maurizio belpietro

LIBERTÀ DI STAMPA ALLA TEDESCA – “LIBERO” METTE IN PRIMA PAGINA UNA NUOVA PUNTATA SUL DIESELGATE E VOLKSWAGEN ITALIA TAGLIA SUBITO LA PUBBLICITÀ – BELPIETRO: “LE PAGINE CHE CI HANNO TOLTO LE RIEMPIREMO FACILMENTE CON GLI SVILUPPI DELLO SCANDALO CHE LI RIGUARDA”

MAURIZIO 
BELPIETRO
MAURIZIO BELPIETRO

Maurizio Belpietro per “Libero Quotidiano

 

Uno si immagina che, dopo lo scandalo dei test d' inquinamento truccati, alla Volkswagen pensino a come riconquistare la fiducia dei consumatori. E invece no, nel gruppo tedesco studiano come tappare la bocca ai giornali che riportano le notizie imbarazzanti per l' azienda. La prova? Eccola.

 

Ieri Libero ha pubblicato in prima pagina, uno dei pochi quotidiani nazionali a farlo, un articolo sulle nuove indagini dell' autorità di controllo americana. Secondo gli ispettori Usa ad essere manipolati non erano solo i dati dei diesel di piccola cilindrata, ma anche quelli dei motori a benzina, un imbroglio che avrebbe coinvolto marchi di eccellenza del gruppo, come Porsche e Audi.

 

Le accuse - ovviamente da dimostrare - hanno prodotto il blocco delle vendite della Cayenne, uno dei modelli di punta, negli Stati Uniti. Ma le violazioni riguarderebbero anche diecimila auto prodotte nell' ultimo biennio, tra cui modelli come Touareg, Audi A6 Quattro, A7 Quattro, A 8 e Q5. Secondo l' agenzia a stelle e strisce che indaga sullo scandalo delle emissioni taroccate, le vetture emetterebbero un livello di monossido di azoto nove volte superiore rispetto a quello misurato in laboratorio, con i famosi test aggirati grazie a un software.

MASSIMO NORDIOMASSIMO NORDIO


La notizia dell'indagine ovviamente ha fatto il giro del mondo e ha indotto il gruppo Volkswagen ad annunciare che 98 mila automobili che usano carburante cosiddetto verde dovranno essere richiamate e a riconoscere che per circa 800 mila veicoli sono stati forniti valori di consumi ed emissioni inferiori a quelli reali. Una ammissione che ha scatenato una immediata reazione negativa del mercato, con il titolo azionario che è arrivato a perdere fino al 10 per cento in Borsa.

multa volkswagenmulta volkswagen


Fin qui i fatti resi noti mercoledì e di cui Libero ha dato notizia in prima pagina, mentre altri quotidiani apparentemente autorevoli si sono limitati a riportare gli sviluppi dello scandalo in una fotonotizia nelle pagine interne. Risultato: Volkswagen Italia, che per il mese di novembre aveva deciso di pianificare sei pagine di pubblicità sul nostro giornale, da lunedì 9 novembre fino al 4 dicembre, che cosa fa? Al posto di spiegare come e perché l' azienda abbia lasciato che si truccassero i dati sull' inquinamento e soprattutto come e quando pensi di riparare al danno, la Volkswagen Italia decide di annullare la campagna pubblicitaria su Libero, una decisione che, ci viene precisato dalla concessionaria, è stata presa dallo stesso amministratore delegato del gruppo, dottor Massimo Nordio.

MUELLER AD VOLKSWAGEN -Web-NazionaleMUELLER AD VOLKSWAGEN -Web-Nazionale


Ora, che un' azienda accusata di aver aggirato le norme anti inquinamento in mezzo mondo, dichiarando il falso alle autorità e ai consumatori, un' azienda inseguita da cause miliardarie da azionisti e clienti, pensi di mettere a tacere lo scandalo colpendo i pochi giornali che scelgono di dare visibilità alla notizia, nella speranza che l' opinione pubblica non sia informata, non solo dimostra l' incapacità dei manager del gruppo di affrontare la bufera, ma dimostra come questi continuino a pensare di poter piegare la realtà con il denaro e non con la trasparenza.

 

volkswagen volkswagen

È questo il nuovo corso di Matthias Müller, l' amministratore nominato dopo l' emergere dello scandalo?


Il dottore Nordio e chi lo consiglia ritengono che per silenziare le informazioni sulle emissioni delle vetture della casa basti togliere la pubblicità? Forse il presidente Nordio pensava di ripetere ciò che fece in passato, quando era alla guida della Toyota e per ritorsione contro un articolo sgradito fece sospendere la pubblicità per tre anni a un mensile? Ma noi non siamo un software che si trucca con facilità.

 

volkswagen  volkswagen

Siamo un giornale abituato a dare le notizie e non a nasconderle. Indipendentemente dal numero di pagine pubblicitarie che ci vengono comprate. Troppo facile pensare che basti mettere una réclame in bocca a Libero per farlo tacere. Ci spiace, se il presidente della Volkswagen e i suoi manager hanno pensato questo, si sono sbagliati. Forse sono stati abituati male. Forse nel passato nessuno è andato fino in fondo sul caso Dieselgate proprio nel timore di vedersi togliere qualche inserzione. Pazienza, Libero non appartiene a questo tipo di giornali.

volkswagen    volkswagen


Libero è libero e basta.


Si tranquillizzino i vertici della Volkswagen, le pagine che ci hanno tolto le riempiremo facilmente, raccontando ogni giorno gli sviluppi dello scandalo che riguarda la loro azienda. Un po' perché vogliamo sapere come va a finire e un po' perché non ci piace la stampa addomesticata.


maurizio.belpietro@liberoquotidiano.it @BelpietroTweet 

 

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli pietrangelo buttafuoco arianna giorgia meloni beatrice venezi nicola colabianchi nazzareno carusi tiziana rocca giulio base

''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO PER LE NOMINE CULTURALI’’ - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: “SONO TRA LE ANIME BELLE CHE QUANDO GIORGIA MELONI HA VINTO LE ELEZIONI HA SPERATO CHE, AL POSTO DEL PLURIDECENNALE AMICHETTISMO ROMANO DI SINISTRA SI AVVIASSE UN METODO, DICIAMO SUPER-PARTES, APERTO (MAGARI ANCHE SOLO PER MANCANZA DI CANDIDATI) E TESO A DELINEARE UNA CULTURA LIBERALE LEGATA AL PRIVATO O ALLE CONFINDUSTRIE DEL NORD… POVERO ILLUSO. IL SISTEMA È RIMASTO LO STESSO, APPLICATO CON FEROCE VERIFICA DELL’APPARTENENZA DEL CANDIDATO ALLA DESTRA, MEGLIO SE ROMANA DI COLLE OPPIO, PER GENEALOGIA O PER ADESIONE, MEGLIO SE CON UNA PRESENZA AD ATREJU E CON UN LIBRO DI TOLKIEN SUL COMODINO - LE NOMINE DI GIULI, BUTTAFUOCO, CRESPI, VENEZI, COLABIANCHI, BASE & ROCCA, IL PIANISTA NAZARENO CARUSI E VIA UNA INFINITÀ DI NOMI NEI CDA, NELLE COMMISSIONI (IN QUELLA PER SCEGLIERE I 14 NUOVI DIRETTORI DEI MUSEI C’È SIMONETTA BARTOLINI, NOTA PER AVER SCRITTO "NEL BOSCO DI TOLKIEN, LA FIABA L’EPICA E LA LINGUA") 

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA…