IL NUOVO ORO NERO? E’ LA SABBIA - IN POCHI ANNI LA CINA HA PROSCIUGATO UN LAGO PER ESTRARRE IL PREZIOSO MATERIALE ESSENZIALE PER L’EDILIZIA - L' INDIA HA TRIPLICATO DAL 2000 IL SUO CONSUMO DI SABBIA; SINGAPORE IN 20 ANNI NE HA IMPORTATA PER 517 MILIONI DI TONNELLATE...

Condividi questo articolo


Vittorio Sabadin per “la Stampa”

 

Una catastrofe ambientale che avrà gravi conseguenze sugli ecosistemi, sulla disponibilità di acqua potabile, sull' erosione di fiumi, laghi e coste è in corso da anni, in un colpevole silenzio.

SABBIA CINA SABBIA CINA

 

Forse non se ne parla abbastanza perché riguarda la più umile delle risorse naturali: la sabbia. Abbiamo la convinzione che ce ne sia così tanta, nei deserti, nel fondo del mare e nelle spiagge, che è inutile preoccuparsi se ogni anno se ne raccolgono milioni di tonnellate destinate ai cantieri edili. Ma qualcosa ci sta sfuggendo di mano, e gli allarmi che si levano in molte parti del mondo dovrebbero essere ascoltati.

 

La sabbia è un componente essenziale del calcestruzzo, che si ottiene mescolandola a ghiaia, acqua e cemento. Da secoli si fa così, e non si è trovato un modo migliore per costruire in modo economico un edificio.

 

La sabbia serve anche a produrre il vetro delle finestre e l' asfalto che ricopre le strade.

Ogni volta che una città si ingrandisce, è la sabbia a renderlo possibile. Le persone che visitano Shanghai, in Cina, restano ammirate dagli splendidi grattacieli, dalle autostrade urbane e dalle infrastrutture realizzate negli ultimi anni. Dal 2000, la città ha aggiunto 7 milioni di persone ai suoi abitanti, toccando i 23 milioni di residenti. In 10 anni, ha costruito più nuovi grattacieli di tutti quelli che si trovano a Manhattan.

 

La sabbia con la quale sono stati eretti è arrivata quasi tutta dal lago Poyang, il più esteso della Cina. Grandi macchine in grado di estrarre 10 mila tonnellate di materiale l' ora hanno permesso di inviare su barche, lungo lo Yangtze, 236 milioni di metri cubi l' anno di sabbia. Ma il Poyang, che era la maggiore riserva di acqua potabile del Paese, è ora secco per molti mesi dell' anno. Gli uccelli migratori che vi si rifugiavano sono scomparsi, le rive franano e la bocca verso lo Yangtze è diventata così grande che l' acqua del lago vi si riversa subito, lasciando i fondali scoperti.

MINIERE DI SABBIA MINIERE DI SABBIA

 

Mezzo miliardo Mezzo miliardo di cinesi vive oggi in una città e molti altri desiderano farlo: occorrerà altra sabbia. Ma il problema non è limitato alla Cina. L' India ha triplicato dal 2000 il suo consumo di sabbia; Singapore in 20 anni ne ha importata per 517 milioni di tonnellate, stabilendo un record mondiale di 5,4 tonnellate per abitante. In Indonesia 24 isole sabbiose sono scomparse, divorate dalle scavatrici. Non sono solo le grandi compagnie a estrarre sabbia. In India, Cina e nel Sud Est asiatico lo fa anche la gente comune, che poi la trasporta verso le città su camion e a volte a dorso di asino, e viene già taglieggiata da organizzazioni criminali.

 

Gli enti che lanciano l' allarme, come il Global Environmental Alert Service delle Nazioni Unite che ha redatto un rapporto sul «sand mining», non prevedono che la situazione migliorerà: nel 2010 la superficie della Terra coperta da cemento, asfalto e parcheggi era di un milione di chilometri quadrati, una superficie pari al doppio della Spagna. La popolazione urbana, che oggi tocca i 3,9 miliardi di persone, arriverà a 6,3 miliardi nel 2050.

Per questo in tutto il mondo si raccoglie altra sabbia, deviando il corso dei fiumi e dei laghi, rendendo sempre più fragili le rive, distruggendo ecosistemi e depredando le spiagge, come avviene persino in California dove la società Cemex, grazie a un cavillo legale, ha ancora un permesso di prelievo.

 

SABBIA SABBIA

Ed Thornthon, ingegnere di Monterey esperto nella preservazione delle coste, ha detto al Guardian che 30 chilometri quadrati di spiagge californiane spariscono ogni anno per diventare calcestruzzo . Cemex ha smentito.

 

Chi pensa che la sabbia dei fiumi e dei laghi debba essere protetta comincia a protestare, ma senza troppe speranze.

 

Gruppi di attivisti hanno fermato i prelievi sul Lough Neagh in Irlanda, e in California hanno riportato simbolicamente qualche sacco di sabbia sulle spiagge. Il Kenya ha deciso di chiudere le miniere sui fiumi, la Cina ha fermato gli scavi sulle rive dello Yangtze dopo che erano pericolosamente franate vicino a Shanghai.

 

Minatori di sabbia Minatori di sabbia

Ma nessuno si fa troppe illusioni: quando fra poco più di 30 anni due esseri umani su tre abiteranno in una città, vivranno circondati da un mare di sabbia impastato nei muri, nei parcheggi e nei centri commerciali e nessuno forse si ricorderà più di com' era il mondo quando la sabbia era ancora al proprio posto.

la sabbia si usa per il cemento la sabbia si usa per il cemento sand mining sand mining

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING... 

FLASH! - FACILE FARE I PATRIOTI CON LE CHIAPPE ALTRUI – INDOVINATE CHE AUTO GUIDA ADOLFO URSO, IL MINISTRO CHE PER DIFENDERE L'ITALIANITÀ HA “COSTRETTO” ALFA ROMEO A CAMBIARE NOME DA “MILANO” A “JUNIOR”? UN PRODOTTO DELL’INDUSTRIA MADE IN ITALY? MACCHÉ: NELLA SUA DICHIARAZIONE PATRIMONIALE, SPUNTANO UNA VOLKSWAGEN T-CROSS E UNA MENO RECENTE (MA SOSTENIBILE) TOYOTA DI INIZIO MILLENNIO. VEDIAMO IL LATO POSITIVO: ALMENO NON SONO DEL MARCHIO CINESE DONFGENG, A CUI VUOLE SPALANCARE LE PORTE...

DAGOREPORT – ANCHE I DRAGHI, OGNI TANTO, COMMETTONO UN ERRORE. SBAGLIÒ NEL 2022 CON LA CIECA CORSA AL COLLE, E SBAGLIA OGGI A DARE FIN TROPPO ADITO, CON LE USCITE PUBBLICHE, ALLE CONTINUE VOCI CHE LO DANNO IN CORSA PER LA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE EUROPEA - CHIAMATO DA URSULA PER REALIZZARE UN DOSSIER SULLA COMPETITIVITÀ DELL’UNIONE EUROPEA, IL COMPITO DI ILLUSTRARLO TOCCAVA A LEI. “MARIOPIO” INVECE NON HA RESISTITO ALLE SIRENE DEI MEDIA, CHE TANTO LO INCENSANO, ED È SALITO IN CATTEDRA SQUADERNANDO I DIFETTI DELL’UNIONE E LE NECESSARIE RIFORME, OFFRENDOSI COME L'UOMO SALVA-EUROPA - UN GRAVE ERRORE DI OPPORTUNITÀ POLITICA (LO STESSO MACRON NON L’HA PRESA BENE) - IL DESTINO DI DRAGHI È NELLE MANI DI MACRON, SCHOLZ E TUSK. SE DOPO IL 9 GIUGNO...