DAGONEWS
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“Con chi altro posso fare un po’ la puttana?”. E’ il contenuto del bigliettino recapitato da Deborah Lowe, 53 anni e di mestiere professoressa, a un suo alunno di 15, con cui aveva avuto un rapporto sessuale.
Il ragazzo aveva bloccato la professoressa sui social media, ma lei aveva continuato a perseguitarlo con messaggi hot. Nel bigliettino è rappresentata una donna con la faccia sull’erba e una mini gonna che lascia intravedere le mutandine. “Sono un disastro. Questa sono io dopo che mi hai bloccato e io non so cosa ho fatto”.
Deborah Lowe, responsabile della cura pastorale in una scuola di Manchester, sostiene di non aver mai voluto fare del male al suo studente, a cui anzi ha chiesto conto del suo silenzio: “Dimmi che ti ho fatto, è colpa del mio grasso vecchio culo?”.
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Il caso ora è finito in tribunale, e la donna è stata accusata da altri cinque ragazzi. La donna, madre di due figli, una volta arrestata, prima non ha commentato la notizia, e poi ha rilasciato una memoria alla polizia, in cui ammette il rapporto, “che però è iniziato quando lui aveva 17 anni e lei aveva ormai lasciato la scuola”.
Una volta finita la loro relazione, Deborah ha iniziato a bombardarlo con messaggi e telefonate, una media di due sms al giorno, finché lui non l’ha bloccata. E’ a quel punto che la donna ha deciso di scrivergli il bigliettino incriminato.
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