bellezza

È LA NATURA, BELLEZZA – L’UMANITÀ È DROGATA DI BELLEZZA, MA NON C’È NIENTE DI "UMANO" NELLA VOGLIA DI ESSERE SEXY E SEDUCENTI PER ATTRARRE UNA PERSONA PER UNA NOTTE DI FUOCO: SECONDO UNO ZOOLOGO ALLA TEXAS UNIVERSITY IL NOSTRO COMPORTAMENTO È ISPIRATO DAL MONDO ANIMALE VISTO CHE L’ISTINTO ULTIMO È L’ACCOPPIAMENTO – MA ATTENZIONE: LA BELLEZZA SI MANIFESTA QUANDO…

Marco Cambiaghi per “la Stampa”

 

bellezza 8

La bellezza è una forza trascinante. Ne siamo drogati ma, se pensate che la bellezza sia qualcosa di assoluto e che Adriana Lima e Fabio Mancini o una foto di Helmut Newton siano semplicemente belli, vi sbagliate. Parola di Michael Ryan, zoologo alla University of Texas, Usa, e una delle massime autorità nell' ambito del comportamento animale.

 

bellezza 7

Ryan non frequenta le passerelle, ma ha speso 40 anni di carriera a seguire le scelte sessuali di una rana dell' America Centrale, chiamata Túngara, e nel suo ultimo saggio, «A Taste for the Beautiful: the Evolution of Attraction» (Princeton Press) è sorprendente: «La bellezza è negli occhi dell' osservatore o, meglio, nel suo cervello. Pablo Picasso l' aveva capito e l' aveva mostrato nel suo quadro "Ragazza davanti allo specchio"».

pavone 1

 

La bellezza si manifesta quando l' osservatore decide che quello che ha di fronte è bello. Sono i sensi ad attivare nel nostro cervello il senso del bello e, di conseguenza, a crearlo.

 

Sembra un ragionamento circolare, come la storia dell' uovo e della gallina, ma la teoria di Ryan è questa: sono i neuroni a determinare che cosa è bello, reagendo alla complessità, via via crescente, della vita. La Natura genera bellezza, perché questa - direbbero i fisici - è una proprietà emergente della biologia.

bellezza 6

 

Truccarci e travestirci Ma - aggiunge - la bellezza ha i propri scopi. Siamo pronti a colorarci il viso e a vestirci nei modi più bizzarri o creiamo atmosfere speciali, con candele, musica e fiori, per un obiettivo.

 

Sempre lo stesso. Vogliamo apparire seducenti. Non perdiamo tempo con complessi rituali a cena o in camera da letto a meno che questo sforzo non abbia un obiettivo: il sesso. La bellezza ha nel sesso le proprie origini. Se noi umani siamo costantemente impegnati in questi processi con i quali aumentare la nostra attrattività, gli animali fanno lo stesso.

 

pavone 3

L' obiettivo è accoppiarsi. «La stessa sopravvivenza - spiega Ryan - è secondaria al sesso, un semplice adattamento per tenere in vita gli animali così da poter avere più chances nel mercato della sessualità».

Tutta la faccenda è non solo intricata, ma è controintuitiva.

bellezza 9

 

Lo stesso Charles Darwin, che teorizzò la selezione sessuale, diede corpo alla sua idea per dare una risposta a qualcosa che non tornava nell' edificio dell' evoluzione, basato sulla sopravvivenza del più adatto.

 

Il problema di Darwin era il pavone o, meglio, la sua bellissima coda. «Ogni volta che vedo anche solo la piuma di un pavone la cosa mi fa star male», affermava, tra l' ironico e l' angosciato, il naturalista inglese. In effetti... Avete mai visto un pavone maschio volare?

pavone 2

 

È qualcosa di patetico e la cosa è ancora più imbarazzante se si pensa che debba fuggire da un predatore. Eppure quella coda variopinta manda in estasi le femmine e quindi giustifica se stessa, nonostante la sua apparente assurdità.

«Sembra banale a dirsi, ma i più belli si accoppiano più spesso», continua lo zoologo.

Nel mondo animale, d' altra parte, la bellezza è ovunque.

 

ptilonorinchidi 2

Più di quanto si pensi. Dall' addome del ragno Maratus volans, più decorato di un uovo di Fabergé, alla livrea di molte iguane, dalla danza di accoppiamento degli Uccelli del Paradiso alla melodia di alcune rane, fino alla costruzione di veri e propri salotti da parte dei maschi di ptilonorinchidi, uccelli molto diffusi in Oceania. Lo scopo, naturalmente, è sempre quello di convincere la femmina ad accoppiarsi.

 

tungara 1

Nella maggior parte dei casi sono proprio i maschi ad essere più belli: la coda del pavone è soltanto il caso più noto di dimorfismo sessuale. Perché questa differenza così marcata tra i due sessi? «C' è una ragione evoluzionistica per la quale i maschi sono spesso più ornati e colorati delle femmine - spiega Ryan -. Loro, infatti, possono produrre quantità indefinite di sperma durante l' arco della vita, mentre le femmine possono produrre un limitato numero di uova. Pensando al caso dell' uomo, dopo l' accoppiamento la femmina interrompe la ricerca di un altro compagno per almeno nove mesi, mentre i maschi possono accoppiarsi continuamente».

bellezza 3

 

L' occhio di Darwin Ma c' è di più. Come aveva notato Darwin, determinati tratti si accentuano nella stagione dell' accoppiamento. «Questo processo - sostiene il professore - ha a che fare con il corteggiamento. Noi diciamo che la bellezza è negli occhi di chi guarda e, quindi, per capire perché i maschi sono così belli dobbiamo guardare negli occhi o, meglio, nel cervello delle femmine».

 

E allora com' è possibile individuare la bellezza nel nostro cervello? «Esiste un esperimento realizzato sui diamantini, comuni uccelli da voliera - osserva Ryan -. Determinati suoni prodotti dai maschi non hanno, di norma, alcun effetto sul cervello delle femmine. Durante la stagione dell' accoppiamento, però, quando i livelli degli ormoni femminili sono più elevati, la stessa melodia stimola le aree cerebrali coinvolte nel circuito del piacere, lo stesso che nel cervello di noi umani viene attivato da sostanze come la cocaina, la marijuana... o lo zucchero».

bellezza 2

 

Il dubbio però si ripropone: vale davvero la pena, a livello evolutivo, esibire un' ingombrante coda da pavone? La risposta di Ryan è un netto sì. «Nelle túngara - spiega - un lungo e complicato richiamo all' accoppiamento è davvero rischioso: attrae i pipistrelli che si cibano di rane. E tuttavia il vantaggio rimane comunque elevato, perché abbiamo notato che suoni più complessi sono cinque volte più attraenti per le femmine. Quei maschi si accoppiano più di frequente e, quindi, sono poi i loro caratteri dominanti ad evolversi».

 

pavone 5

Ci si evolve, verrebbe da dire, in parallelo con la bellezza. Un esempio è la rana: possiede un doppio sistema uditivo, che le permette di percepire un suono complesso come un richiamo più interessante di quelli standard e - quindi, diremmo noi - decisamente più bello.

 

tungara 3

Per quanto, poi, i nostri concetti estetici nascano e si trasformino, arricchendosi di elementi culturali, alla base resta il legame tra l' attrazione per la bellezza e la complessità biologica. Se rane e pesci, e pavoni, la esibiscono e la cercano ossessivamente, non dobbiamo sentirci in colpa: il gioco della bellezza si svolge e si ricompone senza sosta nei nostri neuroni e ci tiene in scacco. È la Natura che comanda.

ptilonorinchidi 1pavone 6bellezza 1bellezza 5tungara 4bellezza 4pavone 4tungara 2

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?

matteo piantedosi khalifa haftar giovanni caravelli

FOLLOW THE MONEY! - DIETRO AL RESPINGIMENTO DI PIANTEDOSI IN LIBIA, PROBABILMENTE, CI SAREBBE IL VIL DENARO! SADDAM HAFTAR, FIGLIO DEL GENERALISSIMO KHALIFA E GOVERNANTE DI FATTO DELLA CIRENAICA, AVREBBE CHIESTO ALL'ITALIA UN SOSTEGNO ECONOMICO PER "GESTIRE" I MIGRANTI (TENERLI IN GABBIA SENZA FARLI PARTIRE), COME QUELLO CHE ROMA CONCEDE AL GOVERNO DI TRIPOLI - L'AISE DI CARAVELLI, CHE HA OTTIMI RAPPORTI CON HAFTAR JR, TANTO DA AVERLO PORTATO IN ITALIA PER UN TOUR DEI MINISTERI (UN MESE FA HA INCONTRATO PIANTEDOSI, CROSETTO E TAJANI), HA CONTATTATO GLI 007 DI GRECIA E MALTA, PER CHIEDERE DI CONDIVIDERE L'ESBORSO. QUELLI HANNO RISPOSTO "NO, GRAZIE" - E COSÌ, È PARTITA LA "RITORSIONE" DEGLI HAFTAR, CHE HANNO ORGANIZZATO LA TRAPPOLA PER LA DELEGAZIONE EUROPEA (COMPOSTA OLTRE A PIANTEDOSI DAI MINISTRI DI GRECIA E MALTA)

giusi bartolozzi almasri giorgia meloni carlo nordio

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA TRA LE MANI IL CAPRO ESPIATORIO PERFETTO PER LA FIGURACCIA SU ALMASRI: GIUSI BARTOLOZZI, CAPO DI GABINETTO DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, NORDIO. DEL RESTO, È UNA MAIL DELLA “ZARINA” A DIMOSTRARE CHE A VIA ARENULA SAPESSERO DELL’ARRESTO DEL TORTURATORE LIBICO GIÀ DOMENICA 19 GIUGNO, E NON LUNEDÌ 20, COME SEMPRE SOSTENUTO DA NORDIO – DI FRONTE ALL’IPOTETICA CACCIATA DELLA BIONDISSIMA GIUSI, PERÒ, NORDIO S’È SUBITO OPPOSTO: GIAMMAI! D'ALTRONDE LA DECISIONE, SECONDO IL MINISTRO, È STATA PRESA DIRETTAMENTE A PALAZZO CHIGI…

mantovano belloni almasri ursula von der leyen bjoern seibert gianni caravelli

BELLONI, UN ERRORE DOPO L’ALTRO. QUANDO SBATTÈ LA PORTA DEL DIS, ESSENDO ENTRATA IN CONFLITTO CON IL CAPO DELL’AISE, GIANNI CARAVELLI, COLPEVOLE DI NON FARE RIFERIMENTO A LEI MA AL SOTTOSEGRETARIO ALFREDO MANTOVANO, SCELSE IL MOMENTO MENO OPPORTUNO: L’ESPLOSIONE DEL CASO ALMASRI - DOPO LO SCHIAFFO A MANTOVANO, ORA HA MOLLATO UNA SBERLA A URSULA, DECIDENDO DI FARE LE VALIGIE ANZITEMPO NEL MOMENTO DI DEBOLEZZA MASSIMA DI VON DER LEYEN: LA QUESTIONE DEI DAZI E LA MOZIONE DI SFIDUCIA DEGLI EUROPARLAMENTARI DI ULTRA-DESTRA - E OGGI BELLONI SI RITROVA, COME DICONO IN CERTI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ‘’SENZA I CRISMI’’ DI AFFIDABILITÀ PER ASPIRARE A UNA PRESIDENZA IN QUALCHE PARTECIPATA DI STATO, DOVE URGE UNA PRESENZA FEMMINILE, COME L’ENI...

giorgia meloni ursula von der leyen elly schlein

FLASH! - AVVISATE MELONI: IL VOTO DI FRATELLI D'ITALIA NON DOVREBBE SERVIRE NEL VOTO DI SFIDUCIA PRESENTATA DA 76 EURODEPUTATI DI ESTREMA DESTRA NEI CONFRONTI DELLA COMMISSIONE E DI URSULA VON DER LEYEN - LA TAFAZZIANA MINACCIA DI ASTENSIONE DEL GRUPPO PSE DEI SOCIALISTI EUROPEI (PD COMPRESO) SAREBBE RIENTRATA: IL LORO VOTO A FAVORE DELLA SFIDUCIA A URSULA SAREBBE STATO COPERTO DALLA CAMALEONTE MELONI, IN MANOVRA PER "DEMOCRISTIANIZZARSI" COL PPE, SPOSTANDO COSI' A DESTRA LA MAGGIORANZA DELLA COMMISSIONE...