missouri ferguson

MAZZATE IN MISSOURI - VISTE LE VIOLENZE, GLI SCONTRI E I CADAVERI DI DUE RAGAZZI NERI A FERGUSON ARRIVA ANCHE “AMNESTY”: “QUI CI SONO TATTICHE DA DITTATURA” - PER FERMARE LA RABBIA DEI BLACK ARRIVANO I GIOVANI PACIFISTI BIANCHI

Paolo Mastrolilli per “La Stampa”

missouri   proteste dopo la morte di michael brown ucciso dalla polizia  3missouri proteste dopo la morte di michael brown ucciso dalla polizia 3

 

Le magliette gialle di Sarah Dubleau e dei suoi amici brillano come catarifrangenti, nella notte di Ferguson illuminata dai candelotti lacrimogeni lanciati dalla polizia.?Sopra c’è scritto «Amnesty International Observer», ed è giusto restare sorpresi, perché non era mai capitato prima che l’organizzazione sinonimo della difesa dei diritti umani schierasse una squadra così negli Stati Uniti.

 

missouri   proteste dopo la morte di michael brown ucciso dalla polizia  29missouri proteste dopo la morte di michael brown ucciso dalla polizia 29

«Cosa volete che vi dica? E’ triste, molto triste. Non mi sarei mai aspettata - confessa Sarah - di condurre una simile missione nelle strade del mio paese. Quando ho scelto di lavorare per Amnesty, immaginavo di finire in qualche teatro di guerra lontano. Noi però abbiamo il dovere di difendere i diritti umani dove sono minacciati. Adesso quel posto è qui, a casa nostra».

 

E se non bastasse quanto abbiamo visto finora, sempre a St. Louis, appena 11 miglia da Ferguson, ieri due poliziotti hanno ucciso un nero di 23 anni, che si era avvicinato loro minacciandoli con un coltello e sfidandoli a sparare. Legittima difesa, o ancora forza eccessiva???Gli agenti di Ferguson, protetti dalla Guardia nazionale schierata dal governatore del Missouri Jay Nixon, hanno appena ripreso a caricare i manifestanti, quando si consuma il paradosso generazionale di Sarah e dei suoi amici.

 

missouri   proteste dopo la morte di michael brown ucciso dalla polizia  28missouri proteste dopo la morte di michael brown ucciso dalla polizia 28

Da una parte, i ragazzi senza leader della protesta. Giovani che le forze dell’ordine accusano di essere estremisti e membri di gang venuti da fuori città, solo per provocare guai, oppure persone che non hanno mai avuto alcuna affiliazione, ma adesso sfogano senza controllo la rabbia covata per anni. Davanti a loro, per cercare di proteggerli dai poliziotti, altri giovani americani della stessa generazione dei «millennials», cresciuti però col mito dei diritti umani, che si ritrovano a dover difendere nel proprio paese. ?

 

missouri   proteste dopo la morte di michael brown ucciso dalla polizia  30missouri proteste dopo la morte di michael brown ucciso dalla polizia 30

Una nemesi storica anche per il presidente Obama, che era andato alla Casa Bianca per riunificare l’America, ma ora proprio lui si trova davanti alla rivolta razziale forse più grave dai tempi di Rodney King a Los Angeles. Sarah sorride amara e allarga le braccia: «Vengo da Baltimora, lavoro nella sede di Washington di Amnesty International. Non vi starò a dire per chi ho votato, ma certo non mi aspettavo di testimoniare una roba del genere nel mio paese».

 

Una generazione di giovani senza leader che incendia le strade di Ferguson, per la rabbia razziale ereditata da un passato che forse non conosce, e un gruppo della stessa generazione preparato e impegnato nella difesa dei diritti umani, che aveva dei leader ma forse non li riconosce più, o comunque non li ritrova dalla parte della buona battaglia dove si aspettava di incontrarli.

missouri   proteste dopo la morte di michael brown ucciso dalla polizia  27missouri proteste dopo la morte di michael brown ucciso dalla polizia 27

 

Come ha detto Steven Hawkins, direttore esecutivo di Amnesty International Usa, quando ha annunciato l’invio di una squadra a Ferguson: «Noi critichiamo i dittatori perché schiacciano il dissenso e riducono al silenzio chi protesta, con tattiche come il coprifuoco. Certamente lo faremo quando queste cose avvengono nel nostro giardino di casa. La gente di Ferguson ha il diritto di manifestare pacificamente, per la mancanza di responsabilità nell’uccisione di Michael Brown».?

 

missouri   proteste dopo la morte di michael brown ucciso dalla polizia  25missouri proteste dopo la morte di michael brown ucciso dalla polizia 25

Jasmine Heiss, senior campaigner di Amnesty, ci spiega che l’iniziativa è senza precedenti perché il gruppo non aveva mai schierato prima negli Usa un «cross-functional team», che include osservatori, ricercatori e organizzatori delle comunità. Intanto al distributore QuikTrip di West Florissant Avenue, dove la rabbia dei manifestanti era esplosa per la prima volta, la polizia avverte: «Se restate fermi in mezzo alla strada, sarete oggetto di arresto e altre misure».

 

Un attimo dopo tornano a volare i candelotti lacrimogeni, seguiti dai proiettili di gomma. Jasmine appunta tutto, senza indietreggiare: «Dobbiamo stare qui, dove accadono le violenze, sennò siamo inutili».?Sarah rivela che non hanno alcuna protezione particolare: «Abbiamo informato il governatore e la polizia che saremmo venuti in strada, ma ci hanno risposto che non potevano garantirci l’incolumità».

missouri   proteste dopo la morte di michael brown ucciso dalla polizia  22missouri proteste dopo la morte di michael brown ucciso dalla polizia 22

 

Oltre alla maglietta gialla, gli osservatori hanno tutti in dotazione occhialetti da nuoto per riparare gli occhi dal gas, cellulari per comunicare in tempo reale, e una mappa con la via di fuga: appuntamento in un parco qui dietro, se le cose si mettono davvero male. ?Va così anche per i giornalisti, del resto: dall’inizio delle proteste ne sono stati arrestati 11, l’ultimo un fotografo di Getty.

 

Il capo della polizia, Ron Johnson, sostiene che non aiutano, perché glorificano e incitano i violenti: meglio non sapere. Questo è un dilemma anche per Sarah: «Sappiamo che fra i manifestanti si sono infiltrati membri delle gang e criminali comuni, che approfittano della situazione per provocare disordini. Non abbiamo le prove, ma lo abbiamo sentito. La nostra missione non è proteggere questo genere di comportamenti, però in realtà anche i diritti umani di un criminale vanno difesi, perché il sistema si regge solo se i suoi principi sono universali». ?

missouri   proteste dopo la morte di michael brown ucciso dalla polizia  21missouri proteste dopo la morte di michael brown ucciso dalla polizia 21

 

Alla fine della nottata, gli arrestati sono 78. Fra di loro, secondo Ron Johnson, anche persone arrivate da New York e dalla California. Gente che non ha nulla a che vedere con i problemi di Ferguson, però è venuta lo stesso ad agitare. Provocatori di professione, magari anche armati, visto che a terra restano pure due feriti, colpiti da proiettili non sparati dalla polizia.

 

La comunità locale dovrebbe isolarli, secondo Johson, manifestando pacificamente di giorno, e tornando a casa la notte.?Passate anche questa, di notte, oggi quaggiù arriverà il ministro della Giustizia Holder, inviato da Obama proprio per calmare gli animi, pronunciare le parole sulle tensioni razziali che lui non può più dire per non spaccare di più il paese, garantire il rispetto della legge, e dei diritti umani e civili. Tra i piedi, però, si ritroverà anche il nuovo caso dell’uomo nero ammazzato ieri dalla polizia, poco lontano da dove il 9 agosto scorso era morto il nero Michael Brown. Tanto per infiammare l’aria già irrespirabile.

missouri   proteste dopo la morte di michael brown ucciso dalla polizia  20missouri proteste dopo la morte di michael brown ucciso dalla polizia 20

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…