E ORA I FRANCESCANI SONO POVERI DAVVERO - IL BROKER LEONIDA ROSSI, CON L’AIUTO DI TRE RELIGIOSI, HA FATTO SPARIRE 50 MILIONI DAI CONTI DELL’ORDINE CON UNA MAXITRUFFA - MA ANCHE L’OPERA DON BOSCO E’ STATA INFINOCCHIATA PER 680 MILA EURO

I pm hanno indagato per «appropriazione indebita» tre frati: l’ex economo della Curia generale Giancarlo Lati, l’ex economo provinciale Renato Beretta, e l’ex economo della Conferenza, Clemente Moriggi: a far scoperchiare lo scandalo, infatti, è stata la trasparenza dei nuovi economo… -

Condividi questo articolo


Luigi Ferrarella per il “Corriere della Sera”

 

FRANCESCANI ASSISI FRANCESCANI ASSISI

C’era sempre «il signor Rossi» a risolvere le pratiche logistiche, le forniture necessarie o gli impicci materiali dei frati che andavano in missione religiosa nel Corno d’Africa. Ma è proprio grazie a questa fiducia, guadagnatasi agli occhi dell’Ordine dei Frati minori, che il 78enne Leonida Rossi — italiano di nascita, milanese di società con sede a due passi dal Tribunale in via Manara, kenyano di residenza estera, e svizzero per sedicente attività fiduciaria che prometteva interessi del 12% sui capitali affidatigli — è ora accusato di «impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita», ovvero frutto di «un ammanco in enti religiosi di almeno 49 milioni e mezzo di euro nel periodo 2007-2014».

 

FRANCESCANI ASSISI FRANCESCANI ASSISI

Lasciti, testamenti e donazioni alimentanti le casse della Provincia lombarda dei Frati minori francescani (per 23,5 milioni), della Conferenza dei ministri provinciali (3 milioni), e della Casa generalizia dell’Ordine disciplinato dalla regola del 1223 di papa Onorio III, presente in 110 Paesi, e organizzato in 99 Province, 8 Custodie autonome, 14 Custodie indipendenti e 20 Fondazioni, con al proprio vertice il soggetto giuridico autonomo Casa generalizia (detta anche Curia generale). Ma già spuntano le fila di altri clienti enti religiosi, come nel caso di 680.000 euro che risultano essere stati affidati a Rossi nel 2010-2012 dall’Opera Don Bosco per le missioni.

 

Mentre ieri nel caso di Rossi sono finiti nel mirino degli inquirenti la sua società milanese Anycom srl, una villa in provincia di Como, una abitazione in Valle d’Aosta, i cantieri di un villaggio vacanze a Malindi in Kenya e il progetto di un hotel da costruire in Eritrea sul Mar Rosso, i pm milanesi Alessia Miele, Adriano Scudieri e Sergio Spadaro hanno indagato per «appropriazione indebita» tre frati: l’ex economo della Curia generale Giancarlo Lati, l’ex economo provinciale Renato Beretta, e l’ex economo della Conferenza, Clemente Moriggi: a far scoperchiare lo scandalo, infatti, è stata la trasparenza dei nuovi economo e rappresentante legale della Provincia lombarda, Marco Fossati e Giuseppe Maffeis, subentrati nel 2013 ai quasi tre lustri di gestione Beretta.

 

FRANCESCANI ASSISI FRANCESCANI ASSISI

Già il passaggio di consegne li inquieta tra anomalie nella documentazione contabile, informazioni con il contagocce, e soprattutto fumose risposte attorno alla figura di uno strano soggetto: il «signor Rossi», presentato da frate Beretta come una persona di fiducia del suo scomparso predecessore frate «Ilarino» Valentino Mastaglia, e da tanti anni affidatario di lasciti e donazioni da gestire e far rendere con promesse del 12% di rendimenti.

 

La puzza di bruciato diventa arrosto appena i nuovi amministratori chiedono allora la restituzione dei capitali dell’Ordine secondo quanto attestato da improbabili rendiconti volanti dell’italo-svizzero: se frate Beretta risponde «in maniera contraddittoria ed evasiva», finendo per ammettere di «non poter consegnare ulteriore documentazione perché distrutta come da accordo con il signor Rossi», costui fa a sua volta il vago, dice di non essere in grado di ridare un quattrino neppure parzialmente, poi promette di iniziare una parziale restituzione «fra qualche mese», e alla fine butta lì ai frati l’offerta bizzarra della «intestazione» di un «mio hotel del valore commerciale di 70 milioni di euro» in Eritrea, in realtà investimento ancora sulla carta e comunque sconosciuto ai frati.

John Noseda John Noseda

 

A questo punto i nuovi amministratori dell’Ordine, sviluppando quella che negli atti interni è definita «una franca riflessione collettiva sulle conseguenze morali e giuridiche della precedente gestione finanziaria, sul suo impatto sulla vita dei frati e sulle più corrette modalità di affrontare la vicenda», ingaggiano il penalista milanese Gianluigi Tizzoni per sporgere denuncia in febbraio alla Procura di Milano e in estate in Svizzera, dove il procuratore federale luganese John Noseda passa velocemente all’azione, ieri coordinandosi con i colleghi italiani.

 

 

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

PIER SILVIO L’HA CACCIATA E HA FATTO SBARRARE LE PORTE DI MAMMA RAI: COSA RIMANEVA A BARBARA D’URSO, SE NON DI TENTARE LA PROVA DEL NOVE? DISCOVERY CON CROZZA E FAZIO È IL TERZO PIÙ VISTO IN ITALIA NELL'ARCO DI 24 ORE DURANTE IL 2023. E ADESSO ARRIVA AMADEUS - L’ARRUOLAMENTO DI CARMELITA COSTA POCO (SONO LONTANISSIME LE CIFRE DELL’ERA DI SILVIO BERLUSCONI) ANDREBBE A PRESIDIARE UNA FASCIA RICCA DI PUBBLICITA' COME È QUELLA DEL POMERIGGIO. LA SUA SOSTITUZIONE IN MEDIASET CON MYRTA MERLINO SI È RISOLTA IN UN MEZZO FLOP, MENTRE SU RAI1 “LA VITA IN DIRETTA” DI MATANO NON HA NULLA DI IRRESISTIBILE - LE TRATTATIVE CON DISCOVERY SONO IN CORSO E UN OSTACOLO SAREBBE LA PRESENZA DI... 

FLASH! – CARLE', MA CHE STAI A DI’? - CORREVA L’ANNO 1959 QUANDO L’AVVOCATO AGNELLI SI SBATTEVA ANITONA EKBERG. IERI A “100 MINUTI” (LA7) CARLO DE BENEDETTI RACCONTA DI AVERLO INCROCIATO CON LA DIVA DE “LA DOLCE VITA” QUANDO ERA “UN RAGAZZINO” (“LUI MI HA DETTO: VAI A FARTI UNA SEGA”) – FATTI I CONTI DELLA SERVA, ESSENDO NATO NEL 1934, CDB AVEVA NON SOLO 25 ANNI MA NEL 1959 ERA GIA’ SPOSATO CON MITA CROSETTI (NEL 1961, NASCE IL PRIMO FIGLIO RODOLFO) – INSOMMA, L'ERA DELLA SEGA L'AVEVA GIA' SUPERATA DA UN PEZZO...

PRESTA, CHE “BRUCIO”! - L’INTERVISTA AL “GIORNALE” DAL TELE-AGENTE HA SCATENATO IL PANICO NEGLI UFFICI LEGALI RAI - SOTTO LA LENTE D’INGRANDIMENTO DELL’AGCOM, SE NON ARRIVA PRIMA LA PROCURA, POTREBBE FINIRE LA DETTAGLIATA RICOSTRUZIONE DELL’OSPITATA A SANREMO DI JOHN TRAVOLTA SQUADERNATA DA LUCIO PRESTA: “MI CHIESERO SE ERAVAMO INTERESSATI ALLA PRESENZA DELL'ARTISTA AD UNA CIFRA MOLTO BASSA PERCHÉ LO SPONSOR DELLE SCARPE ERA DISPOSTO A PAGARE LA DIFFERENZA DEL SUO CACHET” - AMADEUS AVREBBE CHIESTO E OTTENUTO 90 MILA EURO NON DOVUTI SUL FORMAT “ARENA SUZUKI”: SAREBBE UNA VIOLAZIONE DI UNA DELIBERA DELLA VIGILANZA - I DIRIGENTI MELONIANI GODONO PER IL CALCIONE AL “TRADITORE” AMADEUS E IL FUTURO (NERO) PER I TELE-AGENTI…

MELANIA, INSTA-CAFONAL!  - IL PROFILO INSTAGRAM DI MELANIA RIZZOLI CONTINUA AD ESSERE LA BUSSOLA (IMPAZZITA) DELLA MILANO DA RI-BERE - TRA I NAVIGLI E VIA MONTENAPOLEONE, TRA IL BARETTO E IL CAFFÈ CIPRIANI, A SUON DI PARTY-BOOKS, SERATE CHARITY E COMPLEANNI, MELANIA E' PEGGIO DELLA DIGOS, LI SCHEDA TUTTI: PAOLINO BERLUSCONI, MINIMO BOLDI, AL BANO CHE SI GOLA, CHIARA BONI, CANDIDA MORVILLO CHE APPARECCHIA IL LIBRO, GUIDO BERTOLASO, ATTILIO FONTANA, FRANCESCO SPECCHIA, PIERO MARANGHI E... - VIDEO