JIHAD IN VAL PADANA – COME DIVENTARE UNA FAN DEL CALIFFO VIA SKYPE – IN UN LIBRO LA STORIA DI MARIA GIULIA SERGIO, LA RAGAZZA DI CERNUSCO SUL NAVIGLIO CHE HA FATTO FINIRE IN GALERA LA FAMIGLIA PER TERRORISMO

Maria Giulia si è cambiata il nome in Fatima e si è fatta viva via Skype con una giornalista del “Corriere” dopo l’arresto dei genitori. Ha tradito un po’ di preoccupazione, ma nelle intercettazioni ha detto di essere pronta al martirio, non appena il Califfo darà il permesso anche le donne…

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Viviana Mazza per "Corriere della Sera"

 

«Noi decapitiamo, e dico "noi" perché anch' io faccio parte dello Stato islamico», dichiara Maria Giulia Sergio nell' intervista con Marta Serafini pubblicata il 7 luglio scorso sul Corriere della Sera .

 

MARIA GIULIA SERGIO MARIA GIULIA SERGIO

Quel colloquio di dodici minuti su skype con la più nota jihadista italiana unitasi al «Califfato» è stato il punto d' arrivo di un' inchiesta durata mesi, che oggi è anche un libro: Maria Giulia che divenne Fatima. Storia della donna che ha lasciato l' Italia per l' Isis (edito dal Corriere della Sera e in edicola con il quotidiano). Un libro in cui la voce di Maria Giulia ci raggiunge dalla Siria grazie anche alle intercettazioni rese disponibili dalla Digos di Milano, che hanno condotto il 1° luglio all' arresto dei suoi familiari.

 

Fatima è una di tre italiane e di oltre 550 ragazze occidentali partite dall' Europa, dall' America, dall' Australia per unirsi all' Isis: alcune hanno famiglie musulmane, altre sono convertite. Alcune sono partite con i genitori o con i mariti, altre nubili e con le amiche. La missione è partecipare alla costruzione dello Stato islamico: spesso ciò avviene come mogli, madri e propagandiste online, in qualche caso come insegnanti e medici. Alcune sognano un giorno di morire «martiri».

MARIA GIULIA SERGIO ALIAS FATIMA MARIA GIULIA SERGIO ALIAS FATIMA

 

Maria Giulia divenne Fatima quando l' Isis, lo Stato islamico in Siria e in Iraq, non esisteva ancora. La ragazza, nata a Torre del Greco ma cresciuta ad Inzago in una famiglia cattolica non osservante, aveva 19 anni, era neodiplomata al liceo classico e iscritta alla facoltà di Biotecnologie alla Statale di Milano quando pronunciò nella sua stanza la shehada , la professione di fede, che due anni dopo rese ufficiale in moschea prima di sposarsi con un ragazzo marocchino.

 

Un'unione destinata a fallire, come quella di sua sorella Marianna con un imprenditore algerino. Ma nell' Islam Maria Giulia diceva di aver trovato anche la propria voce: la studentessa dell' Itsos «Marie Curie» di Cernusco sul Naviglio che «non rispondeva mai agli attacchi» dei compagni che la prendevano in giro «per il seno pronunciato e per le sue origini meridionali» (come racconta un insegnante) divenne battagliera nel difendere la comunità con cui aveva scelto di identificarsi.

MARIA GIULIA SERGIO MARIA GIULIA SERGIO

 

Fatima aveva deciso, a differenza di altre musulmane, di indossare il niqab, che copre il volto, rifiutando di toglierselo anche all' ufficio postale, difendendolo in tv nel programma di Barbara D' Urso e poi in una petizione inviata all' allora presidente Ciampi. Ma questo libro non è solo la storia di Maria Giulia che divenne Fatima: è soprattutto la storia di Fatima che divenne una ricercata per terrorismo e per affiliazione all' Isis.

 

È centrale l' incontro online con Bushra Haik, una coetanea di Fatima, nata a Bologna, sposata con un imam e residente in Arabia Saudita: fa lezioni d' arabo e di Corano su Skype, ma soprattutto inculca nelle sue allieve la narrativa del «noi contro loro» e un senso di dovere e di proposito legato alla jihad, il che allontana Fatima non solo dalle sue radici italiane «miscredenti» ma anche dalla comunità dei musulmani d' Italia: «ipocriti che non hanno l' Islam nel cuore», li definirà in un' intercettazione, spiegando che quando pregano fanno solo «ginnastica cinque volte al giorno».

 

Si spiega così perché nel giugno del 2014, quando Al Baghdadi annuncia la creazione del Califfato, Fatima confidi a un' amica albanese di volere un uomo pronto a partire per la Siria: pochi mesi dopo lei e Aldo Kobuzi si sposano e, anziché andare in viaggio di nozze, si trasferiscono con la suocera albanese nel Califfato.

MARIA GIULIA SERGIO CON LA SORELLA MARIANNA MARIA GIULIA SERGIO CON LA SORELLA MARIANNA

 

A Fatima non bastava: voleva far trasferire l' intera famiglia italiana. Dalle intercettazioni emerge la determinazione con cui premeva perché compissero l' hijra (la migrazione). Le argomentazioni sono religiose («È obbligatorio nel giorno del giudizio. Ma come? Tu non pensi ad Allah… ma alla pensione?», dice al padre). Cerca di motivarli con offerte materialistiche. Marianna, in punto di divorzio, potrà sposarsi con un jihadista.

 

MARIA GIULIA SERGIO PAPA E MAMMA MARIA GIULIA SERGIO PAPA E MAMMA

Sergio e Assunta, i genitori sessantenni pieni di debiti, potranno avere una casa grande, un' auto e la lavatrice. È dopo l' arresto dei familiari che Fatima risponde alla telefonata di Marta Serafini: «Ho bisogno di sapere dove si trovano i miei genitori…». Nell' adesione totale a un' ideologia spietata sembra far breccia per un attimo la voce di una figlia in ansia. Ma in una delle ultime intercettazioni, Fatima si dice anche pronta al martirio. Non appena il Califfo darà il permesso anche alle donne .

maria giulia sergio maria giulia sergio

 

 

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