canile muratella 2

PANE AL CANE - IL COMUNE DI ROMA SPENDE 13 EURO AL GIORNO PER CIASCUN CANE OSPITATO NEI CANILI MUNICIPALI, A FRONTE DEI 3,70 DI MILANO - IN 15 ANNI BEN 60 MILIONI DI EURO ASSEGNATI PER IL SERVIZIO SENZA UNO STRACCIO DI BANDO DI GARA - INDAGA L’ANAC

Vincenzo Bisbiglia per “Il Tempo

 

CANILE MURATELLACANILE MURATELLA

Quindici anni di sperperi. Almeno 4 milioni di euro l’anno, dal 2001 in poi, assegnati senza che nessuno avesse vinto mai vinto un bando regolare. Lo dice nero su bianco l’Autorità Anticorruzione, nella sua istruttoria girata anche alla Procura di Roma.

 

«L’Avcpp - scrive l’Anac - gestisce i canili di proprietà di Roma Capitale in base a convenzioni assegnate in assenza di qualsivoglia procedura comparativa tra operatori economici, più volte prorogate nel corso del tempo». A un prezzo che resta più o meno costante andando a ritroso nel tempo: 300.000 euro al mese.

 

VALORE AFFIDAMENTI

CANILE MURATELLA CANILE MURATELLA

Quello che hanno scoperto gli ispettori dell’Anac, infatti, è che Roma Capitale «corrisponde ai gestori dei canili comunali un importo forfettario, che non si basa su un costo giornaliero per cane ospitato». La struttura di Muratella, infatti, è omologata per 400 cani, ma ne vengono ospitati ben 650. Nonostante il budget messo a disposizione per il servizio adozioni, tuttavia, il numero degli animali ospitati non scende mai più di tanto. Ma andiamo con ordine.

 

CANILE MURATELLA CANILE MURATELLA

«È quindi pacifico - scrive l’Anac - che dal 2014 il Comune corrisponde alla Avcpp in assenza di procedura ad evidenza pubblica, l’importo giornaliero per cane di 12,80 euro». Un importo quasi triplicato rispetto all’indicazione del Ministero della Salute (nota 5909 del 31.03.2010) che dichiarava appropriato un importo oscillante fra i 3,50 e i 4,50 euro giornalieri per cane, che potevano arrivare a 4,86 con la rivalutazione monetaria.

 

Il modello citato è quello del Parco Canile del Comune di Milano, «universalmente considerato una struttura modello», che ospita in media 300 cani al prezzo di 3,70 euro.

STEFANO FUCCELLISTEFANO FUCCELLI

 

RENDICONTO CONTABILE

L’anomalia, come detto, non è solo degli ultimi anni. Nella denuncia presentata dal Pae, Partito Animalista Europeo, è stata allegato il rendiconto delle spese di Avcpp nell’anno 2008 e nei primi sei mesi del 2009. E allora vediamo che su 4.180.903 contabilizzati dall’associazione, ben 3.352.312 euro sono serviti per il personale, mentre solo 828.586 euro sono andati direttamente agli animali, fra acquisto cibo, spese sanitarie, di gestione e trasporti.

 

Tra l’altro, dall’anno successivo le spese sanitarie (circa 300mila euro) tornarono a carico della Asl. E la differenza con il bando europeo voluto dal commissario straordinario di Roma Capitale, Francesco Paolo Tronca, è abissale. La cifra annuale per il vincitore (senza calcolare l’eventuale ribasso) è di 1.897.000 euro e per il personale sono previsti 945mila euro per massimo 35 dipendenti. Il tutto per gli stessi servizi finora svolti da Avcpp.

 

CARENZA DI CONTROLLI

CANTONE RENZICANTONE RENZI

Ma a fronte di tutti questi soldi spesi, il Comune ha vigilato sul servizio erogato? Non proprio. Almeno da quanto si evince dall’istruttoria dell’Anac. In merito agli «inderogabili requisiti di moralità» derivante dal Codice degli Appalti Pubblici, «non risulta essere stato effettuato, in sede di affidamento diretto, rinnovo o proroga il controllo sul possesso dei requisiti».

 

In fase esecutiva, invece, il Dipartimento è riuscito a presentare all’Anac solo le schede di monitoraggio relative a due sopralluoghi effettuati a settembre 2015 a Muratella e Ponte Marconi, ma nulla per tutti i 14 anni precedenti.

 

cantonecantone

«Nei canili devono essere presenti - si legge nella relazione - il registro di carico e scarico sempre aggiornato e vidimato in ogni sua parte dalla Asl; il Registro dei decessi con indicazione del referto di morte attestante le cause; le schede cliniche relative a ciascun cane». Ma di questi documenti non si hanno notizie.

 

IL SOSTEGNO POLITICO

Facendo leva sulle comprensibili rivendicazioni dei lavoratori, assunti in sovranumero, negli anni Avcpp ha ricevuto direttamente o indirettamente la solidarietà dei politici di ogni grado e colore. Secondo le denunce effettuate negli anni da Stefano Fuccelli, presidente del Pae, l’avvento dell’associazione nei canili romani sarebbe da ricondurre a Monica Cirinnà, ex delegata capitolina ai tempi di Francesco Rutelli e Walter Veltroni e oggi senatrice del Pd dopo una vita trascorsa nei Verdi.

 

GIANLUCA PECIOLAGIANLUCA PECIOLA

Le tre denunce di Fuccelli, anche rivolte all’attuale parlamentare, tuttavia si sono scontrate sempre con altrettante richieste di archiviazione, in quanto «si richiede che il privato abbia un interesse personale e diretto al compimento dell’atto dell’Ufficio».

 

È del 17 giugno 2014, invece, una mozione in Assemblea Capitolina in sostegno dei lavoratori Avcpp proposta dal capogruppo di Sel, Gianluca Peciola e approvata quasi all’unanimità, dai consiglieri di centrodestra, centrosinistra, marchiniani e M5S (compresa l’attuale candidata a sindaco Virginia Raggi), con la sola eccezione del centrista Mino Dinoi. Anche nelle scorse settimane, da Forza Italia, Sel e M5S sono arrivate dichiarazioni di solidarietà all’associazione e di critica all’operato del commissario Tronca.

Ultimi Dagoreport

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…