MA DAVVERO MUORE PIU' GENTE FAMOSA DI PRIMA? - DAVID BOWIE, ALAN RICKMAN, VICTORIA WOOD, PRINCE... PERCHÉ SE NE VANNO COSI' TANTI DIVI (26 SOLO DA GENNAIO)? È UN PROBLEMA DEMOGRAFICO E DI STAR SYSTEM, E VE LO SPIEGA LA BBC…

Secondo il redattore di necrologi della BBC, questa tendenza alle "morti celebri" dal 2012 è già quintuplicata e continuerà ad aumentare: "Le star diventate famose nel 1960, stanno entrando nei 70 anni. Inoltre, nelle generazioni di mio padre e di mio nonno, gli unici famosi erano i divi del cinema. Non c’era la televisione né il rock allora”...

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Da http://www.bbc.com

 

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Ultimamente sembra che non si riesca ad arrivare al weekend senza che la straziante notizia della morte di un qualche idolo si abbatta sul nostro umore. David Bowie la seconda settimana di gennaio, l'attore Alan Rickman una settimana più tardi, la comica Victoria Wood. Ieri, Prince. Una pura casualità?

 

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"Adesso basta, 2016" iniziano a ripetere le persone con sempre più regolarità. “Dacci un attimo di respiro”. Ma, ahimè, ci viene il dubbio che quest’ondata di “morti celebri” sarà la nuova normalità a cui ci dobbiamo abituare. Ebbene sì, è così, o almeno secondo Nick Serpell, il redattore di necrologi della BBC, che di queste cose ne dovrebbe capire abbastanza.

 

Secondo quanto scrive Nick Serpell, il numero di decessi di personaggi famosi quest'anno è stato "incredibile". Guardando alle statistiche, si delinea una chiara tendenza al rialzo. Nick prepara necrologi per la BBC tv, radio e on-line, che vengono mandati in onda e pubblicati ogni volta che la morte di una persona famosa viene confermata. E negli ultimi anni i suoi necrologi sono aumentati considerevolmente.

 

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Ecco di che “aumento” si tratta: cinque decessi tra gennaio e fine marzo 2012, ad uno sconcertante 24 nello stesso periodo di quest'anno. Un incremento di quasi cinque volte, secondo le ricerche del programma BBC Radio 4’s More or Less. E questo senza contare le celebri morti nel mese di aprile, tra cui la cantante americana Merle Haggard, l'ex narcotrafficante Howard Marks e le ultime due di questa settimana.

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Potrebbe essere semplicemente che la BBC ha iniziato a produrre molti più necrologi? La regola però vale anche per il “Daily Telegraph”, che ha una galleria di personaggi famosi defunti aggiornata nell’arco di tutto l'anno. Nel 2014, i presenti nella galleria erano 38. L’anno prima 30. Quest'anno, e vi ricordo che siamo appena ad aprile, il numero è già a 75.

 

Tutto questo invita alla domanda: come mai? Nick Serpell ci spiega che esistono una serie di cause che insieme potrebbero spiegare il fenomeno.

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"Le star che sono diventate famose nel 1960, ora stanno entrando nei 70 anni ed è naturale che inizino a morire”.

 

"Inoltre, ci sono molte più star di una volta,” continua. "Nelle generazioni di mio padre e di mio nonno, gli unici famosi erano i divi del cinema. Non c’era la televisione allora”.

 

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Molti di quelli che stanno morendo adesso, appartenevano a quella cosiddetta generazione del “baby-boom”: i nati tra il 1946 e il 1964, periodo che vide una crescita enorme della popolazione. Negli Stati Uniti, ad esempio, il “Census Bureau” ha calcolato che 76 milioni di persone nel 2014 appartenevano alla generazione del baby boom (circa il 23% della popolazione). E più erano le nascite, più le persone che sarebbero diventate famose.

 

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Tra i principali morti di quest'anno, molti, tra cui Prince (57 anni), Alan Rickman (69), David Bowie (69) e Victoria Wood (62), erano baby-boomers.

 

Un altro fattore fondamentale in questo fenomeno è il ruolo delle celebrità: negli ultimi anni sentiamo parlare di loro molto più di prima. "Negli ultimi 10 anni, i social media hanno giocato una parte importante”, spiega Nick Serpell. Qualche ora prima della morte di Prince, l'ex wrestler e porno star americana Chyna, morta all’età di 45 anni, aveva ricevuto tributi e pensieri da tutto il mondo: quasi 400.000 tweet con la parola “Chyna” inviati in tutto il mondo giovedì, raggiungendo un picco in città come Lagos e Lima.

 

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Dunque è così, il tetro scenario che si prospetta è la caduta degli idoli, uno dopo l’altro, che troppo a lungo abbiamo creduto immortali? Probabilmente sì: "Nei prossimi 10 anni, queste persone entreranno negli 80, senza contare le morti improvvise”.

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