MA GUARDA COME LITIGANO – FRANCIA E REGNO UNITO SI SCAZZANO SUI MIGRANTI E CAMERON CHIEDE CHE IL MURO DI CALAIS VENGA RAFFORZATO – I FRANCESI CERCANO L’INCIDENTE DIPLOMATICO E INTANTO FRONTEGGIANO 3.000 RIFUGIATI PRONTI A SALTARE CON OGNI MEZZO SUI CAMION

La sindaca di destra di Calais, Natacha Bouchart, accusa gli inglesi di menefreghismo. David Cameron definisce “inaccettabile” quello che sta accadendo nella cittadina sulla Manica e ha evocato un rafforzamento del muro e l’invio di agenti e cani poliziotto. Tutti d’accordo nel prendersela con l’Italia che “salva i migranti e poi li spedisce al Nord”…

Condividi questo articolo


Stefano Montefiori per il “Corriere della Sera

 

calais 4 calais 4

Al di qua della Manica c’è la sindaca di Calais, una città di 70 mila abitanti, che sbraita contro gli inglesi. Al di là c’è il primo ministro del Regno Unito, una nazione di 60 milioni, che prende decisioni anche molto impegnative pur di non dargliela vinta. Natacha Bouchart contro David Cameron: all’origine del muro di Calais c’è anche questo curioso botta e risposta, sbilanciato ma capace di generare pesanti conseguenze. 


Nel settembre 2014 la sindaca di destra (Ump, oggi Les Républicains) di Calais minacciò di bloccare il porto quando circa 100 migranti diedero l’assalto a un traghetto diretto a Dover, sulle coste inglesi. «Voglio un gesto forte da parte dei britannici altrimenti fermo i traghetti — minacciò Bouchart —. Gli inglesi devono partecipare alle spese e alla gestione di queste persone che arrivano da noi solo per raggiungere Londra, considerata l’Eldorado».

 

calais 3 calais 3

Due giorni dopo, Cameron decise di inviare a Calais le barriere che erano appena state usate al vertice Nato di Newport, nel Galles: cominciò così la costruzione del muro che protegge il porto dagli assalti dei migranti, ribattezzato da più di un’associazione umanitaria «il muro della vergogna». Ma i rifugiati hanno solo spostato di qualche centinaio di metri il loro raggio d’azione. Adesso cercano di salire non più sulle navi ma sui Tir, incolonnati sull’autostrada in attesa di attraversare la Manica. 


«Cerco l’incidente diplomatico con la Gran Bretagna che non fa niente per gestire l’afflusso dei migranti», ha di nuovo protestato due giorni fa la sindaca Bouchart. Prima le ha risposto l’ambasciatore britannico a Parigi, sir Peter Ricketts, che le ha ricordato i 15 milioni di euro forniti da Londra per l’installazione delle barriere e la messa in sicurezza del porto.

calais 1 calais 1

 

Poi è intervenuto il primo ministro David Cameron, che ieri ha definito «totalmente inaccettabili» le scene dei migranti che saltano sui camion diretti in Gran Bretagna, e ha evocato un rafforzamento del muro, l’invio di agenti e cani poliziotto per scovare i clandestini nascosti tra i rimorchi o nel carico dei Tir. Lo schema si ripete: Calais chiede aiuto, anche umanitario. Londra risponde con il muro. 


«Stiamo pensando di mettere più personale e unità cinofile per dare una svolta alla situazione», ha detto il premier durante una seduta della Camera dei Comuni. «Si può fare di più anche per installare le barriere non solo attorno al porto di Calais ma anche attorno alle entrate dell’Eurostar (il treno passeggeri) e dell’Eurotunnel (riservato a auto e camion, ndr )». 

CALAIS UN POLIZIOTTO ALLONTANA GLI IMMIGRATI DAL CONFINE FOTO PHILIPPE HUGUEN CALAIS UN POLIZIOTTO ALLONTANA GLI IMMIGRATI DAL CONFINE FOTO PHILIPPE HUGUEN


Nel litigio in corso tra le autorità francesi e britanniche, che si accusano a vicenda di scaricare sull’altro le responsabilità, Cameron non ha mancato di richiamare ai propri doveri l’Italia, «il Paese che deve registrare i migranti e prendere loro le impronte digitali» in quanto luogo del primo sbarco in Europa, in base all’accordo di Dublino. Torna il rimprovero di salvare sì i migranti nel Mediterraneo, ma poi di lasciarli partire verso il Nord Europa, vera meta del viaggio. 

NATACHA BOUCHART SINDACO CALAIS NATACHA BOUCHART SINDACO CALAIS


Ieri è finito lo sciopero dei dipendenti dei traghetti che aveva bloccato gli accessi alla Manica: all’alba i poliziotti francesi hanno trovato nascoste nei camion circa 350 persone. L’emergenza è destinata a durare a lungo, perché circa 3.000 rifugiati sudanesi, eritrei, libici, iraniani, afghani, siriani vivono nel centro di accoglienza «Jules Ferry» finalmente aperto a metà aprile, dopo la chiusura nel 2002 del campo di Sangatte.

 

CALAIS 2 CALAIS 2

È una bidonville, chiamata «new jungle», che sorge su 18 ettari di terreno comunale, e conosce già le sue regole non scritte, le guerre tra bande formate per appartenenza etnica, e le aggressioni degli estremisti di destra vicini all’associazione «Salviamo Calais». Chi vive nella «nuova giungla» ha una sola occupazione: tentare, tutti i giorni, di salire su un camion e raggiungere l’Inghilterra. 

 

CALAIS CALAIS

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

FLASH! – CARLE', MA CHE STAI A DI’? - CORREVA L’ANNO 1959 QUANDO L’AVVOCATO AGNELLI SI SBATTEVA ANITONA EKBERG. IERI A “100 MINUTI” (LA7) CARLO DE BENEDETTI RACCONTA DI AVERLO INCROCIATO CON LA DIVA DE “LA DOLCE VITA” QUANDO ERA “UN RAGAZZINO” (“LUI MI HA DETTO: VAI A FARTI UNA SEGA”) – FATTI I CONTI DELLA SERVA, ESSENDO NATO NEL 1934, CDB AVEVA NON SOLO 25 ANNI MA NEL 1959 ERA GIA’ SPOSATO CON MITA CROSETTI (NEL 1961, NASCE IL PRIMO FIGLIO RODOLFO) – INSOMMA, L'ERA DELLA SEGA L'AVEVA GIA' SUPERATA DA UN PEZZO...

PRESTA, CHE “BRUCIO”! - L’INTERVISTA AL “GIORNALE” DAL TELE-AGENTE HA SCATENATO IL PANICO NEGLI UFFICI LEGALI RAI - SOTTO LA LENTE D’INGRANDIMENTO DELL’AGCOM, SE NON ARRIVA PRIMA LA PROCURA, POTREBBE FINIRE LA DETTAGLIATA RICOSTRUZIONE DELL’OSPITATA A SANREMO DI JOHN TRAVOLTA SQUADERNATA DA LUCIO PRESTA: “MI CHIESERO SE ERAVAMO INTERESSATI ALLA PRESENZA DELL'ARTISTA AD UNA CIFRA MOLTO BASSA PERCHÉ LO SPONSOR DELLE SCARPE ERA DISPOSTO A PAGARE LA DIFFERENZA DEL SUO CACHET” - AMADEUS AVREBBE CHIESTO E OTTENUTO 90 MILA EURO NON DOVUTI SUL FORMAT “ARENA SUZUKI”: SAREBBE UNA VIOLAZIONE DI UNA DELIBERA DELLA VIGILANZA - I DIRIGENTI MELONIANI GODONO PER IL CALCIONE AL “TRADITORE” AMADEUS E IL FUTURO (NERO) PER I TELE-AGENTI…

MELANIA, INSTA-CAFONAL!  - IL PROFILO INSTAGRAM DI MELANIA RIZZOLI CONTINUA AD ESSERE LA BUSSOLA (IMPAZZITA) DELLA MILANO DA RI-BERE - TRA I NAVIGLI E VIA MONTENAPOLEONE, TRA IL BARETTO E IL CAFFÈ CIPRIANI, A SUON DI PARTY-BOOKS, SERATE CHARITY E COMPLEANNI, MELANIA E' PEGGIO DELLA DIGOS, LI SCHEDA TUTTI: PAOLINO BERLUSCONI, MINIMO BOLDI, AL BANO CHE SI GOLA, CHIARA BONI, CANDIDA MORVILLO CHE APPARECCHIA IL LIBRO, GUIDO BERTOLASO, ATTILIO FONTANA, FRANCESCO SPECCHIA, PIERO MARANGHI E... - VIDEO

FLASH! - PUNTO DI SVOLTA IN MEDIO ORIENTE: NELLE PROSSIME ORE SARA' ANNUNCIATA LA TREGUA TRA GAZA E ISRAELE IN CAMBIO DEL RILASCIO DEI 35 OSTAGGI IN MANO AD HAMAS - 45 GIORNI PER NEGOZIARE UN ACCORDO DEFINITIVO - NETANYAHU, CHE VOLEVA INVADERE RAFAH, COSTRETTO A PIU' MITI CONSIGLI DALL'AZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA, GENERALE GANTZ ("GLI OSTAGGI SONO PIU' IMPORTANTI DI RAFAH") E DALL'ALTOLA' DI BIDEN A BIBI ("SE ISRAELE INVADE RAFAH GLI AIUTI MILITARI AMERICANI VENGONO RIMESSI IN DISCUSSIONE")....