MARCIO SULLA ROMA - CARMINATI INTERCETTATO CON “MARIONE” CORSI, EX NAR E RAS DELLE RADIO ROMANE, PARLA DI UN BONUS CON “DANIELE DELLA ROMA”: L’ACCENNO È A DE ROSSI O ALL’EX DS DANIELE PRADÈ?

Marco Lillo per “il Fatto Quotidiano

 

MASSIMO CARMINATI MASSIMO CARMINATI

Mario Corsi in arte Marione è il ras delle radio romane. La sua trasmissione Te la do io Tokyo, su Centro Suono Sport, è da 10 anni la più ascoltata dal popolo giallorosso. Negli atti dell’indagine Mafia Capitale, però, è citato per i suoi rapporti con Massimo Carminati. Condividono un passato nei Nar, i Nuclei Armati Rivoluzionari.

Corsi, definito dai carabinieri del Ros, “pluripregiudicato ex militante Nar” è stato assolto per l’omicidio di due militanti milanesi, Fausto Tinelli e Lorenzo “Iaio” Iannucci uccisi nel ‘78, e archiviato per quello di Mario Zinzi a Roma.

   IL 27 gennaio 2012, i Ros guidati dal generale Mario Parente attivano la loro cimice nella auto di Carminati, alle 17:15 sale Marione. I carabinieri non lo identificano nell’informativa, ma il luogo in cui sale e scende e la voce non lasciano dubbi: è Marione.

Si legge nel brogliaccio: “Un uomo (Corsi, ndr) sale in macchina con Massimo e Massimo dice che ha visto Claudio e che gli serve una maglietta (della Roma, ndr) per un amico suo che sta morendo di tumore e gli ha chiesto una maglietta o di fargli incontrare qualche giocatore famoso. I due – annota il Ros – dicono che potrebbero interessare un certo Daniele e Massimo dice che con Daniele hanno un bonus”.

mario corsi detto marionemario corsi detto marione

   Insomma, sembrerebbe che un “Daniele” della Roma calcio debba un favore al presunto boss della Mafia Capitale. Il Ros non lo identifica, ma poco dopo registra: “Poi discutono della possibilità di raggiungere De Rossi”.

Il vicecapitano giallorosso potrebbe essere l’uomo verso il quale Carminati pensa di vantare un bonus? Il 24 agosto 2013, un anno e mezzo dopo, è stata intercettata una telefonata di richiesta di aiuto dopo una lite in ristorante, che partiva dal calciatore ed era diretta a un amico di Carminati, arrestato con lui: Giovanni De Carlo, detto Giovannone. Ma Carminati vantava un altro amico nella Roma del gennaio 2012: l’allora direttore sportivo Daniele Pradè, che a differenza di De Rossi non è citato nel brogliaccio.

   I due quel giorno continuano a parlare della Roma. “L’uomo (Marione, ndr) riceve una telefonata da un certo Roberto e parlano di foto fatta a una persona famosa, probabilmente un calciatore, l’uomo fa il nome di Burdisso che avrebbe dato dei consigli giusti per evitare foto scandalose.

L’uomo che è in macchina con Massimo sembra avere familiarità con l’ambiente della Roma”, annota il Ros, che poi registra anche riferimenti a “quattro mignotte moldave che hanno cominciato a dirlo ai paparazzi”.

mario corsi detto marione mario corsi detto marione

   La sensazione è che Mario Corsi si stia riferendo a una situazione imbarazzante per un calciatore che non è Burdisso, ora al Genoa. Il Ros continua a registrare altri discorsi “da bar” o “da radio” che potrebbe fare chiunque sui temi del momento: si parla di Giovanni Malagò, di James Pallotta.

Corsi “dice che Malagò è ‘avvelenato’ e che Pallotta abbia detto che a lui Baldini non gli interessa e invece vuole Giovanni (Malagò?) in società”. A un certo punto Carminati, probabilmente riferendosi alla telefonata sul campione fotografato in situazione imbarazzante, dice: “Ci manca solo quello, andiamo a fare le stronzate, non se rende conto di che reato andiamo a parlare”. E ridendo aggiunge: “Hanno preso 12 anni, noi con i calciatori férmate”. A quel punto Mario Corsi risponde “che loro della banda della Magliana ne stanno a parla’ ancora dopo 50 anni, con una botta così ci fanno ancora cinque anni, ma cinque anni di prima pagina”.

DE ROSSI DE ROSSI

   Dopo un caffè al bar delle Muse, Carminati e l’uomo che dovrebbe essere Corsi risalgono in auto e la conversazione vira su omicidi, killer, lance e mitra. “Parlano – annota il Ros – di un vecchio fatto di sangue, di qualcuno che usava arco e frecce, l’uomo dice ‘che l’ha fatto il Sordi (Walter, ex Nar, poi pentito, ndr) con qualcun’altra’ ”, Massimo accenna a “quell’imbecille del Carota, mannaggia... quel killer del cazzo” e l’altro fa il nome “Sallo”: “L’hanno combinato maluccio”, dice.

Massimo parla di una “lancia da indiano” e aggiunge: “A Saullo non hanno trovato niente perché da quello che mi ricordo io lo hanno ammazzato con un M16”, poi accenna ad altre armi, “garan” e “fai” annotano i militari ma forse Garand e Fair, quindi alla “relazione con la donna del Cirami (fonetico), non è che tutto sto odio forse era per quello?”.

pizzzzzica burdisso foto mezzelani gmt pizzzzzica burdisso foto mezzelani gmt

   La conversazione è criptica. Secondo il Ros Carminati e Corsi commentavano “vecchi fatti di sangue”. In particolare “il duplice omicidio commesso a Roma dai Nar il 21 ottobre 1981 e del quale furono vittime il capitano della polizia di Stato Straullu Francesco e l’agente Di Roma Ciriaco”.

Straullo era il giovane ufficiale esperto di terrorismo nero alla Digos di Roma, ucciso a Roma insieme all’autista Di Roma con una violenza inaudita. Le raffiche fecero scempio dei corpi e nella rivendicazione i Nar lo accusavano per il modo di trattare le donne dei camerati in galera.

   La conversazione finisce sulla politica, Berlusconi e altri leader: “Prima – dice Carminati – si mangiava tutti ora non ci capiscono un cazzo (...) questi hanno mandato via personaggi come Craxi, come Andreotti, come Berlinguer, mentre quelli di adesso non sarebbero degni di andare a prendere un caffè per i primi”.

CARLO PUCCI - RICCARDO BRUGIA - FABRIZIO TESTACARLO PUCCI - RICCARDO BRUGIA - FABRIZIO TESTA

   Mario Corsi, che ieri ha preferito non parlare con Il Fatto, non è indagato. Anche se i pm romani l’hanno intercettato. Più volte è stato fotografato con Carminati e agli atti è definito “ “vicino a Carminati e Riccardo Brugia (braccio destro del presunto boss, ndr)”. Secondo i Ros “si è interessato attivamente a un investimento da fare su alcuni lotti di terreni situati nelle vicinanze del Parco di Veio (a nord di Roma, ndr) ai quali risulta interessato Carminati (...) Si è prestato nel favorire interviste radiofoniche di esponenti politici appoggiati da Carminati, quali Luca Gramazio”.

 

Ultimi Dagoreport

xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING E VLADIMIR PUTIN A BRACCETTO SULLA PIAZZA ROSSA, VENERDÌ 9 MAGGIO ALLA PARATA PER IL GIORNO DELLA VITTORIA - IL PRIMO MENTECATTO DELLA CASA BIANCA AVEVA PUNTATO TUTTO SULLO "SGANCIAMENTO" DELLA RUSSIA DAL NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA: LA CINA - E PER ISOLARE IL DRAGONE HA CONCESSO A "MAD VLAD" TUTTO E DI PIU' NEI NEGOZIATI SULL'UCRAINA (COMPRESO IL PESTAGGIO DEL "DITTATORE" ZELENSKY) - ANCHE SUI DAZI, L'IDIOTA SI È DOVUTO RIMANGIARE LE PROMESSE DI UNA NUOVA "ETA' DELL'ORO" PER L'AMERICA - IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO HA COMPIUTO COSI' UN MIRACOLO GEOPOLITICO: IL REGIME COMUNISTA DI PECHINO NON È PIÙ IL DIAVOLO DI IERI DA SANZIONARE E COMBATTERE: OGGI LA CINA RISCHIA DI DIVENTARE LA FORZA “STABILIZZATRICE” DEL NUOVO ORDINE GLOBALE...

alfredo mantovano gianni de gennaro luciano violante guido crosetto carlo nordio alessandro monteduro

DAGOREPORT – LA “CONVERSIONE” DI ALFREDO MANTOVANO: IL SOTTOSEGRETARIO CHE DOVEVA ESSERE L’UOMO DI DIALOGO E DI RACCORDO DI GIORGIA MELONI CON QUIRINALE, VATICANO E APPARATI ISTITUZIONALI (MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, SERVIZI. ETC.), SI È VIA VIA TRASFORMATO IN UN FAZZOLARI NUMERO 2: DOPO IL ''COMMISSARIAMENTO'' DI PIANTEDOSI (DOSSIER IMMIGRAZIONE) E ORA ANCHE DI NORDIO (GIUSTIZIA), L’ARALDO DELLA CATTO-DESTRA PIÙ CONSERVATRICE, IN MODALITA' OPUS DEI, SI E' DISTINTO PER I TANTI CONFLITTI CON CROSETTO (DALL'AISE AI CARABINIERI), L'INNER CIRCLE CON VIOLANTE E GIANNI DE GENNARO, LA SCELTA INFAUSTA DI FRATTASI ALL'AGENZIA DI CYBERSICUREZZA E, IN DUPLEX COL SUO BRACCIO DESTRO, IL PIO ALESSANDRO MONTEDURO, PER “TIFO” PER IL “RUINIANO” BETORI AL CONCLAVE...

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)