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“VERGOGNA, BUFFONI”, LA RABBIA DEGLI AUTISTI NCC, NOLEGGIO CON CONDUCENTE, CONTRO TONINELLI: A FUOCO LE BANDIERE 5 STELLE- SALVINI PROVA A MEDIARE - QUEL PATTUGLIONE DI NCC CON IL PASS DELLA CALABRIA CHE PER ANNI HA FATTO AFFARI ALL'AEROPORTO DI FIUMICINO E NEL CENTRO DI ROMA…

Fabrizio De Feo per “il Giornale”

 

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I l dilemma populista non è facile da risolvere, soprattutto quando ci si trova al governo e non nelle piazze a urlare slogan di opposizione. E così per i Cinquestelle la prova della protesta - non esercitata ma subita - diventa un test difficile da sostenere, un animale difficile da domare se non liquidandolo come strumentale, prezzolato o reazionario.

L' immagine simbolo della giornata è il sit in degli autisti Ncc - il noleggio con conducente - sotto il Senato e sotto la sede della Prefettura di Roma, un presidio che blocca il traffico di Roma e in cui vengono bruciate bandiere dei Cinquestelle.

 

toninelli

Durante la protesta partono cori «buffoni, buffoni» e «vergogna, vergogna», insulti al ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, tra fischietti, slogan e striscioni, per alcune misure contenute nella manovra economica all' esame della commissione Bilancio del Senato. «Non ci muoveremo da qui finché non avremo una risposta positiva perché non è possibile che 80mila imprese e 200mila addetti ai lavori debbano essere messi sul lastrico da un ricatto che i tassisti stanno facendo al governo. Si vuole eliminare una categoria per favorirne un' altra», è il grido di battaglia degli Ncc che si sentono «traditi dai Cinquestelle».

 

La questione riguarda alcuni paletti che scatteranno da gennaio, con l' obbligo per gli Ncc al termine del servizio di tornare nella città in cui l' autorizzazione è stata rilasciata. Un emendamento dei relatori alla manovra depositato in commissione Bilancio del Senato conferma le disposizioni restrittive per il settore e prevede che le prenotazioni debbano essere preventivamente registrate su un foglio di servizio elettronico. La proposta, inoltre, blocca il rilascio di nuove licenze fino a quando non sarà pienamente operativo il nuovo archivio informatico ma amplia gli ambiti territoriali di operatività degli Ncc da comunali a provinciali.

 

ncc proteste

In questi stessi giorni tra Comiso e Ragusa è partita anche la protesta - con tanto di gilet gialli indossati dai manifestanti - da parte dei risparmiatori della Banca Agricola Popolare di Ragusa, azionisti che non riescono a vendere, e a collocare, le loro azioni nel mercato azionario secondario.

 

Mentre non indosseranno gilet gialli, ma anche i sindacati dei militari hanno replicato duramente alla maggioranza e a un emendamento che prevedeva l' utilizzo dell' Esercito per rattoppare le buche di Roma, città governata dai Cinquestelle, emendamento poi dichiarato inammissibile.

 

Di fronte all' aumento della tensione con gli autisti Matteo Salvini prova a metterci una toppa. «Io ascolto tutti, passo la metà del mio tempo ad ascoltare e vediamo di trovare una mediazione. Ma quando bruci bandiere non è mai un segnale di costruzione». Giacomo Portas, eletto con il Pd e leader dei Moderati, commenta così la tensione vissuta nella Capitale. «Chi è nato col popolo del vaffa, rischia di essere rimandato a casa dal popolo del vaffa. La protesta degli Ncc è emblematica».

Notizie non entusiasmanti arrivano anche dai sondaggi. L' ultima rilevazione Tecnè da i Cinquestelle al 25,3% contro il 32,8 della Lega. Il centrodestra unito arriva a toccare il livello più alto di sempre, al 48,1%, con un + 11 rispetto alle Politiche dello scorso anno. Inoltre da una rilevazione effettuata da Quorum/Youtrend per «Il Confine», il nuovo programma di Sarah Varetto in onda stasera su SkyTg24, emerge che per il 73% degli intervistati le difficoltà del governo nel definire la manovra dipendono più dall' Italia e dal suo governo piuttosto che dalle resistenze dell' Europa.

 

ncc proteste

 

 

2. “CORSE A ROMA CON IL PASS DELLA CALABRIA”- ECCO LA STRETTA DOPO ANNI DI CAOS CAPITALE

Lorenzo De Cicco per "il Messaggero"

 

Ci sono voluti nove anni di melina istituzionale, una proroga dopo l' altra, prima che i nodi venissero al pettine. E non è detto che sia finita, perché la carta dell' ennesimo rinvio è sempre lì lì per essere gettata sul tavolo. «Trattiamo», trapela dal governo; «almeno altri tre mesi», pretendono le bellicose sigle dei conducenti che intasano ogni giorno il cuore di Roma, con la speranza di sfangarla anche stavolta o almeno di prender tempo, come hanno fatto dal giorno del varo della riforma, partorita con un codicillo infilato nel decreto Milleproroghe del 2008.

 

In teoria, dal primo gennaio prossimo funzionerebbe così: i noleggiatori con conducente, dopo aver accompagnato il cliente a destinazione, devono tornare nella rimessa di appartenenza, che deve avere sede, obbligatoriamente, nel comune che ha sfornato la licenza.

 

ncc proteste

Insomma, hai un' autorizzazione del Comune di Cicala (953 abitanti, in Calabria) ma lavori a tempo pieno a Roma, magari sfruttando un' app come Uber che ti localizza sempre tra piazza Venezia e il Colosseo? Non lo puoi più fare, pena la sospensione o perfino il ritiro della concessione. Ecco perché la riforma avrebbe un merito non secondario: alleggerire il traffico dell' Urbe, aggravato dai macchinoni che scarrozzano turisti senza il pass del Campidoglio.

 

La prenotazione della berlina con autista, in base alle nuove regole, deve infatti avvenire sempre «presso la rimessa» originaria e l' auto non può stazionare sul suolo pubblico di un' altra città, in attesa di clienti, come un taxi qualsiasi. Altra novità osteggiata dai conducenti: l' inizio e la fine di ogni servizio devono avvenire nel garage del Comune che ha rilasciato l' autorizzazione. Tornando all' esempio di Cicala: da lì, in provincia di Catanzaro, l' auto deve partire e sempre lì deve fare ritorno dopo la corsa, anche se sarà permesso agli autisti far salire il cliente nel territorio di un altro Comune e di lasciarlo dove desidera. Ma niente più trasferte fisse nelle grandi città, sfruttando permessi timbrati in piccoli centri lontani centinaia di chilometri.

 

salvini

Cicala non è stato menzionato a caso. Col tagliando di questo paesino calabro sul cruscotto, un pattuglione di Ncc per anni ha fatto affari all' aeroporto di Fiumicino e nel centro di Roma, contribuendo a moltiplicarne l' intasamento. Fino a quando è intervenuta la Procura ed è venuto fuori che le licenze venivano addirittura spedite tramite posta, così da risparmiare agli intestatari il viaggio verso la Sila Piccola. Altri autisti avevano l' autorizzazione di Francavilla al Mare in Abruzzo, qualcuno veniva (e viene tutt' ora) da Battipaglia nel Salernitano, altri da Lenola e Campodimele, nel Pontino.

 

 

IN GUERRA CON I TAXI L' anno scorso i vigili urbani della Capitale hanno controllato 1.562 conducenti. Sorpresa, in 1.120 avevano autorizzazioni di altri comuni. Qualche numero: nella Capitale lavorano 5mila Ncc, ma solo mille hanno la licenza del Campidoglio e altri 1.500 hanno il permesso di un Comune dell' hinterland romano.

Tutti gli altri vengono da fuori. Detestati dai tassisti regolari che lamentano un danno ai propri affari.

 

NCC A ROMA

IN PROVINCIA L' ultima proroga scadrà il 31 dicembre (poi entro 60 giorni toccherà mettersi in regola). Per questo le acque sono agitate. La maggioranza pentaleghista vorrebbe ritoccare le regole, durante la discussione alla manovra, per ammorbidire un po' i contorni della riforma, ma senza stravolgerla. Per esempio, il conducente potrà avere rimesse in altri comuni, ma sempre nella stessa provincia. E sempre nella provincia potrà lavorare senza tornare ogni volta al garage, a patto che sul foglio di servizio siano registrate, «sin dalla partenza», le altre prenotazioni. Il nuovo testo bloccherebbe il rilascio di nuove licenze fino a quando non sarà pienamente operativo il nuovo archivio informatico del Ministero dei Trasporti, con l' elenco di tutte le imprese del settore. E un' app dovrebbe controllare gli spostamenti delle auto, per evitare che qualcuno continui a fare il furbo, in trasferta permanente.

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