scaramanzia

OCCHIO, MALOCCHIO, PREZZEMOLO E FINOCCHIO! - PERCHÉ TOCCHIAMO FERRO E FACCIAMO LE CORNA PER SCARAMANZIA? - PERCHE’ E’ VIETATO PASSARE SOTTO LA SCALA? E A COSA SERVE TOCCARE LEGNO, FERRO O LE PALLE PER SCACCIARE LA MALASORTE? E’ TUTTO SPIEGATO QUI (E OGGI E’ VENERDÌ 17…)

 

Da www.focus.it

 

toto iettatore

«La superstizione mette il mondo intero in fiamme, la filosofia le spegne», scriveva nel Settecento il filosofo illuminista Voltaire, paladino della razionalità. Eppure, ancora oggi il 58% degli italiani non passa sotto una scala appoggiata al muro e fa gli scongiuri se un gatto nero attraversa la loro strada. Del resto in Europa, quanto a superstizioni, siamo al terzo posto dopo lettoni e cechi. Sarà perché si tratta di credenze antiche, che risalgono addirittura al Medioevo e all'epoca romana. Ma quali sono le loro origini?

 

VIETATO TRANSITARE SOTTO LA SCALA

scaramanzia

Il timore risalirebbe al Medioevo: appoggiata alle mura la scala formava un triangolo, simbolo inviolabile della Trinità. L’elemento della scala, tuttavia, appare in quasi tutte le religioni: nell’antico Egitto, Orus era detto anche “dio della scala” per il sostegno che dava ai defunti in cammino verso “l’eterna luce”. Nella Bibbia la scala sognata da Giacobbe porta in cielo: Maometto parlò di una scalinata lungo la quale le anime dei giusti salgono verso Allah. Partendo da questi significati, si sarebbe arrivati a credere che passare sotto (anziché sopra) la scala attirasse l’ira divina.

 

Secondo un’altra spiegazione, l’origine di questa superstizione sarebbe invece più militare: i difensori dei castelli medioevali erano infatti soliti versare olio o pece bollente sugli assedianti che si accingevano ad arrampicarsi sulle scale. Da qui la paura di passare sotto una scala.

 

GATTO NERO O GATTO BIANCO?

passare sotto la scala

Gatto bianco contro gatto nero: il primo porta fortuna, il secondo iella. Soprattutto quando taglia la strada a un passante. Che per scongiurare la malasorte deve fare tre passi indietro prima di riprendere il cammino. O aspettare che un’altra persona, passando di lì, attiri su di sé la sfortuna. È una credenza tipicamente latina (negli Stati Uniti essere seguiti da un gatto nero, per esempio, è considerato un buon segno) le cui radici affondano nel Medioevo, quando il gatto è stato associato al male e al demonio.

 

All’origine di queste credenze ci fu la predisposizione alla vita notturna dei felini e la loro capacità di vedere nel buio. Oltre al fatto che fossero oggetto di culto pagano, tra gli Egizi in particolare. Nel 1233 papa Gregorio IX emanò addirittura una bolla con la quale autorizzava il loro sterminio in nomine Dei, esemplari neri in testa.

 

NON APRITE QUELL’OMBRELLO

la scaramanzia di oronzo cana

Aprire un ombrello in casa “attirava” la miseria sulla famiglia. Non solo perché spesso lo si teneva aperto quando c’erano perdite d’acqua dai tetti rotti, ma anche perché richiamava alla memoria il “baldacchino” che veniva tenuto sulla testa del prete quando portava l’estrema unzione ai moribondi.

 

SPECCHIO ROTTO = 7 ANNI DI SFORTUNA

È probabile che questa credenza sia legata al forte valore simbolico dello specchio: oggetto "magico" capace di duplicare le cose, ma anche le persone. Questa caratteristica può aver spinto le generazioni passate a pensare che infrangere l'immagine riflessa equivalesse in qualche modo a uccidere la persona stessa o a farle del male.

 

Come tutte le superfici capaci di riflettere le immagini, fin dall'antichità lo specchio è stato considerato carico di poteri magici. I Romani pensavano che esso permettesse di osservare tutto ciò che avveniva nelle parti più lontane dell'Impero.

 

il gatto nero

Religioni come Islam o Ebraismo, invece, consigliano di capovolgere gli specchi durante la veglia funebre, per evitare che essi impediscano all'anima del defunto di lasciare il mondo terreno. I 7 anni di disgrazie sono frutto della credenza degli antichi romani che la vita di un uomo si rinnovasse ogni 7 anni.

 

ATTENTI AL SALE...

La rarità e il conseguente costo elevato del sale, oltre alle sue proprietà, hanno generato nel mondo antico una serie di credenze. Tra gli antichi Romani spargere sale sulle rovine delle città vinte significava impedire loro di tornare a prosperare (il sale infatti rende sterile il terreno). Da qui l’idea che il sale caduto per terra porti sfortuna e povertà. E un tempo si pensava che chi rovesciava il sale fosse condannato nell’aldilà a raccoglierlo con le palpebre. Solo gettarsi alle spalle (scongiuro diffuso ma di origine incerta) tre pizzichi (numero magico) di sale allontanava la maledizione.

 

... E ALL'OLIO

Anche intorno all’olio, sacro già per gli antichi e centrale nei riti cristiani, si diffusero varie superstizioni. Per tutelarsi dagli effetti nefasti del suo spreco, se veniva rovesciato era necessario spargervi sopra del sale (che annullava col suo “potere” la iella). Ma in Sicilia, in alternativa, sull’olio versato si poteva cospargere urina.

il cornicello della scaramanzia

 

MALOCCHIO

La paura del malocchio (inteso come “maledizione attraverso lo sguardo”) nacque sulle coste orientali del Mediterraneo ed è attestata già dal mitografo greco Esiodo (VIII secolo a. C.). Tutte le culture però attribuiscono allo sguardo un grande potere. E il timore che l’occhio potesse veicolare influssi negativi è stato associato di volta in volta nei secoli a strabici, zingari, persone con i capelli rossi, uomini che portavano gli occhiali scuri.

 

Dal pericolo di un’occhiata sospetta ci si proteggeva sputando tre volte per terra (il tre, numero perfetto, aveva una valenza sacra nel cristianesimo e lo sputo era associato a un atto purificatorio), facendo le corna, toccandosi i genitali o tenendo in tasca un dente di maiale (animale sacro presso molte culture). Chi era stato “adocchiato” poteva infine segnarsi tre volte con l’aglio.

 

berlusconi corna

IL CALENDARIO DEI GIORNI FASTI...

“Di Venere o di Marte non si sposa e non si parte, né si dà principio all’arte” dice un proverbio. L’origine è medioevale e religiosa: nei Vangeli il venerdì è infatti il giorno della crocifissione di Gesù e riservato alla penitenza. E chi avesse riso in quel giorno sarebbe stato punito al momento della resurrezione di Cristo, la domenica. Il martedì era invece “sfortunato” già tra i Romani perché dedicato a Marte, dio della discordia.

La distinzione tra giorni positivi e negativi era già nota alla tradizione romana, dove si distingueva fra dies fasti (in cui si poteva amministrare la giustizia) e nefasti.

 

... E QUELLO DEI NUMERI SFORTUNATI

antonio conte fa le corna

Gabriele D’Annunzio mai si sarebbe sognato di datare una lettera con il giorno 13: superstizioso com’era, esorcizzava il numero scrivendo, se proprio era necessario, 12+1. Nei primi secoli dell’era cristiana si evitava di sedersi in 13 attorno allo stesso tavolo, temendo di attirare la morte su uno dei commensali. Una credenza nata dal racconto dell’Ultima Cena: a tavola, per quel triste banchetto, erano infatti in 13 (Gesù e i 12 apostoli, incluso il traditore Giuda). Lo stesso però non avviene in altre culture, dove i numeri sfortunati sono altri.

 

COME USCIRNE? TOCCANDO FERRO (O LEGNO)

L'usanza di toccare ferro per scaramanzia si perde nei secoli e riguarda molti Paesi, soprattutto dell’area mediterranea. La tradizione più nota si lega all’episodio di un santo inglese, Dunstano, cui il diavolo avrebbe chiesto di ferrare il suo cavallo. Il santo maniscalco avrebbe invece inchiodato il ferro agli zoccoli del diavolo, liberandolo solo in cambio della promessa che non sarebbe più entrato nelle case in cui fosse stato esposto un ferro di cavallo. Infatti, tra i vari ferri, proprio quello di cavallo porterebbe più fortuna: ha quasi la forma di un anello e il cerchio avrebbe una valenza magica.

 

SCARAMANZIA

Tutto questo non vale nei Paesi nordici dove, contro i pericoli e la jella, si usa generalmente toccare il legno. Il motivo risiederebbe nella sacralità degli spiriti che abiterebbero in alcuni alberi.

 

COS'ALTRO TOCCARE?

E ancora: toccarsi i genitali significa invocare la potenza della fertilità. Mentre toccare la gobba di un uomo vuol dire appropriarsi, seppure per poco, della forza della sua anomalia.

 

E IL CORNETTO?

Perché si crede che il corno porti fortuna? È la sua forma che ne ha fatto, sin dall’epoca neolitica, e ne fa ancora oggi, simbolo della virilità, della fertilità e, dal momento che per gli animali che posseggono corna queste sono un’arma, anche della forza. Significati, questi, ancora più evidenti nella cornucopia, il corno colmo dei doni della terra. Evidente, quindi, come il portare con sé un corno rappresenti un modo per propiziarsi quelle virtù e quei beni.

SCARAMANZIA

 

La simbologia del corno è diffusa in tutte le civiltà e culture, da quella ebraica e cristiana, a quella sumera, a quella indù e cinese, a quella degli sciamani (stregoni) siberiani. Il significato può essere non solo materiale, ma anche spirituale. Infatti, Mosè scese dal monte Sinai avendo sulla fronte corna che erano in realtà raggi di luce, che rappresentano la potenza spirituale da lui acquisita per il suo rapporto privilegiato con Dio.

 

Ultimi Dagoreport

elly schlein giuseppe conte goffredo bettini gaetano manfredi piero vincenzo de luca roberto gualtieri silvi salis vincenzo decaro michele emiliano

DAGOREPORT - IL PD GUIDATO DA ELLY SCHLEIN? E' COME "'A PAZZIELLA 'MMAN 'E CRIATURE". IL GIOCATTOLO STA IN MANO AI BAMBINI. E LORO CHE FANNO? CI GIOCANO, SO' BAMBINI. E LO FANNO A PEZZI - CONFONDENDO LA LEADERSHIP CON L'AMBIZIONE, LA SEGRETARIA DEL PD SI E’ RINTANATA IN UN BUNKER: DIFFIDA DI TUTTI E SI CIRCONDA SOLO DEI SUOI “PASDARAN”: BONAFONI, ALIVERNINI E TARUFFI - NON SOPPORTA L’ASSE TRA CONTE E BETTINI; VIVE CON LA PAURA CHE BONACCINI VOGLIA SOSTITUIRLA AL PRIMO PASSO FALSO E CHE SILVIA SALIS LE FREGHI LA SEGRETERIA – SOSPETTI VERSO IL SINDACO DI NAPOLI GAETANO MANFREDI, POSSIBILE “PAPA STRANIERO” DEL “CAMPO LARGO” – ELLY DIFFIDA (EUFEMISMO) DI PRODI, CHE NON LA VEDE CANDIDATA PREMIER, E DI FRANCESCHINI, CHE LA PENSA ALLO STESSO MODO MA NON LO DICE - IL FASTIDIO VERSO MISIANI, GUALTIERI, MANCINI E ONORATO - VOLEVA ELIMINARE I ''CACICCHI'' MA HA RINCULATO CON DE LUCA E SOFFRE LE SMANIE DI EMILIANO IN PUGLIA - QUALCHE ANIMA PIA SPIEGHI ALLA GRUPPETTARA DI BOLOGNA CHE NON SIAMO ALL’OCCUPAZIONE DEL LICEO, NÉ TANTOMENO SUL CARRO DEL PRIDE DOVE SI È ESIBITA IN MODALITÀ “CUBISTA” SULLE NOTE DI “MARACAIBO” (VIDEO)

beppe grillo marco travaglio giuseppe conte elly schlein eugenio giani

DAGOREPORT: IL CONTE TRAVAGLIATO - DI BOTTO, SIAMO RITORNATI AI TEMPI DI BEPPE GRILLO: SULL’OK ALLA CANDIDATURA IN TOSCANA DEL DEM EUGENIO GIANI, CONTE NON TROVA IL CORAGGIO DI METTERCI LA FACCIA E RICICCIA IL ''REFERENDUM'' ONLINE TRA GLI ISCRITTI, L’UNO VALE UNO, LA “BASE” DA ASCOLTARE - MA L'EX "AVVOCATO DEL POPOLO" NON DOVEVA ESSERE IL LEADER CHE I 5STELLE NON HANNO MAI AVUTO, QUELLO CHE SI IMPONE E TRACCIA LA VIA AL SUO PARTITO? - DATO CHE GIANI, PER VINCERE, PUO' FARE A MENO DEI VOTI 5STELLE, NEL PD S'INCAZZANO CON LA SUBALTERNITÀ A CONTE DI ELLY SCHLEIN CHE HA ACCETTATO E PROMOSSO LA CANDIDATURA DEL 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA: "QUESTI INGRATI È MEGLIO LASCIARLI CHE PRENDERLI" - MA TRA ELLY E PEPPINIELLO, C’È DI MEZZO LA COLONNA DI PIOMBO DI MARCO TRAVAGLIO, CHE DETTA OGNI MATTINA I DIECI COMANDAMENTI DELL'IDEOLOGIA M5S, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" PD-M5S SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL''ARMATA BRANCA-MELONI...

netflix disney plus streaming

DAGOREPORT - “TOPOLINO” HA FAME - DISNEY SCUCE 3 MILIARDI DI DOLLARI PER COMPRARSI LE ATTIVITÀ MEDIA DELLA NFL, LA LEGA DEL FOOTBALL AMERICANO. QUALE SARÀ IL PROSSIMO PASSO? UN CONSOLIDAMENTO NELLO STREAMING È INEVITABILE (IL MERCATO È SATURO DI SERVIZI E CONTENUTI) E C’È CHI SI SPINGE A UN’ACQUISIZIONE DI PESO, COME NETFLIX - LA PIATTAFORMA CAPITALIZZA IL DOPPIO MA FATTURA UN TERZO DELLA DISNEY  – RUMORS ANCHE SU UN INTERESSE DI AMAZON PER SPOTIFY: LÌ I SOLDI NON SAREBBERO UN PROBLEMA (IL SERVIZIO DI E-COMMERCE DI BEZOS CAPITALIZZA 2MILA MILIARDI CONTRO I 130 DELLO STREAMING MUSICALE)...

matteo piantedosi giorgia meloni carlo nordio giusi bartolozzi alfredo mantovano almasri

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI RISCHIA DI BRUTTO SUL CASO ALMASRI: PRENDERSI LA RESPONSABILITÀ DELLA SCARCERAZIONE E DEL RIMPATRIO (CON VOLO DI STATO) DEL TORTURATORE LIBICO EQUIVALE A UNA PUBBLICA SCONFESSIONE DEI MINISTRI NORDIO E PIANTEDOSI, CHE IN AULA HANNO MINIMIZZATO CON BUGIE LA QUESTIONE ATTACCANDO I GIUDICI – IL TRIBUNALE DEI MINISTRI, SCAGIONANDO LA STATISTA DELLA GARBATELLA E RINVIANDO A GIUDIZIO I DUE MINISTRI E IL SOTTOSEGRETARIO ADDETTO AI SERVIZI SEGRETI, HA APERTO UNA BOTOLA DOVE, DALL'ALTO DEL SUO DILENTATTISMO, MELONI È CLAMOROSAMENTE CADUTA - LO "SCUDO" PER SALVARE GIUSI BARTOLOZZI NON ESISTE: NON ESSENDO STATA RINVIATA A GIUDIZIO, IL GOVERNO NON PUÒ  ESTENDERE "IL CONCORSO" NEL REATO COL MINISTRO NORDIO. COSI', IL PARLAMENTO PUO' NEGARE L'AUTORIZZAZIONE A PROCEDERE CONTRO PIANTEDOSI, NORDIO E MANTOVANO, MA LA PROCURA DI ROMA NON AVRÀ ALCUNO OSTACOLO A RINVIARE A GIUDIZIO LA BARTOLOZZI, CON CONSEGUENTI ''RICADUTE POLITICHE'' SU MELONI - PERCHE' NON HANNO MESSO IL SEGRETO DI STATO...

donald trump volodymyr zelensky steve witkoff vladimir putin

DAGOREPORT - È FINALMENTE LA VOLTA BUONA PER LA PACE TRA RUSSIA E UCRAINA? – L’INVIATO SPECIALE DI TRUMP A MOSCA, STEVE WITKOFF, DOPO TRE ORE DI FACCIA A FACCIA, HA CONVINTO PUTIN A INCONTRARE IL TYCOON, CONSIGLIANDOGLI DI PRESENTARSI CON UN “REGALINO” DI BUONA VOLONTA': COME LA FINE DEGLI ATTACCHI DI DRONI E AEREI – IL FACCIA A FACCIA, CHE SI TERRÀ DOPO FERRAGOSTO NELLA TURCHIA DI ERDOGAN, HA OTTENUTO IL VIA LIBERA DA ZELENSKY, MERZ, STARMER E RUTTE (NON COINVOLTI IL GALLETTO MACRON E LA "PONTIERA SENZA PONTE'' MELONI) - MA PER FARLA FINITA, PUTIN DEVE PORTARE A MOSCA IL BOTTINO DEL VINCITORE: NON VUOLE E NON PUO' PERDERE LA FACCIA DOPO TRE ANNI DI GUERRA - TRUMP HA RASSICURATO ZELENSKY CHE L'UCRAINA NON VERRA' UMILIATA DALLA RUSSIA - IN VISTA DEL VOTO DI MID-TERM 2026, PER IL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA LA PACE VALE COME UN GOL IN ROVESCIATA...