cesare battisti feltri

“LE PROVE DELLA COLPEVOLEZZA DI CESARE BATTISTI NON MI CONVINCONO APPIENO” - VITTORIO FELTRI SPIAZZA TUTTI CON LA DIFESA DEL TERRORISTA: “I NOSTRI GOVERNANTI IGNORANO LE PIU' ELEMENTARI REGOLE DI CONVIVENZA. PREVALE UNA SORTA DI SPIRITO DI VENDETTA. MERITEREBBERO DI PROVARE LA GALERA - AL CORRIERE, QUANDO TOBAGI FU ASSASSINATO, CERTI COLLEGHI SORRISERO COMPIACIUTI...”

Vittorio Feltri per “Libero quotidiano”

 

vittorio feltri (3)

Caro giovane e brillante Alessandro Cantoni, conosco da anni Piero Sansonetti, con il quale spesso ho polemizzato, e ti posso garantire che è persona onesta e di certo in buona fede. Concordo con lui circa i dubbi su Cesare Battisti. Non sono sicuro che i processi contro il combattente filosovietico si siano svolti correttamente. Le prove della sua colpevolezza non mi convincono appieno.

 

D' altronde a quasi quaranta anni dai fatti criminosi è difficile fare accertamenti, senza contare che le sentenze in giudicato, quindi inappellabili, non si possono contestare. Ma il punto a mio avviso è un altro. Che senso ha tanto can-can per la cattura d' un condannato a quattro ergastoli e latitante cronico, per lungo tempo beffatosi dello Stato Italiano? Fanno più scandalo una giustizia e gli apparati di sicurezza incapaci di riportarlo subito in patria. Viene voglia di dire che è stato più abile il "ladro" delle guardie impegnate a ricercarlo. Il fatto che costui sia stato preso soltanto ora dimostra la nostra tragica pistolaggine.

 

cesare battisti

Hai ragione tu quando ricostruisci il clima dell'epoca durante la quale la sinistra, in fondo, faceva il tifo per gli assassini comunisti, ritenendoli amici di famiglia. Anche Sansonetti in quel periodo frequentava i tinelli rossi. Ma da qui a trasformare Battisti nel simbolo dello scempio compiuto dai terroristi ce ne corre.

 

Negli anni Settanta lavoravo al Corriere della Sera e ti garantisco che la redazione era a maggioranza marxista e simpatizzava per i pistoleros alla moda. Chi non indossava l'eskimo, ce lo aveva intorno al cervello. Non c'era verso di far ragionare certa gente che, quando il mio collega Walter Tobagi fu assassinato dai banditi leninisti, sorrisero compiaciuti. Ne fui testimone oculare.

cesare battisti

 

Certi sentimenti non erano in voga solo nel giornalone di via Solferino, bensì nell'intero Paese. Coloro che sparavano a presunti nemici borghesi erano talmente invasati da essere persuasi di interpretare la giustizia del proletariato. Imbecilli. Se è vero che Battisti è un criminale ovvio che debba scontare la pena inflittagli, però organizzare una specie di sagra a Ciampino per festeggiare il suo rientro in Italia in veste di detenuto mi sembra di cattivo gusto.

 

cesare battisti

Ora poi mi pare prevalga una sorta di spirito di vendetta in coloro che sono riusciti ad acchiappare il reo. Tant'è che costui, trasferito nella galera di Oristano, dovrà subire un supplemento assurdo di castigo dal sapore medievale: l'isolamento diurno.

Il che significa che Cesare non avrà facoltà di parlare con nessuno durante il giorno, chiuso in una cella nella più totale solitudine.

 

Di notte invece, quando la comunità carceraria presumibilmente dorme, il divieto di colloquio non ci sarà. Ma che razza di punizione è? Una variazione delle classiche torture? Manca solo, per completare l' opera, che ogni mattina a Battisti siano rifilati due calci in bocca. Una barbarie. Qualcosa di ripugnante che andrebbe immediatamente abolita.

 

cesare battisti

Invece nessun giurista, avvocato, giudice o politico, muove un ciglio davanti alla descritta violenza. Protestiamo noi e basta. È incivile trattare chi sta dietro le sbarre, a prescindere dai suoi peccati, quale essere da emarginare sia dalla società sia dalla popolazione prigioniera. Nessun uomo o donna va considerato come immondizia e mortificato. Ma i nostri governanti e coloro che li ispirano ignorano le più elementari regole della convivenza. Meriterebbero di provare la gattabuia.

cesare battisti 4

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."