MARCIA SU ROMA – LA COPPIA SOZZANI-NAPOLEONE SBARCA AI VERTICI DI “ALTAROMA” TRA CONFLITTI D’INTERESSE E BENEDIZIONI ECCELLENTI – IL GOVERNO RENZI, ATTRAVERSO IL VICEMINISTRO CALENDA, PUNTA SU DI LORO PER RILANCIARE LA CAPITALE NELL’ALTA MODA

AltaRoma ha un progetto di “fashion scouting” affidato alla regia proprio di “Vogue Italia”, diretta dalla Sozzani. Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine, girava tra i tavoli della quinta Leopolda renziana…

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Marco Franchi per il “Fatto quotidiano

 

Cinquantadue miliardi di euro. È il fatturato della moda italiana nel 2014, cresciuto del 2,7% rispetto al 2013 dopo due anni consecutivi in calo. E destinato ad aumentare nel 2015: le previsioni del centro studi di Smi-Sistema moda Italia (Confindustria) parlano di un nuovo progresso dei ricavi di settore del 3,8%, che porterebbe il tessile-abbigliamento made in Italy (anche quello prodotto all’estero) a superare quota 54 miliardi di fatturato annuale, un livello mai toccato prima dal comparto.

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Attorno a questo business si muove il circo delle sfilate, degli showroom, degli eventi e delle fiere. Una galassia sparsa principalmente fra Milano, Firenze e la rinata Roma, ma la cui rotazione è guidata da due sole persone: Franca Sozzani e Raffaello Napoleone, con una sorta di delega in bianco del viceministro per lo Sviluppo Economico Carlo Calenda.

 

La prima è la storica direttrice dell’edizione italiana di Vogue nonché direttrice editoriale di Condé Nast, omologa dell’americana AnnaWintour, con cui non scorre certo buon sangue. Laureata in Lettere alla Cattolica di Milano con tesi in Filologia germanica, il suo progetto iniziale era vivere senza far niente. Invece si sposò e dopo tre mesi, incinta del figlio Francesco, si separò.

 

 Pensando che le sarebbe stato più facile spiegare la cosa al padre con un lavoro, rispose a un’inserzione e si ritrovò in Condé Nast. Non sapeva nulla di moda né di stilisti,fu impiegata come segretaria. Oggi tutte le scelte sulle sfilate devono riferire a lei,dai parrucchieri alla sistemazione degli ospiti a bordo passerella . Può fare e disfare le fortune di uno stilista (come accadde con Roberto Cavalli) o di un fotografo (come quelle del figlio Francesco Carrozzini).

raffaello napoleone con renzi sindaco di firenze raffaello napoleone con renzi sindaco di firenze

 

Ma soprattutto muove milioni di euro, anche attraverso Condé Nast, che somiglia sempre più a una società di servizi, raccoglie fiumi di pubblicità e organizza numerosi eventi sfruttando anche il brand di riviste come Vanity Fair, Gq, Wired e ovviamente Vogue.

 

La gran burattinaia milanese del circuito fashion non è la sola a tirare i fili del sistema-moda. Alla sua ombra c’è Raffaello Napoleone, romano di nascita ma fiorentino d’adozione, che ha iniziato a lavorare nel settore della nautica prima come broker e poi co me imprenditore costruendo cabinati a vela. La svolta avviene alla fine degli anni Ottanta quando diventa responsabile del personale da Salvatore Ferragamo.

raffaello napoleone dietro renzi raffaello napoleone dietro renzi

 

Dal 1989 è direttore generale e dal 1995 anche amministratore delegato di Pitti Immagine. È inoltre consigliere di amministrazione di Ente Moda Italia, presidente di Fiera Digitale (controllata di Pitti) e curiosamente anche consigliere nonché presidente pro-tempore del sito di e-commerce Yoox, consigliere dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e del Polimoda. Un’altra potenza, insomma. Al già ricco bouquet di poltrone ne ha aggiunta di recente una nuova. Insieme proprio alla Sozzani. In aprile, i due sono infatti entrati nel nuovo cda di Alta Roma, presieduto da Silvia Venturini Fendi.

 

CARLO CALENDA CARLO CALENDA

Gli incarichi sono stati assegnati dall’assemblea dei soci, ovvero la Camera di commercio, Risorse per Roma, Regione Lazio e Provincia. La scelta ha avuto un parto difficile che ha visto anche scendere in campo il governo Renzi con un pressing molto forte del viceministro Calenda. Il ministero ha offerto il suo determinante contributo economico.

 

Ma a una condizione: Alta Roma deve puntare, a partire dal Cda, sull’avanguardia del sistema moda italiano, attraverso una manifestazione che sia “la culla del nuovo”, vetrina e passerella per i giovani talenti. Altrimenti lo Stato non metterà altri soldi sul futuro sulla società che si occupa della promozione della moda nella Capitale.

 

CARLO CALENDA CARLO CALENDA

C’è chi si è domandato nella Capitale quanto ci sia di nuovo nella scelta della “signora” di Vogue, Sozzani, puntando anche il dito su un possibile conflitto di interessi con Who Is On Next?, il progetto di fashionscouting dedicato ai giovani talenti della moda “Made in Italy”, ideato e realizzato da AltaRoma sotto la regìa di Vogue Italia che punterebbe ad allargarlo anche a Milano, oltreché a Firenze. Mentre a Montecitorio si fa notare che Napoleone è comparso anche tra i tavoli della quinta edizione della Leopolda.

 

Con il loro arrivo si sono sbloccati gli aiuti pubblici ed è stato garantito il rilancio della società. Tanto che interpellata sui finanziamenti, l’assessore alla Roma Produttiva Marta Leonori, il 24 aprile, ha sottolineato: “La composizione dei nomi e l’indirizzo verso cui andare sono in linea con quanto aveva richiesto anche il viceministro Calenda”. Di certo, la coppia Sozzani-Napoleone avrà molta voce in capitolo nella gestione dei fondi stanziati da Calenda per le fiere e il rilancio del Made in Italy: 18 milioni, di cui 16 affidati alla regia milanese di Sistema Moda Italia.

 

franca sozzani foto vogue.it franca sozzani foto vogue.it

È curioso notare che lo scorso 16 giugno a Firenze il ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, ha dichiarato: “Penso che possano arrivare altri fondi per le fiere di Pitti dalla dotazione del Piano strategico sul Made in Italy”. Una questione di campanile? In realtà la moda è nata a Firenze prima che La Dolce Vita la portasse in via Veneto e la Milano da Bere scippasse il primato alla Capitale e le sfilate in riva all’Arno.

 

franca sozzani ermanno scervino franca sozzani ermanno scervino

Di fatto, oggi, la moda in Italia può contare su due eventi importanti: Pitti Uomo e le passerelle di Milano. È quindi tutta da verificare la strategia di Calenda. A cominciare proprio da AltaRoma e dalla delega affidata alla coppia “pigliatutto” Sozzani-Napoleone.

 

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