORSA PER LA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE EUROPEA - CHIAMATO DA URSULA PER REALIZZARE UN DOSSIER SULLA COMPETITIVITÀ DELL’UNIONE EUROPEA, IL COMPITO DI ILLUSTRARLO TOCCAVA A LEI. “MARIOPIO” INVECE NON HA RESISTITO ALLE SIRENE DEI MEDIA, CHE TANTO LO INCENSANO, ED È SALITO IN CATTEDRA SQUADERNANDO I DIFETTI DELL’UNIONE E LE NECESSARIE RIFORME, OFFRENDOSI COME L'UOMO SALVA-EUROPA - UN GRAVE ERRORE DI OPPORTUNITÀ POLITICA (LO STESSO MACRON NON L’HA PRESA BENE) - IL DESTINO DI DRAGHI È NELLE MANI DI MACRON, SCHOLZ E TUSK. SE DOPO IL 9 GIUGNO...