LAVARSI LE MANI: SEMBRA UNA STRONZATA E INVECE…SALVA LA VITA - ECCO L'UOMO CHE HA MESSO A PUNTO UN GEL IDROALCOLICO PER LA STERELIZZAZIONE DELLE MANI, SOPRATTUTTO QUELLE DI MEDICI E INFERMIERI CHE NEGLI OSPEDALI SONO IL PRINCIPALE VEICOLO DI INFEZIONI MORTALI

-

Condividi questo articolo


Elisa Manacorda per la Repubblica

 

lavarsi le mani lavarsi le mani

C' è un uomo che con molta determinazione e molta fatica si batte da vent' anni e più per salvare vite umane attraverso il più semplice dei gesti: lavarsi le mani. Il cinque maggio si è celebrato il World Hand Hygiene Day, la giornata mondiale delle mani pulite.

 

E il merito di questa attenzione mondiale è di Didier Pittet, epidemiologo e professore di Medicina all' Ospedale universitario di Ginevra (Hug), nonché direttore del programma di controllo delle infezioni dell' Organizzazione mondiale della sanità. Un «atletico sessantenne con una vaga somiglianza con Indiana Jones », lo descrive il blogger e saggista francese Thierry Crouzet, che sulla sua storia ha scritto Il gesto che salva la vita ( Il Pensiero Scientifico Editore 2018).

 

lavarsi le mani lavarsi le mani

Pittet alla fine del secolo scorso ha messo a punto un gel idroalcolico per la sterilizzazione delle mani, soprattutto quelle di medici e infermieri che negli ospedali sono il principale veicolo di infezioni. Ogni giorno - dice Pittet - quasi mezzo milione di malati si infetta nei luoghi di cura. E oltre 20mila persone muoiono per la mancata applicazione di una pratica igienica estremamente semplice. «Sulla base delle nostre stime - continua il medico svizzero - le infezioni nosocomiali uccidono ogni anno più di tubercolosi, malaria e Aids messe insieme.

 

lavarsi le mani lavarsi le mani

In Occidente questi numeri corrispondono a 69 morti per 100mila abitanti, cioè un tasso di mortalità più elevato di quello del tumore al polmone, rendendo così le infezioni nosocomiali la seconda causa di morte insieme all' ictus » . Lavarsi le mani dimezzerebbe questi numeri, riducendo la mortalità fino al 75 per cento nei paesi in via di sviluppo. Ma l' acqua e il sapone non bastano.

 

Ci vuole qualcosa di più efficiente, rapido e definitivo nell' interrompere il passaggio degli agenti patogeni. Pittet lo sospetta, ma ne ha una prova certa nel 1992, quando, nell' Ospedale ginevrino presso il quale lavora, scoppia un' epidemia di Staphylococcus Aureus meticillino- resistente ( Mrsa). Lavorando con le infermiere, il giovane medico scopre che nei diversi reparti la trasmissione del super- batterio è di circa il 18%, con picchi del 30 in terapia intensiva.

 

DIDIER PITTET DIDIER PITTET

(...)

Grazie all' introduzione del gel idroalcolico, il tasso di infezioni nosocomiali crolla vertiginosamente nel giro di un mese. Sembra una strada in discesa, ma non lo è affatto. E si moltiplicano le resistenze all' innovazione proposta dal medico. « Le resistenze al cambiamento sono un problema globale - dice Pittet - e si trovano negli ospedali come nelle aziende e in qualunque organizzazione umana. Noi abbiamo scelto di combatterle, e avuto successo: prima il numero di ospedali che aveva un buona gestione dell' igiene delle mani era inferiore al 40%, oggi siamo all' 85».

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

MA DOVE STA ZHANG ZHANG? - IL 32ENNE IMPRENDITORE CINESE, DAL 2018 AZIONISTA DI MAGGIORANZA DELL’INTER, NON SI VEDE IN GIRO DA UN ANNO. NON ERA A MILANO NEMMENO PER LA FESTA SCUDETTO. LA VERITÀ È CHE ZHANG NON PUÒ LASCIARE LA CINA DA OLTRE UN ANNO PER LA CONDANNA DEL TRIBUNALE DI HONG KONG A RISARCIRE CHINA CONSTRUCTION BANK E ALTRI CREDITORI DI 320 MILIONI - A QUESTO PUNTO, NON CI VUOLE IL MAGO OTELMA PER SCOPRIRE IL MOTIVO PER CUI IL MEGA-FONDO AMERICANO PIMCO SI SIA RITIRATO DAL FINANZIAMENTO DI 430 MILIONI DI EURO A UN TIPINO INSEGUITO DAI TRIBUNALI, A CUI PECHINO NON RILASCIA IL VISTO PER ESPATRIARE, COME MISTER ZHANG…

DAGOREPORT - LORO SI' CHE LO SANNO BENE: SECONDO IL "CANALE 12" DELLA TV ISRAELIANA RAISI È MORTO - DIFFICILE PRENDERE SUL SERIO TEHERAN CHE AFFERMA CHE L'ELICOTTERO CON A BORDO IL PRESIDENTE IRANIANO HA AVUTO UN "INCIDENTE" IN AZERBAIGIAN A CAUSA DEL ''MALTEMPO'' (UN CONVOGLIO DI TRE ELICOTTERI E SOLO QUELLO CON RAISI E' ANDATO GIU'?) - I MEDIA IRANIANI, PER ORA, PARLANO DI "VITA IN PERICOLO" - L'IRAN NON E' DECAPITATO FINCHE' CI SARA' SARA' L’AYATOLLAH KHAMENEI CHE SCEGLIERA' IL SUCCESSORE DEL FEDELISSIMO RAISI. E PER ORA SI LIMITA A DIRE: "SPERIAMO CHE TORNI, MA NON CI SARANNO INTERRUZIONI" - COME E' ACCADUTO CON L'ATTENTATO ALLA SEDE DIPLOMATICA IRANIANA IN SIRIA, DIETRO L"INCIDENTE" C'E' NETANYAHU? (FINCHE' C'E' GUERRA, C'E' SPERANZA DI RESTARE AL POTERE) - PROPRIO IERI IL MINISTRO DEL GABINETTO DI GUERRA BENNY GANTZ, VICINISSIMO A BIDEN,  DOPO UN INCONTRO IN ISRAELE CON IL CONSIGLIERE PER LA SICUREZZA USA JAKE SULLIVAN, AVEVA AVVISATO IL PREMIER NETANYAHU: "PIANO SU GAZA ENTRO L'8 GIUGNO O LASCIAMO IL GOVERNO"

DAGOREPORT - FERMI TUTTI! SECONDO UN SONDAGGIO RISERVATO, LA CANDIDATURA DEL GENERALE VANNACCI POTREBBE VALERE FINO ALL’1,8% DI CONSENSI IN PIÙ PER LA LEGA SALVINIANA. UN DATO CHE PERMETTEREBBE AL CARROCCIO DI RESTARE SOPRA A FORZA ITALIA - A CICCIO TAJANI È PARTITO L’EMBOLO. COSÌ QUEL MERLUZZONE DEL MINISTRO DEGLI ESTERI SI È TRASFORMATO IN PIRANHA: HA MESSO AL MURO LA MELONI, MINACCIANDO IL VOTO DI SFIDUCIA SE LA SEPARAZIONE DELLE CARRIERE DEI MAGISTRATI, LEGGE SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, NON VIENE APPROVATA PRIMA DELLE ELEZIONI EUROPEE...