MALTA TENSIONE - TRAME E CONFLITTI IN VISTA DELL'ELEZIONE DEL GRAN MAESTRO DELL’ORDINA DEI CAVALIERI DI MALTA - CHI ARRIVA AL VERTICE NON SOLO DIVENTA CARDINALE (MA SENZA DIRITTO DI VOTO IN CONCLAVE) MA GOVERNA SU CIRCA 3000 CAVALIERI E 100MILA VOLONTARI, SU UN COMPLESSO DI QUASI MILLE TRA OSPEDALI, AMBULATORI E MISSIONI D'ASSISTENZA NEL MONDO, CON UN BILANCIO CHE SFIORA I 2 MILIARDI DI EURO

-

Condividi questo articolo


Francesco Grignetti per “la Stampa”

 

cavalieri di malta cavalieri di malta

Il 2 maggio il Sovrano Militare Ordine di Malta avrà un nuovo Gran Maestro. Elezione su cui sono puntati innanzitutto gli occhi del Vaticano, dal Papa in giù. In lizza sono tre indiscusse personalità: il luogotenente Giacomo Dalla Torre Del Tempio di Sanguinetto, il gran commendatore Ludwig Hofmann von Rumerstein, l' ex gran commendatore Carlo d' Ippolito di Sant' Ippolito. E già a scorrere i cognomi si capisce che la contesa riguarda alcuni tra i più esimi aristocratici d'Europa.

Giacomo Dalla Torre del Tempio di Sanguinetto Giacomo Dalla Torre del Tempio di Sanguinetto

 

Per divenire Gran Maestro, infatti, occorre essere cavalieri cattolicissimi e non solo. Occorre anche, pur restando laici, avere preso i voti di povertà castità e obbedienza, ed essere «cavalieri d'onore e devozione». Il prescelto deve provenire dal «primo ceto», ossia portare quarti di nobiltà da almeno 200 anni sia per parte di padre che di madre. E solo i cavalieri del «primo ceto» hanno diritto di voto. Accade così che il nobilissimo Sovrano Ordine, una storia ininterrotta di 900 anni, alla fine sia una partita tra 65 grandi elettori.

pellegrinaggio giubilare del gran priorato di roma dei cavalieri di malta (5) pellegrinaggio giubilare del gran priorato di roma dei cavalieri di malta (5)

 

Quella che può sembrare una disfida che interessa una congrega fuori dal mondo e dal tempo, è in realtà una questione terribilmente concreta, perchè chi arriva al vertice non soltanto diventa cardinale (sia pure senza diritto di voto in Conclave) ma governa su circa 3000 cavalieri e 100mila volontari, su un complesso di quasi mille tra ospedali, ambulatori e missioni d' assistenza nel mondo, su diversi possedimenti, su un bilancio che sfiora i 2 miliardi di euro. E ancora: il Gran Maestro guida un corpo diplomatico che ha relazioni diplomatiche con 107 Paesi, dispone di un seggio da osservatore alle Nazioni Unite, comanda su priorati nazionali e associazioni collegate.

cavalieri dell ordine di malta cavalieri dell ordine di malta

 

Il Gran Maestro è infatti allo stesso tempo la guida di una poderosa Ong in grado di rivaleggiare con la Croce Rossa Internazionale ma anche Capo di uno Stato, che non ha più terra eppure emette targhe automobilistiche, francobolli, monete numismatiche, passaporti.

 

Il nuovo Gran Maestro, chiunque sarà, dovrà innanzitutto ricomporre una frattura con la Santa Sede. Già, perchè il Sovrano Ordine di Malta è perennemente in difficile equilibrio tra la sua indipendenza di ente di diritto internazionale pubblico - riconosciuta da Papa Francesco e ribadita dal suo delegato speciale, arcivescovo Angelo Becciu - e l' obbedienza filiale che un ordine cavalleresco-monastico deve al Pontefice. E non sarà una missione facile.

cavalieri dell ordine di malta (9) cavalieri dell ordine di malta (9)

 

La crisi dell' ultimo anno che ha portato alle defenestrazioni contrapposte del gran cancelliere Albrecht von Boeselager; poi del patrono, il cardinale tradizionalista Raymond Leo Burke; infine del gran maestro Mattew Festing, segnala che sul Sovrano Ordine di Malta si sono scaricate le tensioni che attraversano questo pontificato tra tradizionalisti e modernisti. Va da sè che quelle divise d' altri tempi, i titoli altisonanti, l' apparato iconografico, i miti fondativi stessi che affondano le radici nel Medioevo, dicono che l' Ordine è una delle ultime ridotte del tradizionalismo cattolico.

fra matthew festing fra matthew festing

 

Con le cronache dell' ordine melitense sembra di rivivere storie antiche. Sarà perchè il Sovrano Militare Ordine di Malta è l' erede diretto di un ordine ospitaliere che risale alle Crociate e nel tempo ha assorbito i resti dei Templari. Sarà perchè è un pezzo di storia, avendo governato su Acri, Cipro, Rodi, infine per due secoli su Malta. Sarà perchè è sinonimo di potere e ricchezza. Fatto sta che i 56 cavalieri che esprimono la punta della piramide si sentono sempre più assediati.

 

festing e il papa festing e il papa

Il Papa insiste sulla necessità di modernizzare i loro statuti; il delegato speciale Becciu ha il mandato di accompagnarli nel percorso di riforma. Nella sua lettera del 26 aprile scorso, il Papa scriveva anche di avere ascoltato e compreso «gli auspici e le aspirazioni di molti membri dell' Ordine, i quali desiderano di garantire un servizio sempre più consono al Vangelo e al carisma della famiglia melitense».

 

Boeselager Boeselager

Un anno prima, in un' altra lettera, ma questa diretta solo al cardinale patrono Burke, metteva in guardia dalle commistioni con la massoneria: «Si inviteranno i cavalieri che fossero membri di tali associazioni a ritirare la loro adesione essendo incompatibile con la fede cattolica e l' appartenenza all' Ordine».

 

Qualcuno però ha preso malissimo quest' interessamento del Papa. Di recente è stato sospeso un cavaliere, l' inglese Henry Sire, autore del libro «Il Papa dittatore», in quanto l' Ordine stesso «considera il contenuto del libro una grave offesa a Sua Santità». Tra qualche giorno l' elezione tanto attesa.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING... 

FLASH! - FACILE FARE I PATRIOTI CON LE CHIAPPE ALTRUI – INDOVINATE CHE AUTO GUIDA ADOLFO URSO, IL MINISTRO CHE PER DIFENDERE L'ITALIANITÀ HA “COSTRETTO” ALFA ROMEO A CAMBIARE NOME DA “MILANO” A “JUNIOR”? UN PRODOTTO DELL’INDUSTRIA MADE IN ITALY? MACCHÉ: NELLA SUA DICHIARAZIONE PATRIMONIALE, SPUNTANO UNA VOLKSWAGEN T-CROSS E UNA MENO RECENTE (MA SOSTENIBILE) TOYOTA DI INIZIO MILLENNIO. VEDIAMO IL LATO POSITIVO: ALMENO NON SONO DEL MARCHIO CINESE DONFGENG, A CUI VUOLE SPALANCARE LE PORTE...

DAGOREPORT – ANCHE I DRAGHI, OGNI TANTO, COMMETTONO UN ERRORE. SBAGLIÒ NEL 2022 CON LA CIECA CORSA AL COLLE, E SBAGLIA OGGI A DARE FIN TROPPO ADITO, CON LE USCITE PUBBLICHE, ALLE CONTINUE VOCI CHE LO DANNO IN CORSA PER LA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE EUROPEA - CHIAMATO DA URSULA PER REALIZZARE UN DOSSIER SULLA COMPETITIVITÀ DELL’UNIONE EUROPEA, IL COMPITO DI ILLUSTRARLO TOCCAVA A LEI. “MARIOPIO” INVECE NON HA RESISTITO ALLE SIRENE DEI MEDIA, CHE TANTO LO INCENSANO, ED È SALITO IN CATTEDRA SQUADERNANDO I DIFETTI DELL’UNIONE E LE NECESSARIE RIFORME, OFFRENDOSI COME L'UOMO SALVA-EUROPA - UN GRAVE ERRORE DI OPPORTUNITÀ POLITICA (LO STESSO MACRON NON L’HA PRESA BENE) - IL DESTINO DI DRAGHI È NELLE MANI DI MACRON, SCHOLZ E TUSK. SE DOPO IL 9 GIUGNO...