vittorio cecchi gori ornella muti

“CON QUELLO CHE HO AVUTO, NON POSSO PENSARE AI RIMPIANTI. RIFAREI TUTTO” - RICORDI & AMORI DI VITTORIO CECCHI GORI: “COSA DICEVA MIA MADRE DELLE MIE DONNE? È ARRIVATA FINO A VALERIA MARINI, MI DISSE CHE ERA UN ANIMALONE. SI ERA DISPIACIUTA PER IL MATRIMONIO CHE NON ANDAVA BENE, MA NON HA MAI VOLUTO METTERE BOCCA. LE PIACEVA ORNELLA MUTI: IO E LEI AVEVAMO AVUTO UNA STORIA AI TEMPI DI “EUTANASIA DI UN AMORE”… UNA VOLTA LA MIA SEGRETARIA MI DISSE CHE ERA ARRIVATA A CASA MIA MERYL STREEP IN PERSONA, MI ASPETTAVA DI SOTTO E…”

Elvira Serra per “Liberi Tutti - Corriere della Sera”

VITTORIO CECCHI GORI

 

Se le dico 24 dicembre 2017?

«È quando sono stato male».

 

Cosa è successo?

«A Natale vado sempre in fibrillazione, vorrei avere intorno le persone care. Una volta facevamo le feste con gli attori, il 26 dicembre...».

 

Non quell'anno.

«Non sono uno che soffre di depressione, ma avevo subito l'ennesima delusione, ero stato tradito da professionisti che curavano i miei interessi ed erano anche miei amici, mi sembrava di non saper più distinguere le persone. Ero solo».

 

Non era solo, un' amica la salvò.

«Maria Grazia Buccella, il vero grande amore della mia vita: mi è rimasta vicina, mi vuole bene, vuole bene ai miei figli. L'amore si trasforma, diventa qualcos'altro. Era venuta a trovarmi, fu lei a portarmi al Gemelli, avevo rifiutato l' ambulanza».

 

È rimasto all'ospedale fino al 3 marzo.

ROBERTO BENIGNI - VITTORIO CECCHI GORI - FEDERICO FELLINI

«Sono stato fortunato a finire nelle mani del professor Francesco Landi, è un luminare, ora siamo anche amici. In apparenza avevo avuto un rallentamento cardiaco. A salvarmi è stata la mia famiglia».

 

La sua ex moglie Rita Rusic venne subito con vostro figlio Mario.

«È stato il suo merito più importante: è corsa all' aeroporto senza nemmeno avere il biglietto. Quando ho riaperto gli occhi e ho rivisto Mario, è nata la luce. Mentre ero in rianimazione non ha mai lasciato la stanza. Mi ha fatto guarire lui».

 

vittorio cecchi gori 1

Vittorio Cecchi Gori è seduto in una poltrona della casa dei suoi genitori in via dei Monti Parioli a Roma. Un termosifone elettrico lo riscalda da sotto il tavolo, l' appartamento è stato riaperto pochi mesi fa, dopo quindici anni. Principessa e Oscar, Jack Russell e Bolognese, scodinzolano intorno.

 

Ha 76 anni, ha vissuto molto, ha perso tanto: tre Oscar, mille film prodotti e distribuiti, il carcere, due procedimenti giudiziari ancora aperti e una condanna definitiva già scontata. Lo sguardo, dolcissimo, tradisce ingenuità e gratitudine: «Con quello che ho avuto, non posso pensare ai rimpianti. Rifarei tutto. Quando arrivi così in alto è inevitabile rischiare di cadere».

valeria marini, vittorio cecchi gori e il figlio mario 1

 

Lei è credente?

«Sì, molto. Ma non da quando sono stato male, lo sono da sempre. Rivedere all' ospedale mia moglie e mio figlio era già un segno di Dio».

 

Di cosa ha più nostalgia?

«Forse di quando ero ragazzino, mio padre si era appena trasferito a Roma per lavoro e mia madre lo aveva raggiunto. Ero rimasto a Firenze con Annita, mia nonna materna. Avevo nostalgia dei miei genitori, a 8-9 anni ero un po' cattivello. Si stava sempre in cucina, era una casa modesta di ferrovieri, la nonna mi preparava la pappa con il pomodoro, le polpette fritte, la maionese che impazziva. Dopo ho girato il mondo, sono stato in ristoranti stellati, ma il cibo più buono che ho mai mangiato resta quello di mia nonna».

 

vittorio cecchi gori e rita rusic

Un ricordo di suo padre e di sua madre.

«Da bambino raggiungevo mio padre sul set. Ho conosciuto Eduardo De Filippo, mi sedevo sulle sue ginocchia, erano ossute, non sorrideva facilmente. Ho seguito mio padre come un' ombra, spero sia stato un po' orgoglioso di me. Mia madre era una donna molto intelligente, a Firenze collaborava con Bruno Migliorini, presidente dell' Accademia della Crusca. Innamorata folle di mio padre, erano indissolubili. A ogni proiezione di un suo film, lui le chiedeva un parere».

 

Cosa diceva delle sue donne?

«È arrivata fino alla Marini, mi disse che era un animalone. Si era dispiaciuta per il matrimonio che non andava bene, ma non ha mai voluto mettere bocca. Le piaceva Ornella Muti: avevamo avuto una storia ai tempi di Eutanasia di un amore ».

Vittorio Cecchi Gori

 

Va mai a trovare i suoi genitori in cimitero?

«No, è la prima cosa che farò appena starò bene. Sono sepolti accanto a Spadolini nel Prato d'onore del Cimitero di San Miniato a Firenze. Non ci vado da quando è morta mia madre, nel 2002».

 

Non è più tornato neppure allo stadio?

«No. Mi piacerebbe, ma non vorrei che i Della Valle si seccassero. Vorrei poter dare qualche consiglio alla squadra, i Sensi li avevo aiutati molto, suggerii io di acquistare Batistuta, con cui hanno vinto lo scudetto».

Vittorio Cecchi Gori

 

Parliamo di cinema, ne ha viste così tante!

«Avevo una villa bellissima a Beverly Hills, in America ho sempre goduto di grande considerazione. Ho ancora la tessera per votare i film candidati agli Oscar».

 

Aneddoti curiosi?

«Una volta la mia segretaria mi disse che era arrivata Meryl Streep in persona, mi aspettava di sotto. Era inusuale che un' attrice si presentasse da sola, dopo quindici giorni dovevamo cominciare le riprese di Man Trouble, cucito su misura sua e di Jack Nicholson. Scesi e con molto disagio mi disse che non poteva più girarlo, aveva scoperto di essere incinta, aveva già 40 anni, i medici le avevano raccomandato riposo assoluto. Forse temeva la mia reazione, io presi dal frigorifero una bottiglietta mini di Champagne e la stappai: "Mica mi posso arrabbiare per una notizia così, dobbiamo festeggiare". Penso che lo ricordi ancora».

RITA RUSIC VITTORIO CECCHI GORI

 

E di Jack Nicholson cosa mi dice?

«Era un gran mattacchione. Una sera ci portò a casa sua, era tutto buio, camminavamo avanti e indietro nel giardino. Alla fine mi sono accorto che eravamo a bordo di una grande piscina: è un miracolo che non sia caduto!».

 

Altre avventure con gli attori?

«Una indimenticabile con Tom Cruise. Stavamo girando in Sicilia To Forget Palermo , con Mimi Rogers, ai tempi sua moglie. A un certo punto lui e altri dissero di voler giocare a pallone e pensai che bello, ma in realtà intendevano il basket. Non appena mi lanciarono quella palla pesante mi ruppi il mignolo destro, è ancora storto. Per l' ospedale si impuntò di voler guidare lui, sulle stradine del Palermitano come se fosse in Top Gun : non so come abbiamo fatto ad arrivare illesi al pronto soccorso...».

vittorio cecchi gori

 

Gli Oscar.

«Tre: per Mediterraneo , La vita è bella e Il Postino. Un' emozione indescrivibile. La vita è bella la riguardammo con il Papa, ho qui la foto, aspetti... Purtroppo Nicoletta Braschi non riuscì a venire perché aveva l' influenza. Poi ci sarebbero gli Oscar per L'Ultimo imperatore , ma non compaio nei titoli di coda».

 

Come è possibile?

«Fu un'ingenuità mia. Ero intervenuto quando le riprese si erano fermate per mancanza di fondi. Lo finanziai, andai anche alla serata della premiazione».

la trasformazione dei denti di tom cruise

 

So che stanno realizzando un docufilm sulla sua vita.

«Sì, Cecchi Gori: il produttore è Giuseppe Lepore per Bielle Re Srl. Contiamo di finirlo in primavera, per il Festival di Cannes».

 

Cosa desidera adesso?

«Vorrei produrre qualche altro bel film. Sogno il remake del Sorpasso , magari con Christian De Sica. Non voglio più dispiacermi, voglio vedere solo l' aspetto positivo delle cose. E andare presto a trovare mia figlia Vittoria a Miami».

nicoletta braschiGOLDEN GLOBE: MARYL STREEP

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…