rudy guede franca leosini

“QUALE CHE SIA LA VERITÀ, È AMPIAMENTE RISCATTATO” - FRANCA LEOSINI, UNICA AD AVER INTERVISTATO RUDY GUEDE, COMMENTA LA NOTIZIA DELLA POSSIBILE LIBERAZIONE ANTICIPATA DELL'UNICO CONDANNATO PER LA MORTE DI MEREDITH: “HA FATTO UN GRANDE PERCORSO, SI ADOPERA CON GENEROSITÀ PER GLI ALTRI. SE LO MERITA” - “È STATO CONDANNATO IN CONCORSO NON SI CAPISCE CON CHI, HA SEMPRE AFFERMATO DI ESSERE ESTRANEO E ASSOLUTAMENTE INNOCENTE. QUANDO È AVVENUTO L'OMICIDIO, LUI ERA IN BAGNO. MI HA RACCONTATO DI AVER RICONOSCIUTO LA VOCE DI AMANDA KNOX E DI AVERLA ANCHE VISTA CON…”

 

1 - SCONTO PER BUONA CONDOTTA GUEDE VERSO LA LIBERAZIONE A 14 ANNI DAL DELITTO KERCHER

Fulvio Fiano per il "Corriere della Sera"

 

rudy guede

Il 20 novembre del 2007 Rudy Guede veniva arrestato in Germania per l'omicidio dell'inglese Meredith Kercher in una casa di studenti a Perugia. Sabato, a 14 anni esatti di distanza, (ma la richiesta è stata depositata ieri) ha maturato i termini per la sua liberazione anticipata rispetto ai 16 che gli sono stati inflitti come pena definitiva, unico colpevole di un delitto rimasto a lungo un giallo irrisolto e che continua a sollevare polemiche e reazioni ogni volta che se ne torna a parlare.

 

L'istanza dell'avvocato Fabrizio Ballarini, che assiste l'ivoriano, è già sul tavolo del tribunale di Sorveglianza, che a ore potrebbe apporre il suo sigillo su una decisione che a norma di legge appare scontata. La sua è una storia di redenzione esemplare. Da dicembre 2020 Guede, 35 anni, non è più in carcere ma affidato ai servizi sociali.

 

Amanda Knox e Raffaele Sollecito

La mattina è assegnato alla Caritas di Viterbo e aiuta nelle sue funzioni il sacerdote di Santa Maria della Verità, a pranzo presta servizio alla mensa dei poveri, il pomeriggio cataloga libri al Centro studi criminologici, l'associazione che per due anni, dal 2016 (quando è intervenuta la Cassazione) al 2018 ha chiesto invano la revisione del processo e i cui rappresentanti sono anche i suoi tutor legali.

 

Con i circa 400 euro di paga vive in affitto in una piccola abitazione nel centro storico della città della Tuscia, dove fino al 20 novembre aveva l'obbligo di rientrare entro le 22, ultima limitazione rimasta alla sua libertà, assieme al divieto di allontanarsi dalla provincia senza permesso.

 

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In questi 14 anni, per la sua buona condotta da detenuto ha maturato 1.100 giorni di sconto di pena, a cui se ne aggiungono ora altri 45. Nel penitenziario Mammagialla di Viterbo si è laureato con 110 e lode in Scienze storiche del territorio e della cooperazione internazionale e sta prendendo la specializzazione in Lettere moderne occupandosi di narrazione cinematografica.

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A Viterbo è ripartita la sua vita. Organizza tornei di basket e scacchi col patrocinio del Comune e, come se volesse riallacciare i fili con la sua vita di allora, frequenta una comitiva di ventenni. Chi lo conosce lo descrive come spigliato e caciarone, che non nasconde il suo passato ma non ne parla mai volentieri dopo dieci anni passati sui giornali.

 

Riacquistata la libertà vorrebbe trovare un lavoro «vero» che gli permetta tra l'altro di fronteggiare le spese legali e i risarcimenti alla famiglia Kercher. Guede si è sempre dichiarato innocente, senza mai cambiare la versione secondo cui la sera di quel 2 novembre era chiuso in bagno con le cuffiette dopo aver avuto un rapporto con Meredith (e verrà infatti incastrato dalle tracce di Dna).

 

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Sostiene di essere andato in Germania per paura di essere coinvolto nelle indagini che avevano portato all'arresto di Raffaele Sollecito e Amanda Knox (prosciolti nel 2015 dopo una iniziale condanna a 25 e 26 anni e quattro di detenzione cautelare). La notizia della sua possibile liberazione, anticipata dal sito Tusciaweb , arriverebbe in anticipo di circa un mese e mezzo rispetto alla scadenza naturale del 4 gennaio 2022.

 

la vittima Meredith Kercher

2 - "SPERO SI RIFACCIA UNA VITA È L'UNICO AD AVER PAGATO ORA È UNA PERSONA DIVERSA"

Maria Berlinguer per "la Stampa"

 

«Credo di essere stata la sola ad averlo intervistato, non aveva mai parlato prima e non l'ha fatto dopo. Lui è stato condannato a 16 anni per l'omicidio di Meredith Kercher, il fine pena era già previsto per il 4 gennaio del 2022, l'avvocato ha chiesto un ulteriore sconto di 45 giorni. Se lo merita è un ragazzo che ha fatto un percorso di recupero straordinario in carcere».

 

Franca Leosini nel 2016 ha incontrato nel carcere di Mammagialla a Viterbo Rudy Guede, condannato per l'omicidio della studentessa inglese. Un omicidio per il quale in primo grado erano stati condannati anche Amanda Knox e Raffaele Sollecito, poi assolti.

 

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Perché Guede ha scelto lei?

«Si è fidato. All'epoca gli avevano offerto parecchi soldi per l'esclusiva, ma ha scelto di parlare con me senza ricevere compensi. La Rai non paga e non accetterei mai di pagare qualcuno per intervistarlo.

 

È stato condannato per concorso in omicidio e violenza sessuale nel 2010 in primo grado a 30 anni, poi ridotti in Cassazione a 16 anni. Ha avuto un comportamento esemplare in questi anni, da settembre era già in semilibertà. Ha scontato 12 anni in carcere e due in semilibertà.

 

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In carcere ha avuto un percorso riabilitativo di grande intensità. Si è laureato in sociologia. Ha lavorato per il reinserimento dei carcerati, è un volontario Caritas, è considerato una risorsa a Viterbo. Quale che sia la verità di questa terribile storia, si è ampiamente riscattato e merita di essere inserito nella società».

 

Perché dice «quale che sia la verità»?

«Ha sempre negato di essere colpevole, è stato condannato in concorso non si capisce con chi, ha sempre affermato di essere estraneo e assolutamente innocente. Quando è avvenuto l'omicidio, lui era in bagno perché aveva problemi gastrici.

amanda knox alle iene

 

La tragedia, secondo il suo racconto, si sarebbe verificata mentre lui era in bagno. Mi ha raccontato di aver riconosciuto la voce di Amanda Knox e di averla anche vista dalla finestra con un ragazzo che lui non conosceva. Non ha mai detto che era Sollecito, ha sempre parlato di una presenza maschile. Non li ha accusati esplicitamente».

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Perché allora è fuggito?

«Mi ha detto che è scappato perché era sicuro che non gli avrebbero creduto. Non è un caso se ho intitolato quella trasmissione "Nero trovato, colpevole trovato". Ricordo che mi ha detto chiaramente "se io fossi rimasto non mi avrebbero creduto"».

 

L'hai più sentito?

«No, ma lo sentirò volentieri, spero che possa riprendersi la vita in tutti i sensi. Ha fatto un grande percorso, si adopera con generosità per gli altri. Se lo merita».

 

Ha intenzione di invitarlo in una puntata del nuovo programma Che fine ha fatto "Baby Jane"? sulle storie di chi dopo il carcere è riuscito a reinserirsi nella società?

«Vediamo se è disponibile, certe volte le persone vogliono essere dimenticate. Mi piacerebbe che accettasse, del resto sono stata l'unica con la quale ha accettato di raccontare la sua versione dei fatti».

 

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Lei non dà mai giudizi, ma che impressione le ha fatto?

«Rudy ha avuto un'infanzia molto difficile. È arrivato in Italia con il padre quando era molto piccolo, portato via alla madre. Ha dovuto imparare a cavarsela da solo troppo presto. È un ragazzo che ha un vissuto in modo molto difficile e nella tragedia di Meredith è anche l'unico che ha pagato».

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