1. CHISSÀ COSA SAREBBE SUCCESSO A MICHAEL JACKSON SE, QUANDO ERA ANCORA IN VITA, QUALCUNO GLI AVESSE DETTO CHE LA CHIRURGIA ESTETICA È “UN BURQA DI CARNE” 2. UN NUOVO DOCUMENTARIO SUL RE DEL POP HA MOSTRATO LA RICOSTRUZIONE AL COMPUTER DI QUELLO CHE SAREBBE IL SUO VOLTO SENZA TUTTI GLI INTERVENTI CHIRURGICI 3. UN PIACENTE UOMO DI COLORE DI MEZZ'ETÀ. E NON L’ALIENO SBIANCATO CHE ERA DIVENTATO 4. NEL DOCUMENTARIO SI RACCONTA ANCHE L’INIZIALE FOBIA DI JACKSON PER LA CHIRURGIA. NE ERA COSÌ SPAVENTATO DA CHIEDERE ALLA SORELLA LA TOYA DI FARE DA CAVIA E SOTTOPORSI A UN INTERVENTO AL NASO, PER PERMETTERGLI DI VALUTARE I RISULTATI E EVENTUALI DANNI 5. NONOSTANTE L'INIZIALE DIFFIDENZA, NEGLI ANNI JACKSON S’È SOTTOPOSTO A SEDUTE DI BOTOX, HA SBIANCATO LA PELLE, HA MESSO IMPIANTI NELLE GUANCE E GONFIATO LE LABBRA

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come sarebbe michael jackson oggi senza chirurgia estetica come sarebbe michael jackson oggi senza chirurgia estetica

Dagotraduzione del Daily Mail

 

Ha iniziato abbastanza sotto traccia: voleva semplicemente un naso diverso. Alla fine, Michael Jackson ha dovuto sottoporsi a più di 100 interventi chirurgici per riparare al danno fatto da operazioni raffazzonate e iniezioni sconsiderate.

 

Jackson è sicuramente l'esempio più famoso dei pericoli che si corrono lasciandosi prendere la mano dalla chirurgia estetica. Il cantante ha passato 30 anni cercando di realizzare la sua idea di perfezione.

 

Alcuni amici del cantante hanno sostenuto che Jackson stava modellando se stesso su Diana Ross, il suo ideale di bellezza. Altri, che voleva solo cancellare del tutto la somiglianza con l’odiato padre.

 

Un nuovo documentario televisivo sulla sua dipendenza dalla chirurgia ha rivelato che Michael Jackson era così preoccupato per la prima rinoplastica che ha convinto la sorella maggiore La Toya a operarsi prima di lui, facendo da cavia.

michael jackson nel 1977 michael jackson nel 1977

 

La Toya Jackson, 58 anni, ha detto: “Voleva rifarsi il naso e continuava a dire: ‘Cosa ne pensi? Cosa ne pensi’. Gli ho detto: ‘Michael, se è quello che vuoi, se ti far sentire meglio, fallo’. Poi mi ha chiesto: ‘Puoi fare la cavia per me? Ti operi al naso così mi fai vedere come viene e mi dici anche se ti fa male"'. Soddisfatto dei risultati su La Toya, Michael si è operato al naso nel 1979.

 

Sette anni più tardi ha anche convinto un amico hair stylist di Hollywood, Steve Erhardt, a essere il primo a sperimentare un’operazione per creare la fossetta sul mento.

michael jackson nel 1979 michael jackson nel 1979

Erhardt ha rivelato che il chirurgo plastico aveva consigliato al cantante un mento “come Kirk Douglas, qualcosa di molto maschile”.

 

Dopo che Erhardt si sottopose all’intervento al mento anche Jackson prese la stessa iniziativa. E si sottopose a questa operazione più volte.

 

Nonostante la sua iniziale diffidenza verso la chirurgia, Michael Jackson s’è sottoposto a sedute di botox, filler, ha sbiancato la pelle, ha innestato degli impianti nelle guance e gonfiato le labbra. Ha cambiato così tanto la forma del naso, comprimendo le vie nasali, da rendere difficoltosa la respirazione.

michael jackson nel 1991 michael jackson nel 1991

 

Per il dottor Eda Gorbis, Jackson era affetto di disordine dismorfico del corpo. Una malattia che provoca una visione distorta del proprio aspetto fisico.

 

Dopo tutti gli interventi chirurgici, il cantante è riuscito a cancellare del tutto le sue caratteristiche fisiche originali. Così come la sua carnagione. Ma la rivelazione più straziante del documentario è una immagine, generata dal computer, di come la stella del pop sarebbe oggi se non avesse martoriato il suo volto con la chirurgia: un uomo di colore attraente e con un bel sorriso.

michael jackson nel 1983 michael jackson nel 1983

 

michael jackson nel 1995 michael jackson nel 1995 michael jackson nel 2002 michael jackson nel 2002 michael jackson nel 2009 michael jackson nel 2009 michael jackson nel 2003 michael jackson nel 2003

 

 

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