lavinia flavia cassaro

“SIETE MERDE, VIGLIACCHI, SENZA MANGANELLI QUANDO VOLETE! SCHIFO, DOVETE MORIRE” (VIDEO) - SI CHIAMA LAVINIA FLAVIA CASSARO E HA 38 ANNI LA DONNA CHE AL CORTEO ANTIFASCISTA DI TORINO, DOPO GLI SCONTRI DI PIAZZA, HA SBRACATO COME UNA PAZZA CONTRO I POLIZIOTTI - DOPO LA CRISI ISTERICA IN STRADA (VIDEO!) SI E’ AUTOASSOLTA: "I POLIZIOTTI STANNO PROTEGGENDO IL FASCISMO”. DOV'E' IL PROBLEMA? LA TIZIA E' UN'INSEGNANTE DI SOSTEGNO

 

1 - LA CATTIVA MAESTRA NO GLOBAL «I POLIZIOTTI DEVONO MORIRE»

Luca Fazzo per “il Giornale”

 

LAVINIA FLAVIA CASSARO

Una professionista delle mobilitazioni per le cause più estreme. Una presenza quasi fissa nei cortei no global, dal Piemonte alla Sicilia. Una che odia la polizia, e che è pronta a prendere il fucile. Lavinia Flavia Cassaro, 38 anni, è tutto questo. Il problema è che è anche una maestra. Una che prima o poi lo Stato pagherà per salire in cattedra, per spiegare ai bambini che ammazzare uno sbirro non è reato.

 

C'è voluto poco, per darle un nome, dopo le immagini trasmesse lunedì sera da Matrix, e definite in diretta «uno schifo» da Matteo Renzi. Si vedono gli scontri in piazza a Torino, quelli dove un agente si è trovato con la gamba devastata da un ordigno imbottito di chiodi. Si vede lei, in preda a una sorta di crisi isterica, urlare insulti feroci in faccia ai poliziotti, «vigliacchi, mi fate schifo, dovete morire... mezza cartuccia del cazzo, vergognati schifoso». Ma anche lei, più tardi, calma, che davanti al microfono di Angelo Macchiavello non si rimangia nulla, non dà la colpa alla tensione dei momenti: «Non ho detto niente di sbagliato. In questo momento stanno proteggendo il fascismo. E io potrei trovarmi, fucile in mano a lottare contro questi individui».

LAVINIA FLAVIA CASSARO

 

È lei stessa a dire all' inviato di Mediaset di fare la maestra. Possibile? Sì, possibile. Ieri le immagini di Matrix vengono acquisite dalla Digos di Torino. «È la Cassaro», dicono subito alla sezione che si occupa dei centri sociali, gli agglomerati di antagonisti e teppisti che da anni infestano Torino.

 

Non è una leader, neanche una portavoce. Ma al «Gabrio», uno dei covi dei violenti dell' ultrasinistra, la conoscono più che bene. E altrettanto bene la conosce la Digos. È una militante dei comitati no Tav, quelli che da anni si battono contro l'Alta Velocità in Val Susa. Ma il suo nome compare anche nei rapporti sulle attività in Sicilia dei no Muos, i gruppi che cercano di impedire l'istallazione dei sistemi radar della Nato a Niscemi.

 

Lavinia Flavia Cassaro

Sembra il ritratto di una delle tante facce che popolano l'universo antagonista, i globetrotter della protesta che si spostano ovunque vi sia qualcosa da contestare. Ma c'è, a rendere tutto più indigesto, quel dettaglio che lei stessa rende noto. Lavinia fa la maestra elementare. Lavora nella scuola pubblica. E anche se Renzi dice «andrebbe licenziata su due piedi», mettere in pratica il proposito non è così facile.

 

La notizia buona è che la Cassaro non è di ruolo. È da anni nelle graduatorie, anche come maestra di sostegno: un ruolo ancor più delicato, accanto ai bambini con problemi maggiori. Le prime notizie la indicano come in servizio all' Onnicomprensivo di Moncalieri. Ma, interpellati ieri, i dirigenti scolastici dei due istituti in cui si è diviso l'Onnicomprensivo escludono che sia in organico e nemmeno tra le supplenti («per fortuna»).

 

Lavinia Flavia Cassaro

La notizia cattiva è che ha insegnato, anche come maestra di sostegno; e che prima o poi, come supplente o in pianta stabile, la pasionaria del no Tav, in attesa di prendere il fucile contro i poliziotti, tornerà in classe. Le spetta di diritto, essendo ormai in graduatoria da anni. E, per quanto inverosimile possa sembrare, né le sue urla ai poliziotti della Celere né le sue dichiarazioni possono farla cancellare dalle graduatorie. Perché nel 2016 una legge ha cancellato dal codice penale il reato di ingiurie a pubblico ufficiale. E senza una condanna, la donna che vuole i poliziotti morti diventerà maestra.

 

2 - RENZI: «È DA LICENZIARE» LA POLIZIA: «SEMINA ODIO NON PUÒ PIÙ INSEGNARE»

Lavinia Flavia Cassaro

Laura Cesaretti per “il Giornale”

 

«Il fatto è talmente grave, per la pesantezza delle parole usate, che ho immediatamente attivato i dirigenti dell' Ufficio scolastico regionale del Piemonte per avviare tutte le verifiche del caso», spiega al Giornale il ministro dell' Istruzione Valeria Fedeli. Era stato lo stesso Matteo Renzi, lunedì a tarda sera, a chiamare al telefono Valeria Fedeli, dagli studi di Matrix, per segnalarle il filmato appena trasmesso dal programma di Nicola Porro. Ripetendo quel che aveva già detto in diretta: «Che schifo, un' insegnante che augura la morte ai poliziotti andrebbe licenziata su due piedi».

 

Lavinia Flavia Cassaro

Più facile a dirsi che a farsi, spiegano gli esperti della materia, perchè il fatto in questione è avvenuto fuori dalle mura scolastiche, durante un cosiddetto «presidio antifascista» dei centri sociali torinesi in piazza, e non nell' esercizio delle funzioni di docente. L'iter comunque è stato subito avviato: «Occorre per prima cosa risalire formalmente all' identità della docente, controllare il suo fascicolo scolastico per capirne i precedenti e verificare se ci può essere una correlazione tra i suoi comportamenti a scuola e quello che è accaduto fuori, per capire se ci sono i termini per avviare un procedimento disciplinare. Il fatto resta comunque gravissimo», dice il ministro.

 

Lavinia Flavia Cassaro

In attesa degli accertamenti ufficiali, Matteo Salvini rivela di aver già individuato la maestra torinese, e racconta che tempo fa la signora lo avrebbe attaccato su Facebook con inconfondibile savoir faire: «Mi ha scritto: sei incompatibile con la Costituzione, vattene affanculo».

 

Intanto i sindacati di polizia chiedono la sospensione immediata della docente: «Un fatto grave e intollerabile, che deve indurre a riflettere sul pericoloso clima di odio e intolleranza che si è generato», afferma Felice Romano, segretario del Siulp. Serve, aggiunge, «una ferma e corale condanna morale e anche concreta. Serve a tutela della dignità dei poliziotti, in primo luogo. Ma anche, e soprattutto, a tutela della dignità delle centinaia di migliaia di insegnanti che, diversamente da questa signora, sono consapevoli di svolgere una delicatissima funzione pubblica».

 

Lavinia Flavia Cassaro

E ringrazia Renzi «per aver tempestivamente censurato questo tipo di condotta esprimendo solidarietà nei confronti dei poliziotti ed auspicando l' immediato sospensione dell' insegnante». Toni duri anche dal segretario generale del Sap, Gianni Tonelli: «Abbiamo assistito alla sospensione di un poliziotto per molto meno.

 

Adesso ci chiediamo: cosa ne sarà di questa insegnante? Cosa avrà mai potuto insegnare ai suoi alunni? È possibile che una istituzione come la scuola, deputata alla formazione e all' inclusione nella società, si avvalga di insegnanti che incitano all' odio e non rispettano le istituzioni? Da cittadino, ancora prima che poliziotto, mi aspetto che questa persona sia immediatamente sospesa dall' insegnamento».

 

Con Renzi, ringraziato dal Siulp, polemizza invece il parlamentare di Fi Stefano Maullu: «Non è credibile quando chiede il licenziamento, perchè il Pd non ha mai condannato apertamente le attività dei centri sociali». A Matrix, il segretario del Pd aveva però spiegato che «a Torino ci sono molti centri sociali che andrebbero semplicemente chiusi».

Ultimi Dagoreport

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...