Aristide Malnati per “Libero Quotidiano”
LA MUMMIA TATUATA DI DEIR EL MEDINA
Una mummia simile a un fumetto di Walt Disney è l' ultima scoperta degli egittologi.
È il corpo mummificato di una donna, forse una sacerdotessa, che assisteva spiritualmente gli abitanti di Deir el Medina, villaggio vicino all' odierna Luxor, sede dei costruttori di tombe del Nuovo Regno (1550-1070 a. C.):
qui è attiva la missione dell' Istituto Francese di Archeologia Orientale con sede al Cairo, diretta da Cédric Gobeil, il quale ha analizzato insieme a Anne Austin (Università di Stanford, USA) il corpo di una ventina di mummie. Tra esse quella di una giovane donna, ricoperta da oltre 30 tatuaggi.
LA MUMMIA TATUATA DI DEIR EL MEDINA
Su tutti l' occhio di Horus, il dio falco, che proteggeva dal male, chi sacrificava in suo onore: più di 10 occhi sono tatuati con ancora il blu vivace del contorno e il nero dell' iride. Altri simboli, come la mucca sacra ad Hathor, dea del canto e della bellezza, e il loto, fiore sacro a Thoth, dio inventore della scrittura, denotano la forte religiosità della giovane tatuata, forse una sacerdotessa, che intercedeva con molte divinità egizie a favore dei costruttori delle tombe dei faraoni e delle loro regine.
LA MUMMIA TATUATA
«Alcuni tatuaggi sono visibili solo ai raggi infrarossi, sulla pelle sotto il bendaggio. Rivelano una tecnica di incisione già evoluta, simile a quella moderna», ha rilevato Austin: «Il fatto che la donna si sia fatta tatuare con grossi aghi, provando dolore, ne mostra la forte devozione verso gli dèi in questi disegni».
