Silvia Fumarola per “la Repubblica”
walter veltroni e amal alamuddin al matrimonio clooney
«Dopo il matrimonio, adottate un precario». Nella favola un po’ stucchevole di George Clooney e di Amal Alamuddin, irrompe la realtà. Nel giorno del sì ufficiale, quello in municipio, a Ca’ Farsetti, ci sono i dipendenti del Comune armati di cartelli e fischietti, che protestano contro i pesanti tagli del commissario straordinario Vittorio Zappalorto, insediato dopo le dimissioni del sindaco Giorgio Orsoni coinvolto nello scandalo Mose.
«Stipendi tagliati, tagli ai servizi sociali: non abbiamo neanche la carta per scrivere» urlano gli impiegati. La riva è sbarrata dalle transenne, tutto l’isolato è blindato: «Una follia», protestano due signore trascinando il carrello della spesa «Clooney non è un capo di Stato».
walter veltroni clooney e amal alamuddin al matrimonio
No, non è un capo di Stato, ma in questi quattro giorni è stato un nuovo doge. Lusso d’altri tempi che abbaglia e stride col mondo in cui viviamo. L’amore non ha prezzo, ma in questo caso sì: Ramzi Alamuddin, il padre della sposa, tra hotel, banchetti, sicurezza, spostamenti, avrebbe speso una cifra esorbitante che si aggira intorno ai 13 milioni di dollari (oltre 10 milioni di euro).
clooney amal il matrimonio civile 4
Il contrasto tra chi protesta, le decine di operatori e i curiosi che sventolano i cellulari per rubare almeno un fotogramma della favola clooneyana, è notevole. Traffico sul Canal Grande limitato per l’evento, Clooney e Amal Alamuddin a bordo del motoscafo Amore salutano i turisti, appollaiati sui pontili e sui vaporetti. Sbarcano alle 13.30, con mezz’ora di ritardo rispetto alla tabella di marcia. Lei cappello stile Rossella O’Hara in “Via col vento”, completo pantalone avorio, pronta per una copertina; lui, uomo in grigio stirato e inamidato, col sorriso piacione.
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Visto il glamour dei giorni scorsi forse si aspettavano una pioggia di petali di rose, chissà che avranno pensato della protesta; ad attenderli l’ex sindaco di Roma Walter Veltroni (tra la folla commenti al vetriolo: «Incredibile, l’ex segretario Pd in ‘sta pagliacciata …») che officia il matrimonio civile, valido per la legge italiana. Entra rapido nel palazzo, tra i “buu” e i fischi dei dipendenti comunali, a cui George, vecchia volpe, batte le mani.
Cartelli tenuti con lo scotch “Zappalorto vuole il Comune morto”, disegni dei bambini delle scuole, un arcobaleno con la scritta “— tagli + servizi” oltre a un ironico «Meno canali, più Canalis». «E’ stata tagliata la fascia più bassa degli stipendi» spiegano due impiegate «Trecentocinquanta euro in meno nello stipendio, su una busta paga di 1400, con il mutuo da pagare e i figli, pesano.
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Hanno tagliato le maestre degli asili, anche l’accompagnamento per i portatori di handicap che, specie in una città come questa, è fondamentale. È una vergogna, abbiamo approfittato di Clooney perché almeno qualcuno si accorgerà di noi». La polizia in tenuta antisommossa veglia la manifestazione, rumorosa ma pacifica.
La cerimonia nella Sala degli stucchi, con consegna come cadeau del leone alato in vetro di Murano, dura dieci minuti. Veltroni, fascia tricolore, legge gli articoli del codice civile, poi le firme sui documenti.
Testimoni, svolta democratica: per lui Alessandro Greco, taxista, nonché fido uomo-ombra che lo scorta da sempre alla Mostra del Cinema, per la sposa Giovanni Zeqireya, bodyguard di fiducia dell’attore e organizzatore dell’evento veneziano.
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I coniugi Clooney escono sorridenti, tra i fischi, consolati dagli applausi dei turisti. Veltroni li insegue prima che s’imbarchino: abbraccio a George con pat pat sulle spalle da fratello maggiore, due baci sulla guancia a lei.
L’effetto “sfilata autunno-inverno” fa perdere naturalezza all’eroe di “Michael Clayton”, trasformato in maturo modello di Vogue. Forse, come la moglie, avrà seguito i consigli della direttrice della bibbia della moda, Anna Wintour, che pubblicherà in esclusiva le fotostory — compreso il vestito da sposa, ancora misterioso — di questo royal wedding senza teste coronate.
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Se per Clooney erano le prove come futuro politico con first lady al fianco, l’avvocato anglo-libanese per i diritti umani Alamuddin, uno dei cento legali più potenti al mondo, ha superato l’esame. Una Jackie Kennedy versione 2.0, la moglie perfetta. Curioso che prima delle nozze non siano sbucati, su nessun tabloid o magazine, ex fidanzati pronti a rivelare qualche segreto. Venezia resterà nell’album dei ricordi: alle 14 sono volati con l’aereo privato a Londra verso una nuova vita. Si spera più vera e spettinata.
