bossetti19

‘’LIBERATELO!” - I FAN DI BOSSETTI SCATENATI IN TRIBUNALE. DA GENOVA A NAPOLI, LA GENTE ARRIVA A PALAZZO DI GIUSTIZIA PER DIFENDERE IL MURATORE NONOSTANTE INDIZI E DNA - E LUI: ‘’FOSSE PER ME VORREI LA SENTENZA SUBITO TANTO SONO TRANQUILLO”

BOSSETTIBOSSETTI

1. I FAN DI BOSSETTI SCATENATI IN TRIBUNALE. DA GEBOVA A NAPOLI, LA GENTE ARRIVA A PALAZZO DI GIUSTIZIA PER DIFENDERE IL MURATORE NONOSTANTE INDIZI E DNA

Cristiana Lodi per “Libero Quotidiano”

 

‘’Abbronzatissimo, Massimo Bossetti è abbronzatissimo». «Tiene i gomiti sul tavolo, muove i piedi. È nervoso, si è pettinato col gel». «È in jeans, maglietta e scarpe da ginnastica»: annotata anche la marca, ci mancherebbe. Massimo Bossetti, da là dentro: dal gabbiotto vetrato, «si è girato una volta soltanto per guardare il pubblico alle sue spalle».

 

bossetti mogliebossetti moglie

Già, il pubblico: non solo cittadini della Bergamasca laboriosa che per l’occasione hanno preso un giorno di ferie, ma anche napoletani e genovesi e marchigiani. Sono arrivati da nord e da sud e dal centro con la speranza (non per tutti soddisfatta dagli 80 posti a sedere) di assistere al processo.

 

bossetti moglie dialogo in carcere 3bossetti moglie dialogo in carcere 3

Di guardare lui: Massimo Giuseppe Bossetti, l’uomo filmato sul cantiere mentre in ginocchio viene ammanettato per l’omicidio della bambina. Sarà assolto o condannato? È la domanda di questo genere umano accorso al Tribunale. Vota subito! Mentre lei, Yara: la bambina assassinata, resta la più dimenticata di questa storia nera.

 

Lo chiamano il processo dell’anno, questo che si è aperto ieri contro il carpentiere di Mapello. L’uomo del Dna stampato sulle mutande di Yara tagliate di netto col coltello e che per quattro anni è stato Ignoto 1. L’uomo di quel furgone bianco segnalato fin dalla sera della scomparsa di lei. L’uomo che il giorno dell’arresto ha scelto di tacere anziché gridare la sua innocenza al magistrato.

bossetti moglie 7bossetti moglie 7

 

L’uomo che soltanto più tardi ha giurato di non essere l’assassino senza però riuscire a convincere chi lo accusa, adesso in aula dice di avere fiducia nella giustizia. A Bergamo sono venuti tutti per lui. Soltanto 80 posti a sedere riservati al pubblico, in questo pubblico processo che ha lasciato fuori tanti «curiosi». Così chi non può assistere al dibattimento che soltanto a settembre entrerà nel vivo, sceglie di prenderne parte. A proprio modo. In piazza.

 

bossetti moglie 5bossetti moglie 5

Allora eccoli i fans del presunto assassino che innalzano i cartelli con la scritta «Liberatelo!», «Giustizia per Bossetti!». Si concede alle telecamere e dispensa pillole di saggezza il pingue signore venuto da Forlì: «Noi cittadini non abbiamo letto gli atti ma sappiamo ciò che scrivono i giornali e trasmette la tv: qui non quadra niente. Le accuse non stanno in piedi. Le indagini non hanno né capo né coda». La tv, i giornali, tutti a ripetere lo stesso Vangelo e a incolpare i famelici media. Ma sono gli stessi media e le stesse tv che la difesa dell’imputato vorrebbe in aula.

 

Mentre accusa e parti civili si oppongono. «Il rischio è la spettacolarizzazione di una tragedia», obbietta il pubblico ministero Letizia Ruggeri. La Corte deciderà il prossimo 17 luglio, quando si pronuncerà anche su altre eccezioni sollevate dai difensori del muratore. Il Dna per esempio.

 

YARA GAMBIRASIO BOSSETTIYARA GAMBIRASIO BOSSETTI

Secondo gli avvocati di Massimo Bossetti sarebbe stato prelevato senza alcuna garanzia difensiva «in quanto non si può dire che (il 15 giugno scorso) quando il sospettato è stato fermato e sottoposto all’alcoltest da cui è stato prelevato il suo codice genetico, non fosse già indagato».

 

Come dire che, forse, il sospettato di un crimine prima di essere pizzicato con la pistola fumante in mano, potrebbe essere stato iscritto nel registro degli indagati. Schermaglie processuali. E se ne vedranno tante in questo dibattimento che Bossetti ha scelto di celebrare pubblicamente.

BOSSETTI ARRESTATOBOSSETTI ARRESTATO

 

Davanti a giornalisti, semplici spettatori e al cospetto della piazza che non conosce gli atti ma a suo modo disseziona, indaga e accomuna in un vouyerismo compiaciuto. I grandi assenti, ieri, sono stati i genitori di Yara. I soli a non voler guardare la faccia dell’uomo accusato di averla uccisa. Anche loro, per questo, fra i dimenticati.

MARITA BOSSETTIMARITA BOSSETTI

 

2. ‘’FOSSE PER ME VORREI LA SENTENZA SUBITO TANTO SONO TRANQUILLO”

BOSSETTI ARRESTATO BOSSETTI ARRESTATO

Paolo Berizzi per “la Repubblica”

 

«Allora come è andata? ». «Bene, tanto tu Massimo non hai capito niente, vero?». Sorride Massimo Bossetti dentro il gabbione degli imputati. Sono le 11.25: l’udienza è appena finita e Paolo Camporini, uno dei due avvocati, entra e lo sfotte. «Tocca ferro — l’espressione in realtà è più colorita — . L’udienza più importante, quella che ti interessa, è martedì (la Cassazione deciderà sulla richiesta di scarcerazione: esito quasi scontato, ndr ) ».

 

Lui fa sì con la testa e sorride di nuovo. Che per uno che rischia l’ergastolo, è in carcere da un anno e ha scoperto di non essere figlio di suo padre e tante altre cose, non è proprio una reazione scontata. Per un attimo, abbronzatissimo in mezzo a questo cubo di vetro che sembra un acquario pronto ad annegarlo, Bossetti torna sul processo. «Guarda — rivolto all’avvocato — se fosse per me vorrei la sentenza oggi. Capito?».

LAURA LETIZIA BOSSETTILAURA LETIZIA BOSSETTI

 

YARA GAMBIRASIO - MASSIMO BOSSETTI YARA GAMBIRASIO - MASSIMO BOSSETTI

Magro come è entrato in carcere, lo stesso intenso colore del viso. Serio, concentrato. Jeans, polo blu a maniche corte, sneaker bianche, capelli “gellati” con sfumatura alta, fede al dito. Il presunto killer di Yara, l’uomo impassibile che non crolla e che ripete al mondo «sono innocente», fa il suo ingresso in aula alle 9.25. Si apre una porticina bianca di ferro e, in mezzo a tre agenti, spuntano le mèches che incorniciano il ciuffo. Per Bossetti è la “prima” in pubblico.

 

Lo aspettano tutti: 80 curiosi, 34 giornalisti, una pletora di avvocati e il suo grande accusatore, Letizia Ruggeri: seduta accanto al capo della procura Francesco Dettori, li separa un metro e mezzo e una parete di vetro. Bossetti arriva a bordo di un cellulare. Entra a palazzo di giustizia da un ingresso secondario. «Nervoso, molto nervoso », dice chi lo ha incrociato nella pancia del tribunale. In realtà appare quasi disteso.

 

yara cf401a5faf007fbcd6479de0c571972byara cf401a5faf007fbcd6479de0c571972b

Appena messo piede nella gabbia degli imputati, sulla sinistra, si gira di spalle perché gli devono togliere le manette. Segue un primo sguardo verso il pubblico che da un’ora e mezza ha preso posto dietro di lui. Sguardo smarrito. Sta in piedi tre minuti Bossetti, tamburella col piede destro, gesto che ripeterà per quasi tutta l’udienza.

massimo giuseppe bossettimassimo giuseppe bossetti

 

Poi si siede e appoggia i gomiti su una scrivania nera dove è posto un microfono che non gli servirà. «Verrò a tutte le udienze », ha ripetuto a Salvagni, l’avvocato che lo segue dall’inizio del suo peggiore incubo e del quale si fida come un padre.

 

Ma la strada è in salita, per usare un eufemismo. L’ha detto anche alla moglie, Marita Comi, “la Marita” che si, sarà anche scesa in campo pubblicamente per difenderlo — interviste, copertine — ma nei colloqui in carcere lo ha incalzato e a muso duro gli ha spiattellato un «Massi, adesso basta, smettila di dire balle!».

 

bossetti arrestato bossetti arrestato

Qui non c’è la madre-confidente: Ester Arzuffi non compare nemmeno nella lista dei testimoni della difesa perché, cuore di mamma, pur sbandierando la supposta innocenza di “Massi”, si ostina a sfidare l’evidenza scientifica non ammettendo che il figlio è nato dalla relazione con Giuseppe Guerinoni: «una cosa che non esiste».

 

Che testimone può essere una così per la difesa del figlio? Ora che si inizia a fare sul serio, forse si può anche capire che uomo è davvero questo carpentiere tutto d’un pezzo che resta lì impassibile al suo posto a sciropparsi due ore e mezzo di tecnicismi, codici, giudizialese puro. «Questo è un processo accusatorio, il vostro compito è provare se l’accusa è fondata».

 

genitori di yara gambirasio 9c401bce3532bd5f3871918ef8d14934genitori di yara gambirasio 9c401bce3532bd5f3871918ef8d14934

Mentre parla Salvagni, l’imputato più misterioso d’Italia incrocia le braccia. Poi si passa una mano sulle guance ben rasate. «Se dite che vittima e imputato si conoscevano, allora cambia tutta l’impostazione... ». Guarda i secondini. È quasi finita, la prima di chissà quante udienze. Fuori ci sono una decina di fan, ragazzotti, un paio di signori in età. «Liberatelo!». «Lasciatelo andare poer òm », povero uomo. E a Yara chi pensa?

massimo giuseppe bossettimassimo giuseppe bossetti

 

Ultimi Dagoreport

cdp cassa depositi e prestiti giovanbattista fazzolari fabio barchiesi giorgia meloni giancarlo giorgetti dario scannapieco francesco soro

DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO PALAZZO CHIGI PER PASSARE DA AMATO E LETTA A TALE GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI, UN TIPINO CHE FINO AL 2018, RICOPRIVA IL RUOLO DI DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA ALLA REGIONE LAZIO? - CHE È SUCCESSO A CASSA DEPOSITI E PRESTITI (CDP), HOLDING PUBBLICA CHE GESTISCE I 300 MILIARDI DI RISPARMIO POSTALE DEGLI ITALIANI, PER RITROVARCI VICEDIRETTORE GENERALE, CON AMPIE DELEGHE, DAL PERSONALE E GLI INVESTIMENTI ALLA COMUNICAZIONE, IL 43ENNE FABIO BARCHIESI, CHE ORA ASSUME ANCHE LA CARICA DI AD DI CDP EQUITY, LA PIÙ IMPORTANTE SOCIETÀ DEL GRUPPO? - COME SI FA A RICOPRIRE DI RUOLI NEVRALGICI DI POTERE L’EX FISIOTERAPISTA DI MALAGO' CHE NON HA MAI RICOPERTO IL RUOLO DI AMMINISTRATORE NEMMENO NEL SUO CONDOMINIO, CHE BALBETTA UN INGLESE APPENA SCOLASTICO E HA ALLE SPALLE UNA LAUREA IN ECONOMIA OTTENUTA, PRESSO LA SELETTIVA UNIVERSITÀ TELEMATICA UNICUSANO, A CUI SI AGGIUNGE UNA CATTEDRA, A CONTRATTO, ALLA LINK, L’ILLUSTRISSIMA UNIVERSITÀ DI VINCENZO SCOTTI? - ALL’ANNUNCIO DELLA NUOVA CARICA DI BARCHIESI, LO SCONCERTO (EUFEMISMO) È PIOMBATO NELLE STANZE DEL MEF, PRIMO AZIONISTA DI CDP, MENTRE PER LE FONDAZIONI BANCARIE L’ULTIMA PRESA DI POTERE DEL DUPLEX FAZZO-BARCHIESI, IN SOLDONI, E' “IL PIÙ GROSSO SCANDALO POLITICO-FINANZIARIO MAI VISTO NEL BELPAESE...”

maurizio landini giorgia meloni

IL SESSISMO È NELLA CONVENIENZA DI CHI GUARDA – LA SINISTRA DIFENDE LANDINI CHE HA DEFINITO “CORTIGIANA” GIORGIA MELONI: PENSATE COSA SAREBBE SUCCESSO NEL "CAMPO LARGO" E NEI GIORNALI D'AREA SE L’AVESSE DETTO SALVINI DI UNA BOLDRINI QUALSIASI. AVREMMO AVUTO PAGINATE SUL SESSISMO DEL BIFOLCO PADANO. MA IL SEGRETARIO DELLA CGIL È "UN COMPAGNO CHE SBAGLIA", E ALLORA VA DIFESO: “È SOLO UN EQUIVOCO” – NON CHE LA DESTRA DIFETTI DI IPOCRISIA: GIORGIA MELONI SI INDIGNA PER "CORTIGIANA" EPPURE E' LA MIGLIORE ALLEATA DI TRUMP, UNO CHE SI VANTAVA DI "AFFERRARE TUTTE LE DONNE PER LA FICA”

flavio cattaneo ignazio la russa giorgia meloni carlo calenda matteo salvini

DAGOREPORT - IL CONTESTO IN CUI È ESPLOSO LO SCONTRO-CON-SCAZZO TRA CARLO CALENDA, E L’AD DI ENEL, FLAVIO CATTANEO, HA COLPITO GLI HABITUÉ DEI PALAZZI ROMANI - IL DURO SCAMBIO NON È AVVENUTO IN UN TALK DE LA7, BENSÌ A UN GALLONATISSIMO CONVEGNO DI COLDIRETTI, LA FILO-GOVERNATIVA ASSOCIAZIONE CHE RAGGRUPPA 1,6 MILIONI DI IMPRENDITORI AGRICOLI (LA PRIMA USCITA PUBBLICA DI MELONI PREMIER FU A UN CONVEGNO COLDIRETTI) - L’INVITO AL CALENDA FURIOSO, DA MESI SMANIOSO DI ROMPERE LE OSSA A CATTANEO, È STATO “LETTO” NEI PALAZZI ROMANI COME UN SEGNO DI “DISTACCO” TRA LA STATISTA DELLA SGARBATELLA E L’AD DI ENEL, IL CUI MANDATO SCADE LA PROSSIMA PRIMAVERA DEL 2026 – E QUANDO IN UN SUCCESSIVO TWEET CALENDA COINVOLGE I GRAN MENTORI DELL'INARRESTABILE CARRIERA DI CATTANEO, LA RUSSA E SALVINI, SI ENTRA IN QUEL LUNGO E SOTTERRANEO CONFLITTO DI POTERE CHE FECE SBOTTARE ‘GNAZIO: “GIORGIA VUOLE CONTROLLARE TUTTO: PALAZZO CHIGI, IL SUO PARTITO, QUELLI DEGLI ALTRI, MA È IMPOSSIBILE’’ -  ORA IL DESTINO CINICO E BARO VUOLE CHE SUL CAPOCCIONE DI CATTANEO, OLTRE ALLA MANGANELLATA DI CALENDA, SIA ARRIVATO UNO SGRADITO OSPITE, UN NON IDENTIFICATO SPYWARE CHE L’HA SPIATO NOTTE E DÌ... - VIDEO - LA VIGNETTA ANTI-CALENDA DI "OSHO": "A PROPOSITO DE UTILI, VOLEMO PARLA' DELL'UTILITÀ DI AZIONE?"

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO